Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 2 - 31 gennaio 1909

RIVISTA POPOLARE 39 moto non fu che una laida speculazione, perchè è evidentemente quanto di più turpe si possa imaginare, speculare, per un meschinissimo fine elettorale, su una così tremenda sventura nazionale. Somiglia un po' a quel consiglio che un giornale austriaco dava al suo Governo di profittare di questa sventura per passare il confine italiano I Il concetto speculativo è identico ed ugualmente ignobile: e, risalga la responsabilità di questo laido atto allo on. Giolitti esdusivamente o alle implorazioni dei Maiorana o a qualche ..... immancabile rapporto di un Prefetto di Girgenti, è indifferente! ... All'ultima ora, una specie di comunicato uffìcioso ha tentato una difesa della evidente violazione di legge annunziando che l'elezione è stata sospesa in seguito a domanda di elettori di entrambi i partiti. Ma la legge è forse un contratto risolubile· a volontà delle parti contraenti?... Sono questi i precetti di nuovissimo diritto costituzionale che l'on. Angelo Maiorana insegna ai suoi scolari dell'Università di Catania? ... Comunque, è questo un atto di vera maffia poli tic a che si sta esercitando o almeno proteggendo dal Governo. Ebbene, se si toglie la Vita e il Giornale d'Italia, la stampa ha quasi trascurato di occuparsi di un atto così scandaloso!... La stampa siciliana specialmente, è stata di un'omertà edificante l... E', dunque; con questi ... nobilissimi metodi che si vuole imporre nel Collegio di Licata una candidatura Maiorana : ed il nuovo tempo che si è voluto acquistnre servirà, naturalmente, per comprare voti con i favori che il Governo si affretterà a prodigare a semplice richiesta di alcuno dei tre Maiorana; servirà per intimidire e minacciare (comè già si fa) mobilizzando e concentrando nel Collegio guardie e carabinieri, mentre nell'isola le condizioni della P. S. si fanno sempre più gravi e più tristi, mentre appunto nella Provincia dl Girgenti si assasssina la gente nel cuore dei paesi (in venti giorni sono avvenuti due di questi omicidi: uno a Favara, e l'altro a Caltabellotta), mentre succedono continui conflitti tra privati e latitanti che scorazzando da tempo per le campagne e ne sono divenuti ormai padroni assoluti. Nè si sanno prevenire atti così selvaggi, ne reprimerli scoprendone gli autori - è la ragione che portano le autorità locali in loro difesa - perchè la forza pubblica assegnata è insufficiente o distratta dalle sue naturali funzioni I + Ma non è possibile, nè sarebbe onesto, trascurare altre considerazioni che il caso in esame suggerisce in rapporto a quel rinnovamento morale e politico del Mezzogiorno che diventa un problema sempre più grave e complesso a causa appunto di questi tristissimi esempii che ogni giorno si offrono alle masse. Crederei di peccar di malafede, infatti, se non rilevassi che questo di Licata non è un caso isolato, ma l'indice di un sistema da tempo inaugurato dal governo dell'on. Giolitti, o almeno da esso tollerato. Ora questa simonia politica elevata a sistema di governo (deplorevole per sè stessa) è addirittura esiziale per le regioni del Mezzogiorno d'Italia, non solo per il male diretto che cagiona, ma anche per quello indiretto. In Sicilia, infatti, da tempo, pullulano energie giovani e sane che con costanza indefessa, con spirito di abnegazione e di sacrifizio veramente ammirevoli, lottano contro 1 tutte le vecchie forme di feudalismo politico che han tratto finora la loro esistenza da quei sudici mezzi di conquista che sono gli scioglimenti dei Consigli comunali e· provinciali, le inchieste ad personam, gli arresti arbitrari i, il domicilio coatto ad uso elettorale, la dispensa sapiente dei porti di arma; e d'altra parte i favori illeciti, le cariche e le onorificenze immeritate. Ebbene, mentre quelle sane energie lottano per un così bello e nobile ideale di progresso e di giustizia, ecco il Governo, ecco coloro che dovrebbero essere le colonne di quel programma di civile rinnovamento, eccoli aiutare e favorire quelle corrotte coalizioni e ad esse a loro volta appoggiarsi per fìaccare il nucleo giovane e moralmente sa no. Francamente, non eran questi gli esempii che si aspettavano da voi, on. Maiorana, quelle fattivè energie. Ed in tal modo per opera vostra, purtroppo, la Sicilia resterà in eterno la terra classica della corruzione politica, dove chiunque abbia ai Governo un santo che lo protegga, potrà aspirare a possedere un piccolo feudo politico. E' assai triste e doloroso dovere esprimere giudizii severi sull'opera di uomini sti quali - pur non conoscendoli di persona - si è legati dalla comunanza del natio loco; ma, d'altra parte, credo precipuo dovere di ogni cittadino di parlar chiaro e forte sui fatti attinenti alla vita politica del proprio paese senza riguardi e reticenze che sono più nocivi delle colpe stesse; e perchè troppo tengo al bene del mio paese, sono ben felice di avere rigorosamente obbedito a questo dovere! Avv. GIUSEPPE BRUCCOLERJ Il socialismfoedettalistdaegliIttttedenti Trieste, 15 gennaio '09 Ono1·evoteP1·ofessore, ...Sapevo che Ella, nella questione nazionale, aderisce al programma socialista dell'autonomia federale, mi fu però gratissima cosa vederlo confermato nella sua lettera. Vogliamo dunque lo stesso fine; nè dovrà essere difficile andar d'accordo sui metodi. Io sono, in Austria, federalista perchè ritengo che la Federazione sia l'applicazione della legge del minimo mezzo al problema austriaco, !:!Onofederalista èome socialista e come italiano; perchè credo interesse vitale dell' Italia di mettere fra sè e il vorace e compatto industrialismo germanico un organismo politico e sociale in prevalenz-a non tedesco, anzi destinato a subire progressivamente l' influs8o e I' impronta della giovane civiltà slava; credo pure interesse déll' Italia che di questa federazione facciano parte anche degli italiani (in tendo parlare degli italiani austriaci e dalmati e non dei trentini) purchè si riesca (0, poggiando sempre snlla realtà e non già. sui sogni, uon tni sembra opera ineffettuabile) a stabilire fra questi italiani e gli slavi che li circondano e si frammischiano con loro, rapporti di convivenza capaci di garentire il libero sviluppo delle due nazionalità e, quindi, per funzio11e automatica, l'irradiazione di cul t11 ra per parte della nazione intellettualmente superiore (in Istria è ancora italiana) sull'altra. Ma questa federazione non può sorgere dalla cata• strofe, attesa in Austria (in buona o mala fede) da quasi tutti i partiti nazionalisti e fomentata con la. tattica del disinteressamento dallo Stato o dell' irre-

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