Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 4 - 28 febbraio 1909

104 RIVISTA POPOLARE montese vuole affermare il diritto , e quasi il dovere, della donna di provvedere alla propria felicità anche a costo di separarsi dai propri figli ancor piccoli, la spagnuola proclama che la maternità è più che l'amore, e che ad essa tutto, tutto, tutto, dev'esser proposto. La sua eroina Maria Cruz, è, come lei, esule volontaria in Polonia, patria di suo marito;·mortole è questa, rimasto là appunto pe1· i figli: per curare la loro eredità economica, tutta in terre, _a Kalinowo; e più per serbar loro intatta quella morale' la lingua, la cultura, il sentimento, l'idealità della stirpe paterna, il voto sacro di vivere e morire tutti per la liberazione e la ricostituzione dell'antico regno degli avi. Essa pure l'ama, del resto, questa pallida e trista terra dei figlioli : l'ama anzitutto perchè là appunto fu madre, poi per la sua lunga sventura e per la magnanima resistenza che le oppose, per la tenacia eroica con cui so~tiene indomita il peso del dominio straniero, fedele alle sue tradizioni, alle sue glorie, alle sue credenze immutabilmente cattoliche. Ma, dopo tutto, essa , Maria Cruz, rimane spagnuola; e mantiene col suo paese una con ispondenza attivissima ; vive, come tutti gli ernli, una vita quasi esclusivamente epistolare, ed è naturblle, perciò, che epistolare sia la forma di questo romanzo, che appunto è la rappresentazione, la cronaca quotidiana, di una esistenza femminile cosi singolarmente trascorsa: « visse tra le tombe e !'are! ,1 Sono lettere, dunque, dapprima ad amiche ed amici dei due paesi; poi quasi esclusivamente scambiate tra Maria e Carlos de Vargas, poeta, critico, pubblicista, oratore , deputato, ministro a Madrid : lettere che, da principio, costituiscono una corrispondenza puramente intellettuale, e che sfuggono alla naturale monotonia di tole forma di scritture, con l'infinita varietà dei soggetti, letteratura ed arte locali e contemporanee, storia, politica, cronaca e psicologia, stato e chiesa, fatti e questioni del giorno; ma che presto si fanno sempre piu intime e famigliari, e s'intessono e si scaldano di confidenze. di espansioni, di confessioni reciproche, in una parola, di flirt: e il flit't, fra noi latini, non è mai una cosa che duri a lungo così : o si spegne subito, o divampa in amore , in desiderio, in passione. Una notte, infatti, Maria ha un sogno, un incubo : si sveglia di soprassalto : non comprende bene; ma sente che qualcosa di grave, di spaventevole, è accaduto a Carlos; scambio di telegrammi; era vero ! Carlos era uscito vivo per miracolo, ma gravemente ferito alla testa, da un accidente d' automobile. Guarisce, infine; e, complice questa miracolosa divina· zione telepatica, le due anime si sentono oramai unite per sempre; il tu sostituisce quasi di botto, dal giorno fatale , l'usted di etichetta; e l'idillio si colora di tutte le sfumature dd sentimento, si profila di tutti i meandri del pensiero fem - minile da una parte, e di tutti i contrasti, di tutti gli antago • nismi deliziosi, che la natura virile, messa in vibra'lione dal l'amore insoddisfatto, e quasi mistico, vi contrappone dall'altra, dando loro maggior risalto e più vivo carattere. Ho detto sentimento e pensiero femminile e virile , così in genere; ma avrei dovuto dire, in ispecie, femminile e virile latini, meglio ancora spagnuoli, e poi, anche, spagnuoli di quel ceto, di quel mondo, di quella levatura; infine, di quelle due particolari pc:rsone : Maria, Carlos : due persone, per nascita, per educazione, per cultura, per vicissitudini della vita, singolarmente dotate di gusti , di tendenze, d' aspirazioni, di sogni. .. Finisce, che Maria diventa la confidente e la consigliera di Carlos, anche in politica : e che un bel giorno, in un momento decisivo della sua vita di ministro, gl'impone quasi una intransigenza inconsueta fra la gente di governo: e lo induce a dimettersi piuttosto che consentire a certe vedute del gabinetto di cui fa parte, in materia di rapporti fra Stato e Chiesa, che non sono precisamente le sue: ed eccolo libero ..... di fare più esclusivamente all'amore. Infatti, pochi mesi dopo, Maria, profittando del periodo scolastico primaverile, in cui i nglioli sono in collegio e le faccende amministrative non richiedono la sua presenza , se ne parte per le consuete vacanze di Spagna; ma non, come altre volte, soltanto per isgranchirsi le membra e il cervello dai torpori e dai geli del lungo inverno iperboreo ai soli e ai fa. vonii meridionali, e per rivedere i suoi: ma stavolta, per soddisfare, sia pure soltanto platonicamente, la sete d'amore che le si è acutizzata neli'animo durante il lungo carteggio. E qui scoppia il dramma: Carlos_, non più giovanissimo , uomo di mondo, famoso a Madrid per antiche ed anche abbastanza recenti ovventure, non la intende affatto al modo di Maria; e, galantuomo e gentiluomo, e vedovo anche lui, insiste sempre nella proposta di matrimonio a scadenza brevissima. Ma... e i figli 'di lei ? Spaesarli, esiliarli , spagnuolizzarli , sacrificarli insomma aIla propria felicità, Maria assolutamente non vuole; d'altra parte, a nessuno può venire in mente che Carlos si debba trasferire lui in Polonia: a far che? Maria comprende dunque che to.:ca a lei, il sacrificio, poichè fu lei, che, spontaneamente, dodici o tredici anni innanzi, s'era esiliata dal suo dolce paese per seguir l'uomo che l'aveva eletta a sua sposa: i suoi poveri piccoli Yerzyk e Zygmunt non hanno colpa alcuna di esser polacchi nell'anima come nel nome , e non debbono per nessuna ragione al mondo esserne puniti. Maria, d~nque, finite le sue vacanze normali e nell' imminenza di quelle dei figli, un bel giorno, improvvisamente, approfittando d'una breve assen~a di Carlos da Madrid, d'onde ogni giorno veniva a trovarla in mezzo ai fragranti roseti di Atranjuez e ripiglia la sua via del lontano destierro, e lascia l'amore per il dovere. « La spagnuola sa amar così • dice la canzone. ~ Tutto spagnuolo, invece, e senza' alcuna intrusione di nebbie nordiche, è quest'altro grosso volume, dovuto alla penna incisiva e mordace di Vicente Blascolbanez, ed è ornato del suo simpatico ritratto: bella testa gagliarda e buona di uomo di pensiero e d'azione, di vita e di lotta, schiettamente e serenamente latin,) e· meridionale: alla quale il libro s'intoi:ia in modo mirabile, tanto che senza di essa parrebbe quaai incompleto ... e quasi dicevo acefalo. Piu che le persone, vi apraiono veri protagonisti la baracca, alla quale s'intitola l'originale spagnuolo, e IL PANE, da cui, seguendo un cattivo andazzo moderno, il traduttore ha tolto il nome, suggestivo, forse, ma apocrifo, per l'edizione italiana che oggi ce n'offre il Sandron.- L'autore, si sa, è uno dei più noti romanzieri contemporanei del suo paese : deputato repubblicano alle Cortes, oratore, tribuno, polemista, è da anni alla ribalta della scena politica iberica; e ciò, se egli reca danni em,rmi nell'azienda, con. tribuisce altrettanto •al suo successo ed alla sua fama di romanziere. Avvocato, egli non ha forse mai indossata la toga, avendo sin da prima della laurea ceduto con pieno abbandono alla vocazione irresistibile che lo travolgeva verso le battaglie più aperte dell'arte e della politica militanti; condanne , car - ceri, esili, non riuscirono a deviarlo, a incastrarlo, come tanti altri, sulle rotaie del!' ordinè, a farne finalmente un « ben pen - sante n, se non devoto, almeno toUerante delle felici istituzioni cattoliche e regie che così bene governano ed ammini - strano la sua patria; il suo stile rude, incisivo, crudo, schiettamente democratico anche nella forma, è perciò sempre quello di chi è fin da ragazzo abituato a parlare, ·senza retorica e senza fronzoli, alla folla tumultuante in piazza o radunata a comizio all'aperto, sotto il sole; la sua frase non ha sfuma-

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