Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 24 - 31 dicembre 1908

664 RIVISTA POPOLARE un paese che è in vi3. di piena formazione evolutiva e di fare quindi ddle constatazioni pratiche e teoriche che vengono anche a completare ed a correggere talune mie idee sulle energie etniche dei popoli latini , anglo-sassoni e sud americani e della influenza che questo ambiente tellurico e sociale ha esercitato ed esercì ta sopra di essi : ciò che io esporrò appunto in quel libro che sarà intitobto: Italia ed Argentina , per indicare subito che io non intendo ripetere per la ennesima volta una descrizione turistica dell' Argentina, ma di studiare invece i rapporti di emigrazione umana e d'intercambio commerciale tra l'Italia e l' Argentina nel terreno della vita sociale spontanea come su quello dell'azione diplomatica e politica <lei rispettivi governi e parlamenti. Noi attendiamo il libro. E con noi, vivamente, gli Argentini. GIACOMO PAVONI "IVI.STA DELLE "IVISTE Max Fleischer: Arte applicata - I glocattoJI - Da pochi anni soltanto : si pensò a coltivare il gusto artistico nei bambini cercando di perfezionare la fabbricazione dei giccattoli primitivi. Ma come avviene in tutti i tentativi di riforme, dapprincipio si sbagliò. Nè finora si è colto nel giusto segno, che non sta nel ~ sensazionale ». ln~ece di riannodarsi alle vecchie buone tradizioni, limitandosi ad eliminare gli errori co~_tro il buon gusto e sovra tutto contro la natura, si volle anche qui cercare qualcosa di affatto nuovo e si riuscì soventi a dei guasti nel lavoro edu cativo. Non si tratta di presentare ai bambini prodotti puri della scuola naturshtica; essi non hanno ancota formata la facoltà di comprendere le diverse particolarità della ral'presentnione del vero, e nella frequente accentuazione esagerata degli accessori molto facilmente non avvertirebbero le caratteristiche essenziali. Il valore pedagogico del giocattolo consisterà dunque fra l'altro nell' impr;mere nella mente del bambino una imagine strettamente connesss coll'oggetto che si volle riprodurre, un 'imagine che per un verso non sia sfigurata, come avveniva spesso negli antichi balocchi, e per l'altro raggiunga la massima !-emplicità - Non si degeneri nella caricatura. Il giocattolo è fatto per i bambini, non già per noi. In essi la caricatura suscita spesso concetti falsi, spesso senza che l'intento umorisiico sia ra~ginnto; chi non ha ancora potuto afferrare la forma tipica non può gustarne la contraffazione. Non si confvnda una maniera o moda transitoria di stile coll'arte pura, o più semplicemente col buon gusto .. Ad educare il gusto, ad intendere l'arte, a gioire della bellezza, anica e sola via è la natura. K1mstwart, 15 dieembre. • E. A. Powell .- L'uomo di un nuovo impero. - li carattere ed il tipo del nuovo Tsar il fino a-i ieri Principe Ferdinando di Bulgaria, non è piacevole. E' bene parlare di lui poichè egli semt--ra destinato ad avere una parte preeminente sul futuro svolgimento della politica Balcanica. Egli è assai indotente, e forse non si sarebbe messo su la via che lo ha condotto ad emanciparsi dalla Turchia ed a crearsi Tsar se non avesse avuto al suo fianco la consorte Maria Luisa che gli ispirò la propria politica e lo eccitò a resistere a Stambnlotf. E' il caso che ha fatto di Ferdinando un principe, mentre la natura lo aveva creato per essere uno studioso. Egli è un dottissimo naturalista, e si deve a lui il catalogo di quasi tutta la flora e la fauna dell1>1~u lgaria. A proprie spese ha organizzato a Sofia un bellissimo Giardino Zoologico. Fisic:iroente egli non somiglia molto al suo avo Luigi Fiiippo, anzi c'è in lui il nome di Napoleono li[; e ne ha anche le disposizioni d'animo ed il carattere. Ha in più di ciò la insincerità e le maniere dei Borboni. In Bulgaria egli è impopolarissimo parte per il suo russofilismo, parte per la sua mania di spendere pazzamente. Egli è mo·to ligio all'etichetta, stravagante. orgoglioso, ipocrita, ma è un diplomatioo consumato, ed un polilican .e abilissimo. Egli ha modi a parlare volgari e trivia 1i, nondimeno . malgrado tutte le sue debolezze egli è la più notevole figura fra i capi di popolazione Balcaniche. Egli si vede già il futuro imperatore --lei Balcani. La Macedonia lo vorrebbe. la Serbia preferirebbe un'alleanza Bulgara al1o assorbimento Austriaco. Il Re di Rumenia è ormai vecchio. 11 Montenegro e l'Albania si metterebbero presto su la medesima via. Un Impero dei Balcani potrebbe sfidare qualsiasi potenza Eurnpea, perchè po• trebbe facilmente mettere in campo più di un milione di uomini battaglieri ed agguerriti. Seguendo l'esempio di Napoleone al quale s )mig 1ia , egli si è fatto Tsar dei Bulgari con un colpo di stato, e si può essese. certi che egli non lascerà sfuggirsi l'occasione per diventare, gra1ie ad un altro massa engualmente ben preparata, I' Imperatore dei Balcani. E l'Europa dovrà assoggettarsi a trattare d11pari a pari col nuovo Imperatoro. (World's Wvrk, Dicembre). + Albrecht Wirth: L'avveutre <lella Tut·chla. - Sotto Sulemirn il Magnifico la civiltà ottomana fiorì. Molte delle più belle Moschee di Stambul sono di qud tempo. Vi esercitarono il loro influsso i poeti Abdul Baki, lahia, Kikali, Futzuli e Revani. La filologia toccò il suo massimo sviluppo con Sumeri, la la storiografia con Zade. Per merito di quei,ti e dei giuristi Ebu Seu:i, Ibrahim e Kemal venne inaugurato un saldo sistema di amministrazione. Geniali Gran Visir maneggiavano I' imposta erari a le. Certo la produzione artistica e scientifica ispirarsi ali 'estero: la poesia ai modelli persiani , la giurisprudenza agli arabici, l'architettura ai bizantini. Anche i successi guerreschi l'avvenire, soltanto coli 'aiuto di forze non turche si poterono otte - nere ... L'ammiraglio Haireddin, il generale Michael Oglu eran di altra razza. Sopratutto operarono per la signoria de' Padischa Giannizzeri. - Gli influssi stranieri crebbero in seguito di generazione in generazione. La stessa recente rivoluzione fu determinata dagli impulsi e dagli esempi dei paesi occidentali. I procedi - menti ed i metodi di organizzazione rimasero pertanto schiettamente orientali. Mai rivoluzione europea - se si eccettuino i Vespri della semi-orientale Sicilia - venne preparata con tanta segretezza . Gli iniziati raccontano che la propaganda si diffuse con un metoJo di progressione aritmttica, ciascun membro del primo Comitato formò - un nucleo di cinque aderenti , ognuno dei quali ne compose un successivo , e così via collo stesso procedimento di una palla di neve. Alcuni deì capi dei Giovani-Turchi hanno sangue occiden - tale nelle vene; altri hanno in moglie una cristiana. Non soltanto quelli di essi che dovettero assaggiare il pane amaro dell'esilio, anche vecchi dignitari, generali, ambasciatori hanno una profonda conoscenza del mondo occidentale. Le lingue straniere sono straordinariamente diffuse fra le alte classi sociali. l molti ufficiali addetti all'esercito tedesco portarono in patria as,ieme allt: militari una qua:ltità di altre cognizioni. Onde: tutta l'agitazione restò impregnata di spirito occidentale e segnò una vittoria _degli ideali d'occidente.

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