Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 24 - 31 dicembre 1908

\ 650 RIVISTA POPOLARE dividendo la città in molte sezioni, per potere agire simultaneamente ... Sono quindi dolente di nou potere agi re ». Esagera, calunnia il deputato socialista? Ecco la parola del monarchico onorevole di Bugnano: << Si è dovuto al Re personalmente ed alla Re- « gina, che han dato prove mirabili ed instancabili « di iniziativa superiore ad ogni elogio, se è stata « presa la decisione di trasporta re i profughi e i « feriti sulle nostre navi da guerra che, del resto, « erano ben poche ed insufficienti. E per questa « mancanza di navi, noi abbiamo visto morire sotto « ai nostri occhi oltte sessanta persone di freddo, « di fame, di sete ». Dicano gl' insolenti ufficiali di marina se i loro superiori si potevano mostrare più stupidi e più disumani ... 6. Ma il meglio per me e il peggio pei suddetti signori viene ora. Lo stesso Mattino, che annunziava la risposta alle mie indegne alunnie, nel numero precedente e nello stesso numero, nella stessa facciata che conteneva le insolenze contro di me, pubblicava corrispondenze, che co:itenevano questi brani : « :Messina,•·3 I dicembre « L'acqua ~ mancata completamente, i medicinali « erano scarsi. Si comprende che il corpo dei soc- « corritori si è trovato di fronte a difficoltà inaudite: « ma l'opera delle navi russe ed inglesi che l'altro ieri << ed ieri, a vergogna nostra erano sole a Messina, si << è mostrata perfetta al paragone che noi non ab- « biamo fatto una gran bella figura , anche nel seuso << internazionale. Tutti i profughi appena vedevano « apparire da lontano le bellissime uniformi di sai- « vataggio dei russi coi loro caschi di tela cerata « che danno loro l'aria di guerrieri colla celata, ar- « mati di tutto punto per la lotta colle rovine, « con accetta , picozza , funi e silenziosi , freddi, « obbidienti a un cenno dell'ufficiale che li pre- « cedeva colla sciabola sguainata, si dirigevano di- « speratamente verso quei moscoviti, come li chia- « mavano, benedicendoli e pregandoli di preferirli « nel soccorso. Quando le rovine di Messina sono « state frugate da bande di sciacalli che frugavano « i morti e le pietre in cerca di danaro , i russi << hanno protetto l'ordine pubblico, col revolver spia- « nato ». In un'altra corrispondenza allo stesso Mattino da Milazzo in data 1 a Gennaio (cinque r,iorni dopo la catastrofe...) si dice : << Il servizio telegrafico è peggiorato anzi che migliorare. L'acqua mane.a completamente e da bordo Jelle navi non ne e stata scaricata e non ve ne e una goccia sola alle ambulanze per feriti. I profughi sono sotto la pioggia, senza coperte, senza tende , s enzi pan e e senza acqua. Questo è il rtsultato della disorganizzazione. Senza che vi faccia la storia abituale della illogicità e degli errori burocratici , citerò solo questo: l' unico porto più vicino ove sianvi viveri è Milazzo , il cui sindaco venne, ieri a Messina per offrire dei rifornimenti giornalieri di viveri, purchè si mandasse a f, ·er1derliper una torpediniera che avrebbe a'nrhe congiu~it,~Messina con la linea della ferrovia, via Palermo, onc.~sareùbe stato felice scaricare molti feriti. « Al sindaco fu rìsposto che lo si ringraziavà, ma che non si aveva l' autorizzazione dal Minì · stero di spedire una torpediniera. Solo questo fatto e quello di non aver sbarcato le coperte ha prodotto certo la morte di quattro o cinquecento persone. Bisogna essere· qui per constatare come non si sia fatto nulla assolutamente nulla e come la popolazione vagante di quattro o cinquecento uomini sia abbandonata completamente ». Ma chi sono questi atroci calunniatori della marina, questi denunziatori della disorganizzazione? Aut,onio e Paolo Scarfoglio..... i figli del direttore del Mattino ..... Il loro padre li ha bollati sanguinosamente ..... ( l) + Ciò che importa in questa dolorosissima contingc:nia non è la mia difesa personale ; non è la dimostrazione della balordaggine e della iniquità dei miei accusatori-calunniatori. Ciò che importa al paese, ciò su cui doverosamente si deve insistere sono la insipienza, la lentezza, le contraddizioni, le responsabilità <lei capi e la disorganizzazione dei ministeri, cui spetta la difesa dello Stato. Su questa responsabilità e su questa disorganizzazione i giudizi sono concordi, tutti più tspliciti e severi del mio. Ne scelgo alcuni. 11 Roma scrive, dopo la narrazione della crudeltà della Sardegna : « Dopo quattro giorni alcuni superstiti non hanno ancora ricevuto un solo pane ; nella stiva del Tebe vi sono da due giorni parecchi quintali di pane, ma il comando in capo non ha dato ancora l'ordine di sbarco e donne e bambini muoiono di inedia sulla spiaggia. « I primi reparti di truppa giunsero sul posto senza alcun utensile per gli scavi. Il 1° gennaio, dopo quattro giorni giunsero zappe, badili, vanghe, non ancora completamente _disJ,ibuite. Nella notte le operazioni di soccorso ~- cfovettero sospendere per mancanza di apparecchi di illuminazione. Delle torce furono inviate ieri l' altro ma non si sa su quale piroscafo ed in quale imballaggio siano chiuse. Sono questi fatti che sembrano piccoli ma che hanno una ripercussione enorme nell'organizzazione dei servizi e sono stati causa della morte di migliaia di persone. La nostra squadra impreparata, sfornita di tutto, non ha potuto accogliere che pochissimi profughi. E' deplorevole che in troppi casi - occorrendo potremo documentarli coi nomi e datei nostri marinai , cosi generosi in tante occasioni, abbiano usato un contegno freddo e qualche volta disgustoso perfino , nella tristissima ora presente. Molte volte , per vero, la colpa non e stata degli equipaggi. E' nelle mie mani una lettera di un ufficiale di una nave da guerra-che di fronte agli orrori di · Messina e di Reggio , si esprime cosi : << L' organizzazù 1ne italiana? Una buffonata! Una meschinità ! E se domani avvenisse una guerra sarebbe lo stesso o peggio I Siamo al quarto giorno e la gente dorme ancora fuori, alla pioggia, ed ha fame I >> ( 1) Mi si sssicu1 a che iniziata questa polemica e pubblicato il mio arti ~olo nel Pungolo le corrispondenze dei fratelli Scerfoglio vengono corrette o soppresse. So con certezza che parecchi grandi giornali del continent~ sopprimono le corrispondenze più compromettenti ....

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