RIVISTA POPOLARh 123 quelli, che riempi no le nostre prigioni. Essi, però sembrano leggermente più inclini (prone) dei nativi a commettere i piccoli reati. Probabilmente ciò dipende dal fatto che gli stranieri sono più concentrati nelle città » (pag. 41). E sono concentra~ tissimi nelle citta gl' Italiani. E dapertutto la delin uenza delle grandi città e delle zone industriali è maggiore di quella delle piccole città e delle campagne. Ha ben scarso valore, quindi, la prova che lo Shipley vorrebbe trarre in favore della propria tesi dal fatto che nelle Contee minerarie della Virginia occidentale , con larga immigrazione di stran~eri, la delinquenza sia nrnggiore che in quelle agra ne. _ J. 0 La composizione della immigrazione per sesso ed eta fa comparire la delinquenza degli italiani più grave di quella che è realmente tra altre nazionaiita e tra gli stessi nativi. Infatti negli Stati Uniti il numero dei convicted secondo i sessi era nel 1890 di 92,7 °/ 0 maschi e di 7,8 femmine e divenne 94,55 °/0 maschi e 5,45 femmine :iel 1904. Data la minima partecipazioee delle donne e dei fanciulli nella delinquenza è evidente che non sono comparabili due nazionalita, delle quali l'una ha le proporzioni normali di femmine e di fanciulli e l'altra presenta una grandissima proporzione di maschi e di adulti, poichè è evidecte che il numero dei reati della prima proporzionato alla popolazione totale debba riuscire ad una percentuale assai più bassa che nella seconda, la quale rappresenta una popolaziont;, scelta per dare la massima criminalita. La niuna comparabilità ddle due nazionalità vengono esplicitamente riconosciuta dal più illustre statistico e sociologo degli Stati Uniti. Mayo-Smith scrisse: « Il delitto è più frequente tra la popolazione straniera degli Stati Uniti che tra i nativi. Ma se noi teniamo conto del maggior numero degli adulti maschi tra gli stranieri, noi dobbiamo sospettare che la loro maggiore criminalità sia dovuta molto più alla proporzione del sesso e delb età, che aJla nazionalità (Statistics and Sociology p:tg. 25). L'importanza di questa osservazione si desumerà agevvlmellte da questo confronto (1). Percentuale della popola 1 ionf secondù tre gr-uppi di età. da O a 19 i da 20 a 59 I S"pra 60 anni an 11 i anni Nella popoiazione t•Jtale 44,4 49,:2 6, 4 Nei bianchi nati n.:gli Stati Uniti 49,6 45,2 5,2 Nei bianchi stranieri 19,5 74,8 14,7 Perciò riducendo la composizione per sesso e per età degli immigrati a quella degli inàigeni e proporzionando la delinquenza a tale ideale popolazione la percentuale diminuirebbe almeno di un terzo. Commons, inspirandosi al giusto criterio di Mayo-Smith, corresse le cifre del censimento del 1890. Queste avevano dato 898 prigionieri per ogni milione di bianchi indigeni e 1,768 per ogni milione di bianchi stranieri; llla proporzionando i prigionieri colla popolazione adulta (in età di votare) si trovano J,395 prigionieri tra gl' indigeni bianchi e 3,270 tra gli stranieri (pag. 168 e 169 ). L'osservazione sul rappoao della delinq ueuza colla composizione della pnpolazione per esso ed età ha importanza speciale pel fatto che in Italia la com- (1) SuppLrntnt,11y .:nùlisis of census 1900. Washington 1906 rag. 154. partecipazione delle donne e dei minorenni al delitto è minima (1). 4.0 Infine a queste forti attenuati d'indole obbiettiva sulla delinquenza degli Italiani negli Stati Uniti si devono aggiungere quelle d'indole subbiettiva. Invero se essi nella l{epubblica ddle Stelle trovassero condizioni di vita ed ambiente sociale migliore, la loro delinquenza scenderebbe al livello o al disotto di quella degli indigeni, come avviene in Tunisia e a Buenos Ayres; se la p0lizia non fosse deficiente ('13ingham,Steiner ec.) e corrottissima, - deficienza e corruzione che si estende alla amministrazione della giustizia, come ho dimostrato colle autorevoli testimonianze nord-americane in Latini e ..Anglosassoni - la lotta contro la stessa delinquenza darebbe risultati assai più soddisfacenti; l'omicidio tra gl'ltaliani degli Stati Uniti diminuirebbe come è diminuito tra gli ita,iani in casa loro. E' anche l'avviso di Shipley. Gl'ltaliani, infine, a preferenza degli indigeni e degli stranieri di altre nazionalità non danno che un minimo contributo alla prostituzione; forse nessuno alla corruzione politica e alle male arti di tutte le TarnrnanyHalls. i) Concorrenza del lavoro. Molti dei mot1v1, che si adducono per giustificare l' avve•s'o□e verso gli undcsirables non sono che pretesti but, di, come quello deli'analfabetismo, ed un po-:o e, !ilo della delinquenza. Questi pretesti servono a . 1scherare il motivo reale e principale: la concorrer nel lavoro che fanno gli u,:z.skilled, gli un di:siables agli ope• rai indigeni, deprimendone i salari e a che il tenore di vita. Commons tratteggia rapidamente e bene questo motivo di avversione (pag. 125, 148 a lfI). Questo motivo determinò an ·he l'avversione dei lavoratori francesi, svizzeri e tèdeschi contro gli immigranti italiani e provocò le cacce agli italiani, che assunsero in certi momenti p:tr,,enza di antagonismo nazionale, specialmente in Francia dopo il 1881 (2). Allora definii gli emigranti italiani i Cinesi d'E!.1.- ropa. D'allora in poi, in Europa, la concorrenza del lavoro degli italiani è diminuita, per opera specialmente dei socialisti, che li hanno indotti a far parte dei sindacati locali ed a richiedere gli stessi salari dei lavoratori iI1digeni. Ma in Australia, al Capo, negli Stati Uniti; la concorrenza dura e perciò si temono e si avversano gli unskilled e si considerano come undesirables. La realtà sull' avversione di certe popolazioni contro ali immigrati fu denunziata cinquant'anni or sono 0 da Duval; il quale notava che in Australia, come in California fosse antica verso i Cinesi e che la si volle giustificare colla loro immoralità sessuale derivante dal celibato forzato. Ma era una ipocrisia. La razza cinese vi era perseguitata dalle ( 1) Alice Curtin, direttrice della Western _House of refuge for Women _di A•bion. (New York) ~ <?· dr Palma_, che ne l' a,·eva richiesta gentilmente nel mto Interesse, rispondeva in marzo 1908, che tra 336 ricoverate e' era una sola ra • gazza italiana. Nel Riformatuno di Elmira in aprile d~!lo stesso anno c'erano 138 ragazzi italiani su_ 1,500 _n..:overatt._ , . (2) Determinai il vero carat~ere d_, que~u fl'~om~nt all_ ,~- domani della occupazio;1e di Tunisi e de, fatti dt Mars1gha nel 1881 in un giornale pohtico di Torino; ali' indomani di Aygues Mortes (1893) lo illustr~i meglio in un articolo della Rivista Popolare che fu pubblicato a parte : Una quisiione ardente (La concorren 1 a del lavoro) Roma 1893.
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