RIVISTA POPOLARE 59 maggiore introito, che serve a compensare minori entrate di altre imposte. Il ministro della Finanze si fregherà le mani ; ma la economia nazionale ne soffre. Auguriamoci che non abbia a spendere per altro più doloroso titolo ciò che oggi incassa a titolo di dazio sul grano. ♦ L'arco-baleno nella politica Internazionale - Il viacrgio di Re Edoardo a Berlino; l'accordo t,, tra la Francia e la GPrmania sulla quistione marocchina; la proposta della R11ssia di venire in ajuto della Bulgaria nel page.meuto di un compenso alla Turchia per la proclamata indi penrienza e per le ferrovie annesse della Rumelia sono tre avvenimenti che sembrano dovere assic11r1ufela pR.ce in Europa nella prossima primavera. . Dei tre av,·enimen ti il più importante-e lo è moltoè il secondo, perchè un ravvicinamento tra le duA grandi nemiche, cbe allontana indefinitamente la ·revanche e prepara invece una entente, pa,reva il meno probabile e il meno prossimo. L'avvenimento è stato accolto con grande soddisfazione al di quà e al di là del Reno. Ma se si attendeva che in Germania venisse salutato con gioia, si sperava meno che avesse uguale accoglienza in Francia. Tutti si aspettavano che i socialisti e J aurès, che lo propugnarono e che anche cont,ribuirono tanto - specialmente il secondo - a preparn.rlo nella pubblica opinione ne fosse1:o soddisfatti pienamente; ma che la soddiHfazio11e,·euga divisa auche da Delcassè, la cui politica audace e intraprendente aveva condotto i due paesi cosi dapresso alla guerra, pochi se lo attendevRno. Ora il giudizio favorevole del:' ex miuistro degli esteri della Repubblica ha valore per lo appunto, co:ne indice delle condizioni della pubblica opinione. La visita dei Re d'Inghilterra alla Corte di Berlino come venne esplicitamente detto nei brindisi scambiatesi tra i due sovrani, è più che un avvenimento familiare e rimaue sempre come un tentativo di eliminare i malintesi e i sospetti tra le due grandi nazioni, ch'erano stati acuiti fortemente dal contegno pazzescamente imprudente dell' Impe:-ial Tartarin. Nessuno oserebbe affermare che i brindisi e gli abbracci dei sovrani vi siano riusciti completamente; e le accoglienze abbastanza fredde dei cittadini di Berlino e i commenti poco entusiastici e pieni di riserve della stampa inglese e tedesca consiglia.no a non accogliere l'avvenimento con soverchia confidenza. Ma la diminuzione di tensione tra le due Corti e tra i due Governi é tanto di guadaguato In questi casi anche il rinvio di certe discussioni e di certe eventualità è eccellente, pbrchè !ascia tempo al tempo di preparare µiù sicuri e più duraturi accomodamenti. Il non essere scoppiata la guerra tra la Francia e l'Inghilterra immediatamente dopo Fashoda rese possibile successivamente l'attuale entente cordiale. L'orso e la balena pareva che di dovessero sbranare da un momento all'altro; eppure ora l'Inghilterra e la Russia vanno di pieno accordo ed è anche dimenticato il ricordo dell'alleanza della prima col Giapl,one, che riuscì tanto preziose. a quest'ultimo nella guerra di Manciu ria. Similmente la conferenza di Algesiras, che venne derisa come un impiastro su di una gamba di legno, valse a rimuovere le occasioni di un conflitto, che pareva imminente, tra la Germania e la Francia . e permise la preparazione dell'accordo attuale precisamente per quel Marocco, che era il µomo della discordia. Men tre seri viamo non è ancora certo che la proposta d' Isvolsky sarà accetta dalla Turchia, poichè i Giovani Turchi pare che vogliano sfruttare soverchiamente le ;[enerose iutenzioui della Ru::isia di vedere elirr.inata la ca11sa più µrobabile di g11erra nei Balkani ; ma al governo dello Czar l' Europa e tutti gli amici della pace devono gratitudine per la proposta concreta, rngionevole e generoea fatta per fare accomodare convenevolmente la Turchia e la Bulgaria. I maligni osservano che Isvolsky non agisce per generosità , per filantropia. Pochi - e meno di tutti noi - credono al disinteressato sa.crifizio della Russia, sopratutto perchè essa non nuota nell'abbondanza di milioni. Si sa che essa ha fatto la nota proposta sia per allontanare la probabilità di una guerra, cui non può essere bene preparata dopo la catastrofe di Manci uria; sia per riprendere _di un Mlpo l'influenza nei Balcani e tra gli Slavi. Perciò l'Au-1tria.-Ungheria non esita a manifestare il proprio dispetto. Ma in ogni modo, qnali che pOtiSOessere le intenzioni della Russia e d' Isvolsky, è innegabile che se la loro proposta verra accettata - com'è assai probabile - l'Europa avrà allontanato un grande pericolo. Solo dal lato dell'Isonzo e dall'altra sponda dell' Adriatico l'arcobaleno non spunta: l'Austria più che mai sembrtt decisa :-t p •rseguitare l' elemento italiano ed a rendere sempre più te«i i ra.!)porti , se non col governo, certo col pop0l11 ihiliano. Bisogna disperare? Oh! no. Per un intesa c'è sempre teiopo; e non è detto eh,. dabbano vivere eterna •ente l'Imperatore clericale e che debbano esercitare seru1-1re la stessa influenza i reazionari cristiano-sociali. A noi, intanto, basta rimanere vigilanti. ♦ Ostruzionismo carnevalesco austriaco.- La presentazione del progetto Bienerth µer diminuire le cause di conflitto in Bo~U1ia determinando la sfera nazionale dei Tedeschi e degli Czechi ba provocato una esplosione ostruzionistica, che ha fatto dimenticare qnella precedente più vergognosa. 270 oratori si sono iscritti; è questo sarebbe stato ostruzionismo serio e civile. Ma i deputati non se ne sono coLtentati ed hanno ricorso alle trombe, a.i fischi, a.gli urli, ai rumori più inverosimili, al pugilato per mettere nella testa degli avversari dei berretti cartacei da pagliaccio. Si è fatta sinanco una colletta ironica pei suonatori e manate di kreuzér dai cristiani socia.li sono state lanciate contro gli Czechi; che hanno reagito contro ingiurie sanguinose con cazzotti poderosi ... In ultimo le cose si son) tranquillamente accomodate rinviando la seduta nella quale un discorso del MaSf\r_ykdeterminò il putiferio. Q,ueste manifestazioni sono un indice della violenza delle passioni nazionalistiche che si agitano nell' Impero auatriaco. Il governo sconfitto a Vienna. si è vendicato sopprimendo la ufficialità della lingua italiana in Dalmazia! di quella lingua, che iniziò alla civiltà gli Slavi della Croazia! Ecco altro segno di amicizia austriaca, che servirà a. .. confortare l'on. Tittoni. + L'Istruzione pubblica nel Giappone: spese e risultati. - Una corrispondenza di T. 011rakami all' Economiste fancais ( 6 febbraio ) ci apprende notizie interessanti sul bihrncio del Gia.ppone. L'impero del Sole levante si era messo allegramente sulla via delle spese, come uno stato europeo; ma a,..;- cortosi che il sistema dei debiti per riuscire al pareggio era disastroso si è dato sul serio alle economie e nel bilancio pel 1909 ha impostate 38,402,291 yens in meno cioè circa 100 milioni, che sopra un bilancio totale di un miliardo e 400 milioni rappresentano oltre il 7 °/ 0 • • , • Tenendo conto delle grande povertà· del Giapµoae il bilancio del 1909 ridotto a 1,300 milioni è sempre forte, quantunque sia quello di un popolo di 50 milioni di abitanti circa. Il bilancio è forte perchè le spese della gllerra e del la marina assorbono circa 400 milioni di lire nostre; delle quali 180, tra ordinarie e
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