Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 24 - 31 dicembre 1908

648 RIVISTA POPOLARE per telegrammi certam~nte do.ve.vasi conc~scere ~h_e il Tebe portava generali, ufficiali, sold~1t1, mcd1c1, soccorsi di ogni genere .... Se non lo s1 sapeva, lo si comunicò immediatamente col portavoce. Credendo, sperando che si .sarebb~ro tatti_ di~cendere subito i tre aenerali coi mezzi, d1 cm disponeva la nave da gbuerra, mi feci present.ar~ a du~ di essi dal collega De Martino e h pregai_d1 darmi posto nella . loro im.barcazione. Consentirono_ ...:on molta cortesia. La n11a, però, era stata una illusione : la nave di guerra non si curò dei gen~rali? perciò a certo punto mi decisi in una a due dt essi e ad un tenente colonnello di affidarci alla prima barchetta, alla sola barchetta, che si accostò al Tebe. E fummo bene avvisati ciò facendo. Tutto quel ben di Dio che poteva salvare migliaia di vite u1:1ane , lenire tante indicibili sofferenze, potè commciare lo sbarco dopo ventottoore e completarlo dopo quarantotto... A terra nessuno ci aspettava. Parlammo con un ufficiale scampato al disastro; m~ eg~i nulla sapeva e nulla ci potè dire sulla orgamzzaz10ne_ e sul comando ...:uidovevano dirigersi i generali. Col 'cuore affranto dalla vista dei primi afiamati e dei primi feriti, semi~udi sotto la Rioggia, incominciammo a muoverci verso la ferrovia sul suolo screpolato fangoso do·,e prima era una magnifica strada tra il mare e la Palazzata, che formava l' oraoglio di Messina ..... b Dopo pochi passi incontrai De Felice, Ba~naba Giordano, Felice Pulejo; e poi Colnago e altn venuti da Palermo da Catania, da Siracusa ed anche da Valguarnera (Caltanissetta). ~on parole i_nutili: abbra...:ci e lacdme. Vinta la pnma commozione a scatti cominciai a domandare: Bonfiglio? E De Felice: vivo I Trattenni il respiro per la emozione e sperai ! E Nino De Leo? ~orto l E _Noè? morto! E Petrina? Morto ! E Nicola Pulci? morto !..... Affranto non continuai nelle domande ..... Ci portammo sul piccolo vapore dell' Uni?ne agrumaria di Catania , comandato da due bra_v1 ~ buoni Triestini , i fratelli Mauro , e là appresi gli eroismi compiuti dai marinai russi e in~lesi e dall~ squa<lra catanese comandata dal De Felice; là seppi dell'assenza, o quasi, della marina italiana nell'opera di salvataggio e di carità ..... Il vaporino era carico di feriti ~ la. se~a doveva partire per Catania. Dove poteva nfugiars1 la squadra catanese? Ecco il problema. Sapevo ...:he la ferrovia era in es_erciz~o.e a chi mi poneva la domanda tormentosa nspos1 ingenuamen te : nei vaKoni I E De Felice : Non ce ne sono I_ E i fratelli Mauro , i buoni Triestini: Ld non et sonochecirca 400 affamati cheaspettan_opane e ~equa da tre giorni e ai quali porteremosubito tutto ciò che e' è a bordo.... Allora decidemmo di andare a parlare coi ministri Bertolini e Mirabello , che si trovavano su di una nave d·1 guerra. Un marinaio ed uno dei fratelli Mauro sotto la pioggia scrosciante con una fragile barchetta condussero me e De Felice sulla nave dove trovammo il collega Gesualdo Libertini accorso da Caltagirone I due ministri ci accolsero con cortesia ed erano, come noi profondamente addolorati. Chiesi : E Reggio? Non potei ottenere alcuna notiz~a. preci~a.... Questa incertezza sulla sorte della v1c1na città, quattro giorni dopo la catastrofe, mi sbalordì (1). Sul vapore Raffaele 7.{_ubattino,cl:e veniva d~lle ln<lie e che aveva caricato a Mess111a profughi e feriti a centinaia ed aveva scaricato tutte le sue provviste feci ritorno a Napoli nella stessa sera del 31. Appena arrivato telegrafai ali' on. Giolitti le mie doloro ·issime impressioni su ciò che avevo visto e specialmente su ciò che avevo appreso da co~oro , che sin dal primo momento si erano trovati sul luogo dove una volta fu Messina e mandai dal1' Express questa lettera agli amici del Puntoìo: « Ritorno a momenti da Messina. Messina fu e non credo possa piu risorgere. Ogni descrizione e inferiore alla realtà. « Come ho telegrafato a momenti all'on. Giolitti, non occorrono medici, - si ricordi che il Tebe ne aveva portato circa 200!- non occorrono anime generose non occorre denarocontante ; occorrono acqua, pan;, baracche, provvedi menti per seppellire I Occ0rrerebbe sapienza, energia, autorità ; mancano. ~on è l'ora della critica; la faremo a suo tempo, tnesorabile. Forse mialiaia di vite umane potevano eso . . . sere risparmiate, se i socc.or~i fo~s~ro a~·nvJtl 1n tempo; ciò che fecero mannat russi, 1ngles1 - ve~amente sublimi! -e la squadra catanese con De Felice, vaporetto Unioneagrumaria comandat? fratelli Mauro - triestini! - lascia comprendere ...:1òche avrebbe potuto farsi. Con dolore, con vergogna constatiamo che alla flotta italiana non può tributarsi la stessa ammirazione che dobbiamo tributare illimitatamente ai marinai russi. E ci6nonper colpadeinostri s,,ldati ed ufficiali, semprepronti ad ogni pericolo ». Nap. Colajanni Ciò che scnss1, non per l'eccitamento del momento, ma colla coscieoza <li compiere un dovere nel la mia non sospettata ingenuità,. non cre<le~o c~e avrebbe ricevuto correzioni o smentite; tanto 11 11110 aiudizio corrispondeva esattamente e rigorosameute ~~Ilaconvinzione ch'era nell'animo di tutti. Non lo credeva anché' perchè parlandone c~n ~a _ufficialedi marina il aiorno 2 mestamente 1111 s1 uspondeva: Pur troppolei ha detto la verità I Non l? credeva, perchè era a mia cognizione che il corrispondente Martini della Tribuna aveva telefonato e telegrafato al suo giornale il giudizio più severo d_i un altro ufficiale di Marina, che si trova a Messtna. Non lo credeva percbè tutti i gio_rnal_i che a~e~o _lett~ - nessuno dei quali repubblicam o soc1alist1 ; _g10~a avvertirlo - in tale giudizio conveniva~o: D1 111_10 non e' era che la forma rude che 1111e propna; quella forma rude, che adope~o ugu:tln:ente ve:s<> gli amici e verso gli avversan, verso 1 borghesi e verso i militari, nella gioia come nella sventura .... Niente altro. Mi ingannai. Una rettifica ufficiale. n~i ~enn,e dal capo del governo, dallo stesso on. G10l1tt1; un .1 ltra dal sottosegretario per la marina, on. Aubry ; un altra prudentissima e in~onclude~ te so~to forma di lode alla marina dal Sindaco di Napolt, ma non (1) Da Girardi e da altri ho appr~so con. vi~issim~ compia: ciu.ento che se ptr Reggio si provvide tard1ss1mo, s1 fu assai felici nella scelta d1.:gli uo~in(, Agiscono mag~11fic_ame_nt~ e concordi il ComunJante Cagm, il Generale Mazzttelli e 1I Generale Dc ChaurnnJ.

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