Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 9 - 15 maggio 1909

K.lVlSTA POPOLARE 237 le spese giudiziarie crescano, e i Presidenti si applicano a negare il gratuito patrocinio nelle piccole cause a chi paghi anche due lire di impostai). 2°) Avere compiuto da solo ciò che non volle compissero i giurati. 3°) ,Aver travestito da ingegnere del genio ci - vile uu semplice assistente; ed aver presentato, come veridico, il rapporto di lui , falso dalla prima all'ultima parolai Come ognun vede le forze adunate contro il povero contadino che era stato chiuso in carcere al posto del Sindaco Sava erano così imponenti ed erano state disposte in modo così formidabile, in due anni e mezzo d' istruttoria, domi nata dal terribile Mondio che , se non mi fossi trovato nel pieno vigore della giovinezza e se non mi fossi educato a cimentare la salute , la libertà e perfino la vita, quanto si tratti di far trionfare la giusta causa del debole contro le infamie dei potenti , un povero innocente . padre di ben nove figli oggi si troverebbe sepolto vivo I E che sarebbe stato dei nove fìgli ? Tra essi sei sono maschi. ·Si sar _bbero tutti acquietati ali' idea fissa di sapere il padre sepolto vivo, non per errore giudiziario, ma per iofarnia giudiziaria? Forse sì perchè trattasi di gente molto mite. Ma se un solo tra essi spinto da terribile ossessione, avesse cercato e trovato in una strage umana la vendetta, lo sfogo contro i caluniatori e i carnefici di suo padre ; e se una giuria ,di galantuomini avesse poi giudicato non punibile il fatto del figlio, vendicatore e giustiziere, chi avrebbe avuto animo di gridare allo scandalo? Se i poteri sociali costituiti per amministrare giustizia, si fanno strumento di ingiustizie terribili ed irreparabili, le vittime imbelli si lasciano sopprimere, ma i Salamone resistono , aspettano e poi si fanno giustizia con le proprie mani. Ove la pubblica amministrazione della giustizia venga meno ai suo compito, ivi la società diventa come barbara , la giustizia punitiva, che essa ha creato, resta senza fondamento e i cittadini riacquistano il diritto barbaric0, ma naturale della vendetta privata I Avv. Lu1Gr CoLAJANNl I socialisti e le spese n1ilitari In politica la fortuna ha abbandonato le frasi e non assiste più neppure i nomi! Quando - nel 1904 - una frazione del partito socialista trovò che la soluzione del problema sociale era realizzabile nel metodo dello sciopero a ripetizione e che occorreva, altresi, piantare herveisticamente la bandiera nazionale nel letame , per alleggerire il bagaglio dei marcianti verso l' avvenire - parve fosse trovato , a cagione del nome che egli portava, anche l'uomo adatto ad esprimere rappresentativamente il nuovo metodo: Comunardo Braccialarghe. Quel nome non era, forse, un programma ? Senonchè, Braccialarghe è diventato un uomo quasi d'ordine, in questi ultimi tempi, e Comunardo ha delìe tenerezze nazionaliste addirittura commoventi. E si deve principalmente al legittimo proprietario di" quei due nomi diventati improvvisamente densi di irresistibile ironia, se finalmente il partito socialista rinunzia a conservare di fronte alla questione della patria e delle spese militari la posizione ..... della feluca famosa sulfa testa delle guardie municipali fiorentine , e-istigato da Leonida Bissolati-aflerma concordemente o quasi che vuole la difesa militare del paese, crede all'esistenza della patria e pensa valga la pena di amarla! Comunardo Braccialarghe nell' Avanti! e Pietro Chiesa alla Camera hanno fatto bene a dichiarare nettamente che se domani l'Italia fosse fatta segno ad un' aggressione esterna , essi accorrerebbero a difenderla alle fronti ere. Bisogna approvarli , anche se da essi si dissente, come dissente il sottoscritto. Perchè in questa questione della patria e delle spese militari il partito socialista aveva bisogno di sapere lui per il primo ciò che ne pensava e quello che avrebbe voluto, e di uscire da una casistica, la quale non era sufficientemente chiara e poteva anche apparire non sincera. Non ricordate? Si diceva sempre. Il partito socialista è . contrario alle aggressioni militari, e siccome l'Italia non può essere aggredita e non deve aggredire ..... ergo, il partito socialista è contrario alla guerra! >> E per le spese militari ? Si affermava che bisognava negarle, e si presentavano proposte e persino progetti di legge , perchè fossero spese bene - il che presupponeva l' approvazione a spenderle. Si gridava contro l'c:sistenza degli ordinamenti militari, ma si gridava pure contro gli sperperi e le succhionerie - il che faceva legittima men te pensare , se pure taluni socialisti lo negavano , che il partjto avrebbe approvato dei bilanci militari compilati ed amministrati con migliori ctiterii. Senonchè, a mio avviso, tanto i socialisti , i quali hanno àichiarato che in caso di aggressione esterna accorrerebbero a difendere le frontiere, quanto quelli i quali hanno affermato di volere un bilancio militare proporzionato alla potenzialità economica del paese, saggiamente utilizzato per l' organizzazione della nostra difensiva e sottratto all'amministrazione degl'incapaci o degli scorrettinon hanno detto cose nuove, nè hanno detto tutto. Ed è in questa mutilazione di ciò che dovrebbe e potrebbe essere il pensiero del partito socialista di fronte alia questione della patria e delle spese militari, che si annida il motivo essenziale del nostro dissenso - motivo non di forma, ma di sost1nza. ♦ Innanzi tutto, è un empirismo sbrigativo quello che si dispensa dal subordinare i criterii della nostra politica militare a quelli della nostra politica estera. E siccome questa è acefala, disorientata , vuota di contenuto , viziata nelle sue origini e per tutte le ragioni notissime deplorevole, la politica militare riproduce inevitabilmente in sè gli stessi malanni. Cosi per la politica estera , come per la politica militare, il nostro punto di vista è e rimane classicamente democratico, nel senso positivo di questa parola. Ed io sono ben lieto che Filippo Turati sia entrato - col consueto vigore polemico - in questo stesso ordiue d'idee/, tentando cosi di arginare la frettolosa ed improvvisa·tenerezza di molti socialisti, che , con Leonida Bissolati alla testa , si sono in certa guisa impegnati a votare comunque per la cosidetta nuova organizzazione difensiva del paese - dimenticando tutte le non rimosse ragioni della nostra opposizione - Accattare, oggi, anche in linea di massima soltanto, il concetto dei nuovi armamenti, senza neppure poter dare il compenso del-

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