Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 5 - 15 marzo 1909

128 L<.lVlSTA POPOLARE tronchi da esse progettati ; nè per dare sviluppo ai servizi di manutenzione delle linee già esistenti. Esse potrebbero fare appello al pubblico e contrarre debiti. Ma a ciò fanno ostacolo due fatti 1) la leg12:eche limita a dette Società la facoltà. di contrarre debiti e 2) la preoccupazione esistente fra i capitalisti americani che l' agitazione esistente contro le Compagnie Ferroviarie possa riuscire a far passare al tre leggi che limitino ancora più la pos8ibilità di sviluppo di dette imprese. Per queste ragioni la richiesta di mano d'opera da parte delle Compagnie Ferroviarie è assai • scarsa, quasi nulla, ed essa rimarrà tale per un lungo indeterminabile period9 di tempo. Anche nel campo minerario l'attività è scarsa. La produzione di carbone dolce è stata limitata in consegnenza della diminuzione neil' attività dette industrie e delle ferrovie. La produzione dell' antracite è stata ed è limitata in conseguenza della mitezza del clima durante i due ultimi inverni. L'attività nelle miniere di rame è paralizzata dal basso prezzo di quel m·nera le. Anche neìle miniere di oro e di argento il lavoro è assai scarso. Date quoste condizioni di fatto l'aumento della nostra immigrazione non è naturale. Esso è dovuto a cause artificiali ed all'ignoranza degli individui che emigrano. Esso è dovnto all'attività degli agenti e dei sub agenti delle Cqmpag-nie di Navigazione i quali traggono profitto dalla credenza esistente fra gli Italiani che la elezione a presidente del candidato del Partito Repubblicano abbia il potere di provocare immediatamente un risveglio negli affari ed una intensa richiesta di braccia. Qnesta credenza dovuta al semplicismo ed all'ignoranza dei nost1;i emigranti ed alle mali arti dei parassiti che su essi vivono è assolutamente erronea. Occorre perciò che tutti quelli che sono in condizione di farlo, cooperino a sconsigliare l' emigrazione dei nostri connazionali verso gli Stati Uniti nel momento attuale. Venendo qui i nostri non solo procurano da1rno a sè stessi quanto peggiorano la condizione di quelli che sono già emigrati. Nel momento presente vi è un numero enorme di disoccupati in tutti gli Stati. I salari di quegli operai che lavorano sono diminuiti dal 20 al ~5 per cento, e nonostante ciò la offerta di mano d'opera è tuttora i;proporzionata alla richiesta. Data l'iguoranza dei nostri e la forte rete d' interestii che favorisce ed incoraggia l' emigrazione riesce difficile poter efficacemente sconsigliare l'emigrazione. A far ciò è necestiiu-io che tutti gli onesti si uniscano e che uniti, con pe1·siste11za, usino tutti i mezzi a loro disposizione per far ..:onoscere iu tutti i comuni d'Italia quale è lo stato reale delle cose nell'America del Nord nel momento attuale. L'ITALO-AMERICANO' AI NOSTRI ABBONATI-Preghiamo vivamente i nostri abbonati di volerci mandare, senza alcuna responsabilità da parte loro, indirizzi di amici e conoscenti che possano, con probalità, abbonarsi alla rivista. LA MESSA (i, (Il pericolo clericale) Dellecase - Certo la pietà, in Francia, è in continuo progresso. I nostri migliori scrittori fre 1uen • tano i confessionali. Bourget dice il rosario fra le quinte, per allontanare lo Spirito maligno; Giulio Lemaitre recita le devozioni, imitando i pii solitari del gran secolo; Barrès, l' enfant gdté dei Gesuiti, ripassa gli esercizi spirituali del gran Loyola. Coloro che non sono molto avanti nella vita devota picchiano coi pugni chiusi su di Thalamas (2)-anche questa è opera pia - e quelli che sono i più avanzati nella vita politica bandiscono la parola d' ordine socialista: la Messa per tutti! Dellavia - Voi fate delle frasi, mio caro amico, e queste non bastano a smentire che siamo in pieno movimento cristiano. Dellecase - Ma se sono anche io del vostro parere! Dellavia - Sì ma questo non provoca il vostro sdegno. Dellecase - Anzi, mi diverte. Dellavia - Davvero! Dellecase - Mi diverte, ve l'assicuro, lusinga il mio scetticismo storico, dà maggiore forza alla mia vecchia pietà per il genere umano e mi libera dal sogno della sua felicità, dimostrandomi chiaramente la vanità di tutti gli sforzi. Dellavia - Non credo che sia un risultato meravigli oso. Dellecase - V'ingannate. Dellavia - Meraviglioso, lo scoraggiamento? Dellecase - Proprio: esso ci fa riposare. Dellavia - Addormentare ci fa. Bisogna combatterlo. Dellecase -- Quando il mio pensiero resta libero, che m' importa del resto? Dellavia - Non credo che voi parliate con molta serietà. De/lecase - È verC?, non parlo con molta serietà, ma sono stanco, oggi, e non mi sento disposto ad un attacco. Dellavia - Perdinci! ma questo non è proprio il momento di riposarsi. 11 nemico ci circonda, ci stringe in un cerchio di ferro. Bisogna battersi o arrendersi prigionieri. Dellecase - Contro la mia serenità non riescono a far nulla. Dellavia - Mio caro, oggi, l' esercito chiede di andare alla messa; e costringerà anche voi ad andarci. Dellecase - Eh? L>ellavia - Proprio, proprio I Una cosa simile si è vista. Dellecase - Così, improvvisamente! ( 1) Rem y de Gourmont, il direttore dell 'intdlettuale Mercure de France, è uno scrittore fine, elegantissimo , che in ogni quindici giorni nella sua rivista pubbli.;a dei Dialogues des amateurs tra Desmaisolls e 'Delarue, nei quali versa tutto il suo scetticismo e tutto il suo humour sulle principali quistioni del giorno. Nel penultimo numero il dialogo si svolse sulla Mena o meglio sul pericolo clericale. L'argomento è stato reso di moda in Italia dal grottesco intervento ufficiale dei clericali nell'ultima lotta elettorale; e noi abbiamo creduto conveniente tradurlo integralmente pei nostri amici lettori ; i quali vi troveranno anche una buona puntata sulla pietà divina per la distruzione di Messina e po• tranno assaporare I' ironia schiacciante dello scrittore francese. La Reda 1 ione (2) li prof. Thalamas è inviso ai clericali, perchè non è un ammiratore di Giovanna: .d'Arco. Essi gli hanno impedito di far lezione all' Università coi tumulti e lo hanno anche bastonato. La redarione

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