Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 24 - 31 dicembre 1908

..., RIVISTA POPOLARI:. 665 .via la storia non si copia. La stessa cosa fatta da due pc:rsone non è più la stessa' sa. Le istituzioni parlamentari non sonc identiche in Inghil- -ra e al Nicaragua. Non è detto ancora che le istituzioni parlamentari siano un ne per l'Oriente, per i Chinesi, i Persiani, i Turchi. Anche uno Stato dell'Europa di mezzo, nell'Austria i1 costi tu zio 1(tsmo portò come conseguenza un inasprirsi delle questioni nazionalità , tanto che i Magiari tendono ad un completo 1ta.::co.La stessa impronta avrà la 0iovine Turchia. I Bulgari sono all'incirca 5 1/2 milioni, i Serbi 7 milioni, popolazioni Slave che contano oltre 1 2 mili,mi di teste vale dire quante ne possono contare le restanti popolazioni somlte assieme, costituisc0no adunque l'elemento preponderante lla penisola balcanica. Infatti i Greci d'Europa non sono à di tre milioni, gli Alhant:si appena due, i Valacchi meno 1/2. i Rumeni oltre cinque, dei quali gran parte lungi dai tlcani, nella Bessarabia e nella Transilvania. - Il numero dei Turchi è difficile a stabilire. Goltz ha rentemente raccontato d'flvere scoperto con grande sua soresa in Macedonia molti villaggi Turchi che non erano af tto indicati sulla carta. I Cartografi furono sempre cristiani teressati a non dar risalto allo stato della popolazione turca. possono calcolare i Turchi d' Europa a 1 1/2 milioni. Essi rmano dunque 1 /4 della popolazione complessiva del loro fm. ro d'Europa, 1/4 della popolazione balcanica, 1/15 se ven- ,no compresi anche i Rumeni. In Ungheria invece i Magiari dominanti costituiscono dal 40 45 o/o della popolazione. I Turchi si troveranno du~que in '>ndizioni più difficili. Vi sono nondimeno circostanze a loro favorevoli. Il forte oforzo degli otto milioni .ii connazionali dell' Austria , I' ap- >ggio degli Albanesi, l'abitudine del dominio , la tradizione. ,si sanno bene trar profitto della posizione ereditata non dilegnando alcuna arte nell' organizzazione e nella tattica per ,stenersi al potere. Il colpo più fiero menato elle nazionalità fu la legge che in ulamento riconosce unicamente la lingua turca. Venne così un tratto messa da parte un' intera fila di abili avversari, stacolata una partecipazione troppo attiva delle altre naziollità. Se quelli che non conoscono la lingua turca si metteranno studiarla, ciò segnerà l'inizio della loro turchizzazione. fnmto nelle elezioni , ad ogni cristiano corrispondono sette 1aomettani. - D'altra parte i turchi dell'Australia sono alla lor volta 1inacciati da popoli malcontenti e ribelli, dagli Armeni, dai .urdi, dagli Arabi, dai Greci che rendono loro dura la vita. - Devesi tener special conto delle sollevazioni degli Arabi. on trattasi qui soltanto di questioni di nazionalità , ma dei 1cghi più sacri dell' islam , del!' egemonia su tutto il mondo ,lamitico. Il Padischa non è a stretto rigore un Califfo , un t1ccessore leggittimo del Profeta, poichè non è di origine ara• ica e non à neppure avuta l'attenzione di sposare un'araba, ,ossibilmente una discendente di Maometto , dando invece la referenza ad una Circassa , ad una Greca, ad una Armena. ,a Mecca fu i;empre il sopraccapo del Sultano. Quante migliaia di soldati Turchi ed Egiziani versarono il >ro sangue nell' Yemen per assicurare al Sultano la Città anta/ li Sovrano indigeno d' Arab:a, l'Emiro della Mecca, doette dare in ostaggio un fratello che trascinò la vita nei pres8i el palazzo del Sultano sul Bosforo, legato da catene d'oro. 'iò non ostante quasi 0gni anno portò una insurrezione. L'ul1ma dura quasi senza interruzione del , 900 e negli ultimi empi si rinforzò. Numerosi stormi di Beduini assediarono Gedda, altri avanzarono verso Medma, spingendosi nell'autunno a Nord, fin veno Damasco. Nei dintorni di Costantinopoli furon visti alcuni capi Beduini. E sembra che i reazionari Turchi non fossero est~anei e questa e alle contemporanee agitazioni dei Eoabiti e dei Mobarek. La signoria turca si sorregge in Asia coi Kurdi , ariani, in Europa cogli Albanesi, pure. ariani. I Kurdi sono tutti mao mettani e sono strumet1ti abbastanza docili contro i loro fra. telli di razza; gli Armeni cristiani, più numerosi di loro: 3 3/3 mih,.,ni contro 2 1/5. f Kurdi sono un popolo mAgnifico. Ri. cordano i Germani di Tacito. Son di forza invincibile. Ma resteranno divisi fra di versi Stati. Ali' Est appartengono alla Persia, ali' Ovest alla Turchia, al Nord alla Russia. Sarebbe per i Turchi una grande conquista poter tirare alla lor parte tutti i Kurdi dell' Est. ln uno scontro nell' Asia occidentale essi darebbero iI tracollo. La Turchia non avrebbe più a temere nè Russia , nè In. ghilterra. - Una speciale attenzione meritano gli Albanesi. Essi furono gl' ispiratori ed i duci del•movimento giovane turco. D1d comitato giovane turco di Vallona i Turchi furono addirittura esclusi, esso resta composto di soli Albanesi. Ma, ciò che reca meraviglia, anche la reazione trovi i suoi più forti sostegni fra gli Albanesi. Albanese era Muxhtar Pascha, il confidente crudele e senza scrupoli di Abdul Hamid, di Albanesi era formata la fedele guardia del corpo che quando scoppiarono i primi moti a Costantinopoli si mostrava mal sicura e le truppe avanzavano minacciose da Adrianopoli, consigliarono al Sultano di tirare su Costantinopoli a mitraglia. Ad Abdul Hamid mancò il cuore. Ad Abdul Hamid mancò il cuore. Pare che invece egli macchinasse - sempre inchinato a girare piuttosto che ad affrontare l'ostacolo - di mandare 40,000 uomini del secondo corpo del Wilaiet di Salonicco a Scutari , sconfiggere i cristiani e attraverso i monti marciare su Monastir. Progetto che avrebbe poi abbandonato in seguito ad uno stratagemma di Tuver Bey che artificialmente provocò allarmi ai confini austriaci rendendo necessario l'invio di quei 40,000 uomini al Sangiaccato di Novibazar. Non si può dire che gli Albanesi siano ostili agli austriaci; fra essi anzi i cristiani sono loro decisamente favorevoli. Ma ora giova agli Albanesi una certa tensione di rapporti coli' Austria. C:he un 'ostilità costante contro questo Stato sia illogico lo dimostra il contrasto fra Turchi e Serbi, ddl' Austria i ne miei più violenti. Ciò che veramente gli Albanesi vogliono , tanto i maomettani che i cr1st1ani è l'autonomia. Ed essi pensano che la loro indipendenza sia meglio garantita da un debole n:gime parlamentare ottomano che dal più forte dominio austriaco. Più che ì rapporti ali' interno sono interessanti le influenze esercitate dal di fuori. Di somma importanza il fatto che la più grande Potenza del mondo, l' Inghilterra si dia tanta cura della Turchia e si mantenga in stretto accordo colla Russia. [ due Stati mirano ad una intesa fra Ottomani e Slavi. Così si spiega perchè i Giovani Turchi muovano così amichevolmente verso i pericolosi avversari Slavi, tanto eia fraternizzare coi Montenegrini. Questa condizione di cose è straordinariamente sfavorevole all'Austria. Ed anche alla Germania. L'amicizia verso rli noi non s'è spenta an.:ora; un potente gruppo di Turchi amici delle riforme sta dalla nostra parte:. Fra gli altri Ferid Pascha il predecessore di K,amil Pascha. Naturalmente egli è con noi se noi possiamo essere utili a lui ed alla sua patria. Un 'altra sconfitta della politica tedesca sarebbe rovinosa. La China ci mancò, il Sud Africa è di trista memoria, il Marocco è perduto, l' Italia si fa difficile:.

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