70 RIVISTA POPOLARE L'Imperatore rinunzia -- o dice di rinunciare, non senza protesta coniro (< le accuse ingiuste>> - ad una parte del suo potere personale, il quale si trasferisce al Cancelliere. Questi che ci fu sempre presentato come un uomo di caucciu, docile ai voleri imperiali, ha saputo cogliere il momento favorevole per rialzare il prestigio del cancellierato. Bulow ha vendicato Bismarck. L'ombra corrucciata del ministro di Friedrichsruhe potrebbe sorridere di compiacirr:ento, ma non sarebbe buon augurio per la vittoria del costituzionalismo. A Bulow che pure non è stoffa d'un cancelliere di ferro, non è ven ùtO in mente che potesse esser suo dovere riferire al Parlamento sul colloquio avuto, su questa (e vittoria del parlamentarismo>>. Trattav:isi a quanto pare, di un affare privato fra lui e l'Imperatore sul quale nessuno doveva metter naso. Fd il Parlamento che all'indomani della pubblicazione dell'intervista imperiale, mentre tutta Europa messa a rumore stava a guardare impaziente, discorreva placidamente di automobili e di vinoali'i udomanì del colloquio di Potsdams godette con grande interessamento un'elegante orazione di Bulow sul dovere di economizzare sulle spese di casa. Non una parola ailudeva agli avvenimenti che tenevan sospesa la nazione ed il mondo. Può non essere indifferente alla Germania ed all'Europa che l'Impero germanico sia governato piuttosto da Blilow che da Guglielmo, ma è qui in gioco nulla più che ~ na più precisa delimitazione di attribuzioni frJ il potere imperialt ed il potere del Cancelliere. La democrazia, il popolo sono per intanto fuori causa. + Dicono gli ostinati nella speranza: bisogna dar tempo al tempo. _ Dopo la revisione dei rapporti fra cancelliere ed imperatore verrà la vnJta dei rapporti fra cancelliere e Parlamento. Vengono infatti inoltrate al Reichstag proposte modeste di riforma del Regolamento parlamentare e proposte più ardite di riforme della Costituzione. I liberali chiedono: La responsabilità del Cancelliere sia determinata ed estesa a tutti indistintamente {lli atti dell'Imperatore, non soltanto a quelli contrassegnati dalla sua firma - sia costituita un'alta Corte di giustizia, eletta per 2/3 dal Reichstag e per 1/3 dal Consiglio federale, la quale possa, su proposta dei 2/3 del Reichstag, mettere in stato d'accusa il Cancelliere per eventuali infrazioni alla Costituzione. I socialisti vogliono in più : sia data facoltà al Parlamento di licenziare il Cancelliere - tutti i membri dell'alta Corte vene:ano eletti dal Reichstag - non sia necessaria una maggioranza dei 2/3 per la messa in stato d'accusa - sia modiGcato il Paragrafo della Costituzione che conferisce all'Imperatore ìl diritto di dichiarare la guerra col solo consenso del Consiglio federale, nel senso che deve essere assicurato anche il consenso del Parlamento. I polacchi aggiungono: il Reichstag possa esser convocato in ogni tempo a richiesta dei 2/3 dei deputati. Siamo dunque sulla buona via, verso la restrizione del regime personale, verso l'allargamento dell' autorità popolare. Sentiamo parlare un linguaggio d'un certo sapore di rivoluzione, se anche in ritardo di più d' uno, di più di due secoli dalle rivoluzioni analoghe di Francia e d'Inghilterra. Con tutto ciò avrebbero torto di allarmarsi i fedeli sostegni del vecchio mondo. Neppure è il caso d' incomudare i ricordi della Convenzione francese. Le proposte di riforma sono antiche, quanto la la Costituzione stessa la quale ebbe sempre caratteri di provvisorietà. La richiesta di una legge sulle responsabilità ministeriali giace da anni parecchi dinanzi al Reichstag, e per la prima volta fu presentata dai nazionali liberali, alquanto più energici degli attuali rappresentanti del Partito, Bassermann e Junkt, ma niente affatto gente sovversiva. E anche le lagnanze sul Regolamento son roba vecchia -assai e vengono da anni periodicamente ripetL1te. Vorrebbero ora i socialisti che le interpellanze dovessero iscriversi all'ordine del giorno entro tre giorni d-1lla presentazione e discutersi su proposta di cinquanta aeputati anche contro il parere del Cancelliere e del Consiglio federale. Ma i liberali, invece dei tre giorni, sono disposti ad accontentarsi del termine di quattro settimane nelle questioni di politica estera, di due nelle restanti - e per la discussione affermano necessaria l'approvazione della maggioranza. Ciò è a dire, i liberali affidano il diritto d'interpellanza, arma della minoranza, alla di scrizione della maggioranza. Vorrebbero anche i socialisti che nella discussione delle interpellanze potessero venir presentati ordini • del giorno colla tirma di 30 membri - ma i liberali osservano che se contro questi 30 sorgerà la opposizione di altri 30 la maggioranza deciderà. Nuova soppressione del diritto della minoranza. E soltanto di queste riforme del Regolamento, sul quale il Reichstag è padrone assoluto cd esclusivo, si discute in questi giorni. Le altre sono per ora in quarantena. Tutte nè sono il prodotto dell'ora eccezionale, nè per il fatto d'essere state spolverate danno affidamento di poter incontrare miglior sorte. + La bomba lanciata dal Daily Telegraph aveva potuto galvanizzare i partiti in uno sforzo collettivo per il bene superiore di tutti. Ma non fu che un momento; ora ciascuno prosegue -per il viottolo del gretto interesse particolare. Il Reichstag composto in gran parte di junker responsabili di questo stato di cose, interessati al suo mantenimento, non poteva continuare in un atleggiamento che sL10nava condanna dell'opera sua. Il bigottismo monarchico ha ripreso il suo imperio. I conservatori atterriti dagli spettri imprudente.- mente invocati hanno fatto precipitosi un passo indietro, dichiarando che la costituzione vigente è per il momento ampiamente sufficiente, negando la presa in considerazione di qualsiasi proposta. - I nazionali liberali vogliono aspettare tempi migliori. Percbè il Reichstag dovrebbe aver poteri che nessuno dei Parlamenti della Confedera?:ione germariica ha? Argomento inoppugnabile l - Il Centro attende Gducioso che il Governo di suo buon grado, di sua iniziativa determini la propria responsabilità. -- Gl'imperialisti implorano Dio perchè protegga il popolo tedesco dalla iattura d'un regime parlamentare. - I liberali temono lo sfasciarsi del blocco colla fine della loro scarsa influenza sul Governo , si preoccupano dì non chieder troppe cose in una volta, di apparire gente ragionevole, rinunziano a valersi dell'unica arma valida a disposizione del Parlamento, il rigetto delle nuove imposte. - Il Governo, visto che il blocco è discorde ha preso impegno di esaminare quelle proposte che il blocco concordemente presenterà, ed intanto il Cancelliere a dimostrazione della sua buona volontà,
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