Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno Xv - n. 8 - 30 aprile 1909

RIVISTA POPOLARE 219 sarà encora grande perchè essi avranno i mezzi di affidare lttvori ad architetti ed artisti che sì dovranno ispirare al lnro gusto. A questo influsso di ricchi si agg·unga quello di molt1,;donne che fanno scopJ della vita il godimt:nto e non sono do10te, come i ricchi, del ser,so della propria respons1biiit8. E<: e potrebbero avvilire i !oro uom.nì se qut:sti no 1 sapi a1~no stare ir1 guardia. Questo nuovo ordinamento ddle ch:issi sociali creerà una nuova democrazia di bèn diversa natun dello pre;ente, cbe è apparenza. Invece delia signoria cosciente del p'.>polo So\·rano abbiamt, ora il dominio degli artifici e!etlornli, dei papi dei partiti, dei sindacati della stampa, degli arrivisti che cercano la gloria e i' utile proprio. Ma prima che guest' èra di nuova democrazia si avveri, I,; competizioni fra i popoli, intensificate dalla democrnJ.ia e dal nazionalismo condurranno a numerose gutrre. Ed anche qui riuscirà vincitorn chi più avrà afferrato il nuovo spirito dei tempi e l'avrà realizzato nell'esercito. Poichè anche la guerra diverrà sempre meglio una exact science e h: armi moJerne sempre più mirac,Jli d...:llat~cnica maneggevoli soltanto da gente esperta ed adJestrata. Utfìcia!i e soldati saranno dei tecnici; non vi sarà più fra loro akuna disparità sociale, l'ufficiale si distinguerà dal soldato unicami.:ntt: per la maggirre autorità derivante da più alte capacità. Gli cdierni eserciti giganteschi spariranno, poichè le masse conteranno meno; in fatto già gli odierni eserciti sono più decorativi b tempo di pace che utilizzabili in guerra. La contesa fra le nazioni non è però uno stato definitivo e sarà vinta da sempre maggiori concatenazioni. Anche qui lo sviluppo della tecnic,1 avrà una potenza considerevole. L'invenzione ed i perfozionamenti della stampa , l'agevolezza e la frequenza dei viaggi c0opererannJ a restringere l'ambito dei dialetti e de'le particolarità provinciali for. manJo un unico tipo di popolo. Ed il processo di assimilc1 zione non si fcrmt!rà qui. Le grandi lingue assorbiranno le pic:cole che, come il basco, il lituano r.on hanno potuto creare una propria ktteratura, propri trllttati, traduzioni, giornali cvnsiderevoli. Anche lingue che questo pot1.;rono fare, male p0tranno resistere alla forza di attrazione delle grandi lingue. Così l'inglese penetrerà in Norvegia, il francese in Italia e le lingue di questi paesi vt:rranno restringendosi ad importanza secondaria. Lingue mondiali si possono considerare la_inglese, lu francese e la tedesca. li primo posto fra e::sse spetta alla lingua inglese, più ma:1eggevole eJ enormemente diffusa. Ma perchè la inglese diventi la lingua par excellance sarà necessario un rinascimento intellettuale dell'inghilterra, poichè presentemente malgrado una fiumana di opere senza pregio, la seria produzione letteraria inglese, e speçialmente la scientitica, è più scarsa della tedesca e della francese; le queli negli anni prossimi aumrnteranno ancora, e questa più che guel'a. V1 è una tendenza a deprezzare la Francia, che invece è paese di grande civiltà intellettuale. La lingua tedesca ba poca attrazione, non è melodica, non è agile, è compos:a di lettere brutte e fatuose, alle guaii i tedeschi non vogliono rinunciare per patriottismo. Inoltre Inghilterra, Fran ia e Italia hanno comuni le espressioni tecniche scienti fiche mc:ntre i tedeschi hanno composto espressioni proprie, pesanti. Si formerà in avvenire una grande regione-città, in parte lungo il Reno , da Lilla fino a Kiel , ove le due lingue lotteranno per la supremazia e la francese finirà per trionfare. Le iingue russa, spagnuola, ital;ana si riJurrar,no entro i propri confini a lingue sec, ndarie. Invece il chinese ha proba':lilità, fondandosi col Giapponese, di d1venire.,una lingua popolare nell'Asia orientale. Ma già la lingua inglese è ai confini deila China, e se gli inglesi sapranno tenere la direzione intelletlettuale, essa finirà per dominare su tutte le altre. Wells conclude con una sintesi politica. Da molto tempo i singoli Stati hanno dovuto rinunziare alla propria indipendenza economica e regolar-: le dogane, i mezzi di traffico ecc. secondo gli altri Stati. Lo sLes.10 avverrà nel!' ambito politico. Pc ssiamo notarne gli inizi nell' imperialismo britannico, nel pangermanesimo, nel pansavismo, nell' unione latina. Questa incontrerà speciali difficoltà perchè le nazioni che ne fanno parte troppo si d1 differenziano nei loro centri di gravità. Anc0ra minori probabilità di riuscita ha il pa nsla vismo; la Russia stagna sotto un governo rea7.ionario; la p:irte occiden tale verrà incorporata all'Europa, il resto graviterà sull'Asia e diverrà un paese in decadenza. Wells discorrre persino di una chinizzazione della Russia. La sintesi germanica è in migliori condizioni, Ma le contra - stano il passo la prevista supremazia della lingua francese , nell'Europa occidentale, l'educazione mìlitare prussiana ed il regime personale che tronca ai tedeschi le iniziative. Inoltre l'Olanda e la Svizzera mal volentieri si accompagneranno ad una Germania monarchica; e per l'incorporazione dell'Europa orientale bisognerà battere la Russia, per quella deWEuropa occidentale la Francia - troppo deprezzata militarmente - la gpale combatterà pure per la libertà della Svizzera, dt:I Belgio, dell'Olanda, del Lussemburgo ed avrà p11r alleata alle spalle dei tedeschi la Russia. L' Impero germanico ne verrà distrutto o si dividerà in repubbliche sul modello sviziero. L'avvenire appartiene alla sintesi inglese che si svilupperà in U"a grande regione città a sud del fiume S. Lorenzo fra Chicago e l'Oceano atlantico e comprenderà pure la Scandinavia. Essa rinscirà alla nuova repubblica che abbrac,erà tutto il mondo e porrà fine ad ogni guerra, ad ogni contesa di nazionalità. Questa repubblica verrà fuori dall'organizzazione dei valenti, der capable men, con scopi politici è sociali, la quale si formerà inosservato nello Stato per poi apparire un giorno in piena luce. G'ià verso la fine di questo secolo essa controllerà coscientemente e liberamente gli affai generali dell'umanità. Le si affacceranno però gravi problerd,: anzitutto i milioni dell'Abyss, gli scarti della razza bianca e gran parte delle razze nera e bruna, assolutamente inservibili c.-poi l'influsso della ricchezza libera da ogni responsabilità. La soluzione di questi problemi dipenderà dai principi religiosi e morali che guideranno la nuova repubblica. Gli uomini nuovi saranno religiosi se anche ripudieranno l'antropor • mofismo denso di contraddizioni dei teologhi. Riconosceranno il libero arbitrio come risultato dell' esperienza e quindi una responsabilità morale rersonale ; fonderanno la loro etica ·sulla dottrina dell'evoluzione, non accettsranno il pensiero di una essenziale uguaglianza fra tutti gli uom'ni, che costituiscono il fondamento del vecchio liberalismo poichè gli uomini sono diversi, gli uni agli altri superiori o inferiori. Grandi massi di uomini sono irrimediabilmente senza avvenire; mettersi a loro livello, proteggerli ed allevarli significa impaludarsi con essi. Gli uomini nuovi concepiranno la vita come una lotta per l'esistenza, ma non la negheranno, come l'old sexually vitiaded shareholder Schopenhaner. Lo stato mondiale sarà l'idea direttiva del loro agire, non un paradiso millenario, ma un mondo di uomini attivi, pro• duttori. Per essi la vità sarà un dono pieno di responsabilità e non un asilo notturno, delle esistenze non utilizzabili avrannc poca pietà. Metterla al mondo é abbominevole; la gente tanto degenerata da non poter procrearP. figli non degenerati, verrà sopportata solo a condizione che non si riproduca; in caso contrario verrà uccisa. Parimenti verranno uccisi i delinquenti gravi, ,ton curabili; una questione sulla quale la scienza potrà in avvenire dare dati più sicuri. Meglio eliminare con un oppiato che mettere in carcere gli uomini costantemete non

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