RIVISTA POPOLARE 47 Pane libbra L. o, to Maccher. indig. ll 1) 0,30 )) importati n n 0,50 Condi mento( media di varie qualità) » I I, 20 Formaggio indig. ii ll I ,60 » romano i+ ll I ,80 Pomodoro (conser v. mezza scatola) L. 0:40 Patate libbra >l 0,80 Cipolle n >) 0,25 Caffèabbrus.olito n The )) Zucchero )) Birra (bottiglia) ll I ,OO )) 1 )80 • 0,30 )) 0,25 Carne di bue n • n 0,75 Vino di California Sardine (scatola) 1) 0,25 (quarto di bottiglia) , 1,25 Salmone » 11 0,55 Vino italiano » 11 2,00 Lardo n 11 0,80 Tabacco (pacchetto) n 0,25 Latteeondensatoscat. n 0,50 SiRarette » » 0,25 In un giorno da 38 lavoratori furono consumati trentatrè pani di r libbra e mezza per uno, 21 libbre di maccheroni indigeni, 7 lib. e mezza di condimento uso Bologna, 5 lib. di formaggio indigeno, 1 r scatole di sardine, 4 casse di legumi in conserva, 13 casse di pomidoro in conserva, 17 libbre di pa• tate, J2 di cipolle, 3/4 di lardo, 7 e 1/4 di fatback (specie di cotenna lardacea), 1/4 di caffè, 5 scatole di carne in conserva, 27 bottiglie di birra, 13 bicchieri di vino di California, 6 bottiglie di Soda water, 3 porzioni di olive di 25 centesimi ciascuna, 10 pacchetti di tabacco. La spesl per alimentazione in questi cantieri indipendenti è migliore che in quelli a padrone system delle costruzioni ferroviarie per la maggiore varietà dei cibi e per l'uso della birra e del vino. Vicino a Pittsburg (1906) c'è una compagnia impegnata in una grande costruzione, che impiega 1200 operai, dei quali 600 italiani. Uno dei socii della Compagnia è italiano. Un Commissario vi è stabilito per la vendita dei cibi per gl' Italiani. Vi sono stati costruiti alloggi in ferro e in legno e vi si paga da L. 22,50 a L. 25 per settimana per alloggio e pensione. Vi è stata istituita per gl' Italiani una scuola per imparare a leggere e scrivere inglese. I salari variano da L. 7,50 a L. 8,75 per giornata di dieci ore; la spesa di alimentazione per gl' Italiani è di L. 42,80 a L. 50 al mese. I pasti degli italiani si compongono cosi: colazione: pane e caffè, desinare a mezzogiorno: pane, formaggio o sardine o condimenti, the o caffè; cena: maccheroni (cotti separatamente), piccola fetta di carne fresca, patate, cavoli. o legumi ed una bottiglia di birra. I lavoratori Italiani sono stati incoraggiati a consumare più della loro abit.1dine, perchè negli Stati Uniti nel lavoro si richiede un maggiore sforzo fisico, che in Italia dove nell'Agricoltura sono bassi i salari e pel clima mite il lavoro non esige un grande sforzo. Il consumo di cibi vi è deficiente e scarsissimo l' uso della carne. Per quanto oggi sia migliorata l'alimentazione dei lavoratopi Italiani, gl' ìntraprenditori ritengono eh' essa sia deficiente negli Stati Uniti, Questo è il parere unanime. Pure negli Stati Uniti gl' Italiani consumano una quantità e varietà di cibi maggiore che in Italia, benchè i loro consumi siano sempre inferiori a quell_i de~li altri immigranti europei e dei nordamencam. Un esempio della loro deficiente a.limentazione è il seguente. A New York City nell'està del 1905 una intrapresa impiegò 500 Italiani, la maggior parte di Sicilia. Il salario era di L. 8,75 al giorno. Più di 400 tra loro non spesero al di là di L. 20 per mese per cibi. Essi mangiavano solo pane e cipolle e 2 o 3 scatole di sardine per settimana. Non usavano maccheroni, formaggio, còndimento o altri cibi. Il lavoro era duro; molti ammalarono e divennero in abili al lavoro. Nelle co1;truzionì ferroviarie e in altre intraprese si è osservato che gl' Italiani si mantengono sempre isolati e bisogna costruire specidi barracche per loro e il Commissariato deve provvedersi dei cibi da loro a preferenza consu~1ati! perci? si sottra~gono a tutte le influenze amenca01zzant1 e non imparano nè la lingua, né i costumi degli anglo-americani. I padroni li incoraggiano in tali metodi e costumi per potere continuare a sfruttarli meglio. Gl' Italiani preferiscono in gener~le. ,i pro.dotti importati dall'Italia, anche pagandoli ptu can. Ma quando non possono trovarli si abituano facilmente ai prodotti americani e ci .si t:ovano ben~. L' ?bbandono del vino e la sost1tuz1one della birra e la migliore illustra_zione ~i ci~. . . . . . La spesa media degli Itaham per cibi rn molti cantieri ferroviari e in altre intraprese nel Nord e nel Sud è la seguente: ,,,.Venticinque pani ~. 10; trenta l~bbra di macch~- roni L 10,50; condimento, sardme e formagg10 L. 8,75; lardo L. 1150; in tutto L. 29,50. Aggiungendovi L. 15 per birra, sigar~ o t~bacco,. L. 5 per alloggio la spesa totale della vita risulta dt L. 49,50 al mese. In tali cantieri per ogni lavor~tore di diver_se nazionalità la spesa per ali;11en~az1~H1e~ alloggio e:~ di L. 90 al mese; per gl Italta111 di L. 34,50 ; differenza L. 55,50. La spesa degli Italiani varia di poco in più o in meno nei di versi cantieri dei vari Stati dell'Unione. I pasti degli operai ddle altre nazi'?nalità contengono cibi più vari e più copiosi. Esst pl·eparano i pasti in comune e per loro le compagnte p~ep~:- rano carri e barracche più comode; spendono di p1u per l'alloggio. ♦ Ciò che guadagnano , consu111;aneo risp_ar.111;ian_o t lavo,·atori Italiani. Dalla cortesia delle D1rez10111dt tre Compagnie ferroviarie negli Stati di New York, Pennsilvania e New Jersey abbiamo avuto le notizie sui salari, consumi e risparmi degli Italiani impiegati nelle costruzioni e riparazioni nel 1905 e 1906. ~\Nel 1905 in un mese 44 gruppi (gangs) comprendenti 679 uomini lavorarono 178,147 ore e guadagnarono L. 117,077. Per alimentazione, alloggi?, vestiario, sapone, tabacco ecc. spesero L. 24,445. Risparmiarono L. 92,632. Nel 1906, 89 gruppi (gangs) comprendenti r 530 uomini in un mese lavorarono 404,699 ore; guadagnarono L. 283,621 ; spesero L. 5c,952; risparmiarono L. 231,669. L'entrata media di ogni uomo in un mese nel 1905 fu di L. 172,45; il costo della vita di L. 36,0?; il risparmio di L. 136,45. Nel 1906: entrata med!a Lire 185135; costo della vita Lire 34,95; risparm10 L I 50,40. Numerose altre osservazioni in diversi altri cantieri e in diversi Stati dell'Unione danno risultati analoghi. ♦ Comparazioni tra Italiani e lavoratori di altre nazionalità nelle entrate e pel costo della vita. Tedeschi, Svedesi, Norvegiani, Slavi, Ungheresi e Inglesi accettano la pensione ordinaria, che viene loro fornita dalle imprese nei cantieri di lavoro per L 70 80 o 90 al mese. Gli Ungheresi e gli Slavi, il cui lavoro è di carattere permanente, formano gruppi di 25 o 30 uomini; si procurano una casa o una baracca e vivono in forma cooperativa. Essi stipendiano una donna, di ordinario la moglie di uno di loro, a cui pagano L. 5 al mese1 che prepara loro i pasti e accudisce all'alloggio. Essi non comprano dal magazzino del Commissario, ma comprano tutto nei villaggi vicini o in altri magazzini.
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