Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 24 - 31 dicembre 1908

652 RIVISTA POPOLARE il Sindaco Del Carretto, quattro valorosi assessor~ e pochi volenterosi, non. p_oss_a~are !1e~sun~- dei poteri dello Stato?-. Noi italiani oigi e~ sen.1a1110 avviliti di non avere in tanta colossale sciagura eh~ la cooperazione meravigliosa dei marinai russi , pe~ quali la nostra ammirazione non ha confine.. Due navi russe , 'Bogadir e Slava sono in porto come due emanazioni di opere miracolose ». E ~entano gli ins0lenti ufficiali di ~11a:ina, ~he alle t.ifese - impossibili - hann_o sost1t~1te _le Ingiurie: Bugn:ino, Anile, G<:bb1_Belcred1, Cuaolo, De iiartino Aaostinoni , Girardi ec. ec. ec., sono tutti monarchici be qu;-:si tutti ministeriali! Ma que,to é nulla. Habemus confitentem re~m. . L'on. Aubry, il sottosegretario per la n:a.nn~ d1~ chiara : « Bisogna tener conto delle cond1z10m dei luoahi della generale agitazione che regnava a bordo b ' d , . delle navi impreparate e si compre~ era ~o_n~es.1~ umano eh~ qualche ufficiale, nella 1mposs1b1hta d1 prestare soccorso alcun~, stretto dall' angoscia per questa sua impotem.:. a, abbia potuto, con qualche scatto ruvido, coprire questo suo dolore ed allontanare la folla che implorava soccorso». Strano, inconcepibile dolore questo dolore, che si manifesta colla crudelta verso coloro , che dovrebbero suscitarlo ! Egli poi mi domanda: « Saprebbe <li_rel'~rn._Co- « lajanni che cosa doveva tare la manna 1tahana « più di quello c~e ha _fatto?»:, l{isposta lacomca mia : « C10 che ha fatto la « marina rus.sa, la inglese e la squadra di Catania!». « Ma la squadra russa, replica l' on. Aubry, era « vicina, a due passi dal luogo della . cata~trote .... u E poi alla squadra russa venne lasciato 11 ~om- « pito della carità; a quella. italia?a _l'altro ~1 re- « primere ali atti di saccheggio o d1 br~gantagg10 ... » E quest~ difesa è infelice perchè non corrispon~ de a verita. Se la squadra russa era a due passi, sul luogo della catastrofe, c'erano parecchie to~pediniere e il Piemonte sul luogo stesso del disastro • a Palermo , a Napoli , cioè a due passi o al più a tre passi c'eran~ parecchie navi, che pote~ vano sopraggiungere al 1~1assimo . C?~ due ore d1 ritardo. Nè è vero che c1 fu la d1v1s10ne del lavoro: nel primo momento spettò ai marinai russi tanto il compito della carità, quanto quello della repressione ..... + Ultime osservazioni. L'on. Giolitti ha enumerato le disposizioni prese! e. per p~rte mia aggiungo che mi consta che egh 1mmed1atamente telegrafò a Napoli dando ordini p~rchè .!utto procedesse con sollecitudine e senza nsparmu. Ma vediamo, però tutta l' azione del governo seguendo le date (1). . La catastrofe avvenne nelle prime ore del 28 dicembre. Si poteva riparare facendo partire per Messina tre ministri e cinque generali soltanto? Ah I no. Altro occor~eva. Occorreva, dice Ciraolo, far presto, presto, pruto ! Ebbene i provvedimenti più ( 1) Sulle date, sulla possibilit_à di spedii e ~Itre .~avi pront~, equipaggiate e fornite nel I~ ~ag1011e (6 G_enna10)e e una corri• spondenza dalla Spezia add1r1ttura _sch1ecc1an_te_.Da sola dov~ebbe bastare a provocare la destituzione di:! ~1nrst~o della Marina, d~I suo sottosegretario e di qualche amm1raglro. seri per la salvazione di migliaia d' infelici s1 seauono con quest' ordinè : 0 Il Nord America, con una vera ambulanza parti col senatore Durante e con Pantano il 1 ° gennaio cinque giorni dop~ la cat~str:ofe. Le disposiziom del Ministro della guerra per I? invio di 4 ospedaletti ecc. ecc. sono state prese 1! 2 gennaio. Sei giorni dopo l~ catas1rofe· . La Campania e la Taorrmna con 4500 letti _non_ erano arrivate a Messina il 4 gennaio. Otto giorni dopo la catastrofe !.... . . Ma non è evidente che q uest1 letu non potranno raccogliere oram;-ii che morti o_m~ribondi? . Peggio ancora : al salvatagfs10 s1 sot~ras~ero nav1, eh' erano già ~1 rri vate a Mes;ma, la Vittorio. Emmanuele, per ritornare a N~pol_.1.. ·\ prendere il Re ! E qui due domande _nnalt : 1. Ha _o non ha la flotta italiana delle nav1-ambulatlze? Se non le ha h impreveggenza è semplicem~nte spaven~evole ; se le ha e non le ha mandato chi doveva, la 1mpreveggenz:t, aggravata dalla inumanità è altrettanto spaventevole. 2.0 Alcuni mesi or sono la stampa di tutti i colori ebbe lodi grandissime per la rapidità - in 48 ore si disse - della mobilizzazione della flotta destinata a fare una dimostrazione contro la Turchia. Ora oggi si presenta questo diler~111ia: o l_amobilizzazione rapida non fu vera e s'mgannò _1Ipaese ; o fu vera e uon si ripetè adesso, che non s1 tratta va di una dimostrazione e la cosa è indegna di uom1111 di cuore e d' Italiani .... 11 mio giudizio fu ritennto da alcuni giusto, ma inopportuno e intempestivo. Costoro non conoscono gl' Italiani : essi dimenticano che domani il processo di un qualsiasi Cifariello non avrebbe più richiamato l'attenzione. loro. Dovevo tacere, come qualche Chimirri sugger!sce? No. Era mio dovere parlare, e parlare alto e chiaro. Gli esempi dei si!enzi _disastrosi sul~e. condizioni della marina e dell esercito, sono ternb1lmente celebri. Tacque o menti Le Boeuf e la Francia ebbe Sedan ; e tacquero o mentirono tutti gli Alexeiefl: e la Russia ebbe Port Arthur e Muckden. Ma perchè ricordare esempi stranieri? Tacquero gl' Italiani e tollerarono che un Persano comandass~ la Hotta e l'Italia ebbe il danno e la vergogna d1 Lissa I Re Vittorio Emmanuele III, è corso sul luogo della catastrofe. Sia lode a lui. Ha destituito un Sindaco ed un Ingegnere capo eh' era umano pe:isare che abbiano perduto la testa; e torse poteva risparmiare la severa misura. Ma Vittorio Emmanuele III meglio farebbe se destituisse quelli dei suoi mi~1~stri e dei suoi ammiragli, che sono responsab1h.- Il. popolo lo a.mmirerebbe e spererebbe nella v1ttona se la guerra un giorno dovesse sopraggiungere. DoTT. NAP. CotAJANNl 11 vice ammiraglio Mira bello tornato. a Ro~na, carico degli allori mietuti ~el po~to. d~ ~essma, ignorando forse la unanim1tà dei gmd1z1 che lo condannavano inappellabilmente, non contento d~lle proteste del Sottosegretario di Stato per ~aMan~a e delle spacconate dei suoi dipendentl , s1 fece in

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