120 RIVISTA POPOLARE larme e qualunque avversione per un popolo , che si crede immune da quelle stigmate (1). Esaminiamo , rapidamente , una ad una queste accuse. 1. 0 Sono poveri e vivono a carico della collettività. Nessuno può negare che gli undesirables siano poveri; se tali non fossero non emigrerebbero, andando incontro ad ogni sorta di disagi materiali e morali tormentosissimi. Ma che le nazionalita undesirables abbiano la stessa inclinazione a vivere di accattonaggio ed a spese del paese d'immigrazione non è vero; non lo è sopratutto per gl'Italiani. La loro difesa , in base ai dati del censimento del 1890, è ~tata fatta, senza possibilità di risposta, da Austin, Capo dell'Ufficio di Statistica del Dipartimento federale del Commercio e lavoro di Washington in un onesto articolo (2). Il censimento del 1900 e le successive pubblicazioni ufficiali hanno luminosamente provato che sotto questo aspetto gl' Italiani dovrebbero essere i più desiderabili. A 31 Dicembre 1903 negli Stati Uniti c'erano ricoverati (3). Asili dei ponri Manicomi Istituti Su 100 pei deboli pazzi di mente (4) Irlandesi • • 14,923 46,4 °/ 0 13,664 29,0 7,0 Tedeschi . • 7,477 23,3 » 12,644 26,9 26,4 Inglesi . . 2,871 8,7 li 3,311 7,8 9.7 Canadiani·. 1,744 4,8 • 3,049 6,5 14,4 Scandinavi 1,573 4,9 » 5,409 15,7 11,7 Scozzesi . 788 2,5 li 785 1 ,7 1 ,8 Pugheria Boemi. 314 1,6 • 1,054 2.2 3,5 Russi e Polacchi 490 1,5 • 2,064 4,4 12,2 Italiani. . . . 331 1,0 • 1,084 2,4 3,7 A New York, dove Italiani e Irlandesi si pareggiano , nel 1904 furono ricoverati nell'Istituto di Blackwells 1564 Irlandesi e soli 16 Italiani (5) Ciò : ì' .. si è osservato nella più grande città e nell'am- • . .e più sfavorevole per gl' Italiani , viene ricon- ~..:.:matopei piccoli centri rurali in una pubblicazione ·; 1ìciale (6). Sotto questo aspetto, adunque gl' Italiani sono de~tderabilissimi. 2.0 Sono analfabeti. Che l' analfabetismo sia un male nessuno lo pone in dubbio; che possa nuocere allo sviluppo economico Jell' Unione americana, quello degli immigrati lo negano gli stessi NordAmericani. Johnston nella North American Review ricordò che erano analfabeti i fondatori della Repubblica. E' vergognoso l'analfabetismo degli Italiani; ma costituisce una colpa dell' Italia , non un pericolo ( 1) I Nord Americani si preoccupano special men te degli un desirables italiani, perciò molti sono venuti a studiare le condizioni dcli' emigrazione in Italia. Nello scorso anno venne anche una Commissione ufficiale composta dt:i Senatori Dillingha m e lat1mcr e dei deputati Howel, Bennet e Burdett. (2) Is the new immigration dangerous to the Country? Nella North American Review, Aprile 1904. (3) Special reports. Paupers in Almhouses. 1904, (Washington 1906 pag. 19 e 99); The insane and feble minded. 1904, (Washington 1906 pag. 23 e 100). (4) Su 100 ricoverati bianchi (The insane ecc. pag. 261). (5) Preziosi : Il problema de~'Italia d'oggi (Palermo R. Sandron 1907 pag. 78). (6) The ltalian on the land di Emily Fogg Meade. Nel Bulletin of the Bureau of Labor di Washington n. 70. Riferend6rni a questa pubblicazione citerò solo il nome dell'autore. Anche Steiner (On. Tke Frail of the Immigrants Fleminges New- York e Londre) nel paragone tra Italiani e Irlandesi riconosce la enorme superiorità dei primi. Gli articoli di Austin e di M~ade sono stati pubblicati nella Rivista popolare. per gli Stati Uniti , che di quel!' analfabetismo si giovano. Ma l'accusa di analfabetismo non è che un pretesto per combattere l' im111igrazione; l'ho dimostrato in Latini e anglo-sassoni ; l' ha dichiarato t.splicitamente il Ward dell' universita Harwar<l di Boston. Meglio ancora; l'analfabetismo tra gli undesirables della seconda generazione diminuisce più rapidamente che tra gl'indigeni. Lo dimostrò l'Austin in base ai djti <lei censimento del 1890; e venne riconfermato dal censimento dd 1900. (Latini ecc. pag. 397). E gl' italiani fra tutti brillano per la intelligenza. Ai loro accusatori toglierebbero anche questo pretesto di avversione se avessero maggiore cura di secondare le associazioni locali, che si sforzano di attrarre i loro figli nella scuola. 3.0 Sono unskilled. La grand~ massa d'immigranti - e non tra i soli undesirables - essendo di braccianti e di agricoltori, che nella Repubblica non si danno al lavoro dei campi, necessariamente viene compresa nella categoria degli unskilled. Il Sheridan, in proposito, dà esatti dettagli sul loro numero e sui lavori, cui si addicono. Ma essi sono per lo appunto gli elemènti di cui hanno bisogno e di cui vanno in cerca gli Stati Uniti; dove i lavori rozzi, senza capacita, il lavoro row material, è sfuggito dai nativi. Era prima _assegnato agli lrlandesi ed ora agli Italiani, agli Slavi, agli Ungheresi. Senza il lavoro degli unskilled sarebbe arrestato lo sviluppo degli Stati Uniti ; regredirebbe sicuramente la loro vita economica e sociale. 4.0 Il bassotenore di vita. E' innegabile e deriva dalle condizioni economiche e intellettuali degli immigrati undesirables. Essi sono usi a consumi limitati in patria e sentono meno degli altri il bisogno di elevarli negli Stati Uniti. Nella spesa sono limitati altresì dal desiderio di risparmiare per raggranellare il gruzzolo mensile, che mandano a casa o quello, che raccolgono per portarlo essi stessi al ritorno in patria. Tra gli undesirables inneg~ bilmente il più basso tenore di vita lo hanno gl'Italiani: per la casa, pei vestiti, per la nutrizione spendono meno degli Slavi e degli Ungheresi. Perciò risparmiano di più. Questo basso tenore di vita porta seco fatalmente una certa sucidezza che li rende invisi; la nutrizione deficiente rispetto alla intensita del lavoro e alle esigenze del clima, ne fiacca la fibra, li espone alla degenerazione biologica, che si traduce in aumento di tubercolosi,di nevrastenia, di psicopatie. In conseguenza li rende anche meno apprezzati come lavoratori, pel rendimento minore del loro lavoro. Tutto ciò, però , non interessa direttamente la Repubblica ; il lato, che può interessare è quello delle condizioni antigieniche delle loro abitazioni. Su questo, si osservi, che, pel sudiciume in ispecie, non c'è nulla che costituisca un carattere di razza. Non sono pochi gli stessi americani che riconoscono che gl' Italiani quando possono tengono le case meglio degli Irlandesi e degli Ebrei e di altri undesirables(Preziosi pag. 79, Schultze). Lo avevo constatato in Latini -e Anglo-sassoni sulla scorta di diversi scrittori ; lo confermano ora il Sheridan e •il Meade per gl' Italiani di Hammonton e di altri piccoli centri agricoli. Gl' Italiani , pel tenore di vita , non sono solo
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