82 RIVISTA POPOLARE qualche spraz7.o di sole le traversa e illumina un lembo del mare, della costa, del monte; un barlume di sorriso sulla morte d'una città. La storia di questi otto giorni di Messina non può essere fatta che fra molto tempo e dovrà :gettar luce su abissi di orridezza e di sublimità umana. In essa splenderà l'eroismo dei marinai ru,si. V'è un atto nuovo nell'umanità. Finora la storia ha celebrato erc.ismi jndividuali, eroismi di singole città e nazioni. Per la prima volta nd moudo, dei sole.lati recanti la divisa degli antagonisti nazionali, si sono sentiti uomini di fronte alla sventura di altri uomini. Marinai russi e inglesi prima, poi di tutte le nazioni hanno gareggiato ndla carità : le navi recanti aiuti accorrono ancora da tutto il mondo. Così le api aflol - lano intorno all'alveare che un albero caduto schiaccia nella tempesta. Possano gli uomini comprendere comi: le riserve del lrro lavorr, delle loro energie , siamo appena suffi-cienti per riparare alle catastrofi che la natura, nel giuoco delle sue forze che ignorano l'uomo uon risparmia a nessuna nazione I Sulle due coste dello Stretto , a Scilla e Cariddi , luoghi leggendarii di bellez~a e di pericolo, quando la vita torni operora e pacificata, sorgano due colonne a ricordn dei marinai inglesi e russi, due colonne alte e semplici come la loro devozione silenziosa ; che si scorgano entrambe di fronte, da chi traversa il mar delle Sirene, nuova testimonianza di solidarietà fra i popoli. Catania, 7 gennazo. Movimento, rumori di carrozze, suoni di campane, volti chiari ed intelligenti, parole vivaci. É la vita -esuberante che protegge la vita depressa, malata. La città è formicolante di profughi : si pigiano alle parol_e del Municipio, della Camera del lavoro. Catania non è che un ospedale e un asilo. La serena abnegazione, i I sacrificio quasi spensierato di questo popolo che dà tutto ai poveri per ridursi poveri com'essi, è tale da consolare degli spettacoli di indifferenza, ai egoismo, che bo avuto dinanzi per cotanti giorni. • Allo scalo, siamo fermati da un rassante. Riconosciamo uno del gruppo che percorse con noi la costa di Reggio: egli sperava di giungere a Messina da Catania: è ricorso a mille espedienti per rompere il cerchio d'assedio e fu respinto: non sa nulla ancora dei suoi genitori. dei suoi fratelli. Morti, fug giti, dispersi ? Attenderà ... Salpiamo per Napoli sull' Etruria. ... Ora, mentre scrivo, l'opinione pubblica comincia a prestar attenzione ad altri avvenimenti. Non banno fatti tutti il loro il loro dovere? le città, le provincie, le associazioni politiche e professionali, gl'istituti bancari, gl'individui tutti ricchi e non ricchi non hanr,o mt:s~o insieme dei milioni? Catania) Paler• mo, Napoli, Roma stessa così lontana, non hanno gareggiato nell'accogliere dei profughi, curare feriti, allogare orfani? È vero che a Villa San Giovanni non v' e ancora una baraccà, manca l'acqua, manca la truppa per esumare le provviste giacenti ne' maganini crollati, mentre i superstiti vivono an.cora de' soccorsi inglesi, è vero che lungo tutta la costa calabra i volenterosi Comitati di soccorso si agita1:o aspet · tandc i vagoni di tavole, vestiti, viveri; che i medìci, dopo essere giunti troppo tardi per salvare i feriti, vedono i sani ammalarsi per t'umidità, il freddo, l'estenua 1ione. È cosa che riguarda ormai i Comitati: i danari si sono versati: se ne verseranno ancora, se occorre. Ma la vita deve ripi gliare il corso di prima. Sventura a noi se non sapremo trarre da questa catastrofe nazionale un ammaestramento solen•1e ! Coloro che hanno sentimenti di patria devono da questo momento dichiarare la patria in p erioolo. Come funzionano i più delicati organi della vita nazionale 1 Come han potuto due provincie esser troncate dal bel corpo d'Italia senza che n'avessimo avviso prima di tro.Jici ote? Comepotè una grande città non aver ai_uti per tre giorni? una fila di paesi di mare organizzati non essere visitati per una settimana? dopo due settimane non aver ripari dalle intemperie? E torneremo a cuor leggeroalla nostrasolita vita, alternazione di processi passlonatl, di elezioni politiche annullate, di vittorie sportive. di fabbricazioni monumentali intermlnabfli, di esposizioni di cartapesta? Domanderemo delle direttissime , mentre il miserabile binario della Calabria si rannicchia sotto un montediboscatoe franoso r Chiederemo altre grandt navi , senza domandarci In quali condizioni si trovino quelle esistenti? Provocheremo una guerra 'per ottenere sbocchi nuovi a prodotti che non abbiamo, mentre teniamo senzafrutto, preda della malaria, uomini e terre d'Italia? Ecco il compito per una generazione! Quanti Italiani sono tornati di questi giorni dallà Sicilia e dalla Calabria, accasciati percossial cuore da un male che è ormai nostro la stanca persuazione che non c'è salvezzae ehe tutto è vano! « Perchè sei triste? Non hai più trovato nessuno 1 Hai trovati tutti morti laggiù? » - mi domandava al ritorno da Reggio una donna _ calabrese. Non ho trovato nessuno,per lunghi giorni, il cuore d'Italia ! Essoera lontano, e molti sono morti assiderati.: ( Nuova Antologia gennaio) + Fede,·ico lmpey : Le piccole colture h1 Inghtlterra. - L'autore ha impiegato più di trent'anni per convincere l'Inghilterra che per raggiungere un più alto grado di benessere occorreva modificare le leggi inglesi in modo da consentire I' aumento delle persone dedite alla cultura dei piccoli apprezzamenti di terra. William Cobbett dimostrò, ottant'anni fa, la magnifica condizione del bestiame britannico, da una parte; e la povertà desolante delle famiglie, che a tale bestiame provvedevano. Bisognava correggere queste situazione di fatto, migliorando le condizioni delle clas~i agricole. Per tal motivo, sorse più tardi il grido: tre acri e una v,.,cca. Tale grido racchiudeva un nuovo di programma di riforma, cioè di frazionamento della terra. Lo Smal Haldings Act del 1892 diede ~i consigli delle contee la facoltà di acquistar delle terre, da divider poi in piccoli poderi. Tali terre, così divise, devono i:sstre rivendute ai coltivatori disposti a pagare almeno la quinta pa,te del prezzo di esse; il resto doveva essere rimborsato in quattro anni, coll'interesse del 4 °lo· Questa legge rimase, in pratica lettera mc,rta, Solo nelle conta di Worcester e di Lincon ebbe qualche applicazione. Nelle elezioni del 1906, il problema della piccola proprieià fo appassionatamente agitato. •Il gabinetto di sir Camp«ellBannermann ne fu penetrato e si ebbe così la legge del r907, la quale si propose di facilitare la locazione dellt: piccole tenute più che la compera di esse. I risultati furono benefici, poichè sei mesi dopo la promulgazione cieli' ulticr.a !erge, le domande di affittanza si estesero a 3 r 9.000 acri di terra e riguardarono rg.ooo persone; mentre sotto l'impero dell'antica legge, lungo 16 anni, non si eran comprati che 600 acri d1 terra. L'atto legislativo del 1907 s'informa ai seguenti criteri. Il consiglio delle contee può acquistare o affittare per conto suo le terre; e in questa sua opera esso è investito di poteri coercitivi. Le terre sono poi date in sub-affittanza ai conta <lini. La locazione può aver la durata di 14 oppure di 35 anni. Così stando le cose, il fitta volo ::,oltivatore viene a trovarsi in una cond;zione di cose abbastanze sicura, poichè esso è il locatario di un'autorità f-Ubblica e i suoi diritti sono garantiti dalla lt!gge. La stabilità della locazicne e la moderazione del fitto sono vantaggi d'inestimabile importanza pratica. Un'altra notevole disposizione della legge autorizza i Consigli di t:ontea ad affittare le terr~ alle associazioni. E
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