Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 23 - 15 dicembre 1908

K 1 V l S ·r A PO POLA R E 631 -.traditnento perchè nella nostra m0nar..:hia an-.:he il pensiero è soggetto all'autorità dello suto, e vien ,condannato. Da quattro mesi a questa p.irte si da la caccia ai traditori in speci,tl modo , con esito .cosi abbondante , che non ci sono pitL cdle nelle carceri. Ogni giorno vengono tratti, a decine, maestri, professori, mercanti ed anche preti greci a Zagabria in ceppi sotto accusa di aver cospirato contro l'Aus_tria-Ungheria. Malgrado le leggi costituzionali che regolano la vita pulitica, e che impongono la responsabilità del govèrno dinanzi alla rappresentanza nazionale, pure va tr,1scorrendo il secondo anno, che b Camera in Croazia-Slavonia non vien convoc:,ta. Le elezioni riuscirono sfavorevoli al governo e nel giorno in cui si dovev:1 costituire la nuova Camera ed eleggere la presidenza, i deputati vennero maAdati a casa loro, perchè il presidente d'anzianità osò elogiare G:uibaldi e Mazzini. Della libert;\ di stampa e di riur.ione non se ne parli. Tutte le leggi sono sospese. Questi stessi mezzi di governo adoperò l'AustriaUngheria per trent' anni nelle due provincie occupate sfruttando i loro boschi, le loro miniere rie- . che d'ogni ben di Dio, a favore dei suoi proseliti e a danno della popolazione. Talchè in queste due provincie la popolazione è al colmo della disperazione. Solo gli immigrati trovano ivi il proprio Eldorado, perchè sono le spie e gli unici aderenti del _governo. Ora h popolazione delle dette provincie è una per sangue, per lingua, per tr:1dizioni sia colle popolazioni della Serbial e del Montenegro, sfa coi fratelli della Croazia-Slavonia. Quindi il malcontento della Bosnia-Erzegovina si completa col malcontento della Croazia-Slavonia. La proclamazione della costituzione nell'impero Ottomano ha tratto in non piccolo imbarazzo...,il governo austriaco. La popolazione delle provincie occupate domandava con sempre crescente istanza la costituzione. Questa venivale negata or per uno or per altro pretesto. Ma dopo la rivoluzione pacifica nella Turchia era ormai impossile di poter ancora menare il can per l'aia. Gli a.vvenimenti di Turchia minacciavano seriamente la stessa amministrazione austriaca, in Bosnia-Erzegovina.i Non era escluso il pericolo che i Serbi e i Maomettani che formano i tre quarti -della popolazione non eleggessero dei deputati ·per il parlamento Turco nella stessa guisa come li avevano eletti nel 1876. C'era serio pericolo che questi deputati venissero convalidati ed accolti in quell'assemblea come rappresentanti di provincie sotto la sovranità del Sultano. Questo fatto che avrebbe .dato gravi grattacapi alla diploroozia austriaca, dovevasi ad ogni costo impedire. Col concedere la tanto invocata costituzione alle due provincie si andava incontro al pericolo che i deputati raccolti ·in assemblea parlamentare subito invitassero la monarchia a sgomberare il loro paese. Affinchè non possa succedere nè l'uno nè l'altro, la diplomazia austriaca ha fatto un colpo di mano ed ha esteso la sovranità dell'imperatore e re alle provincie occupate. Così credette di aver tagliato -il nodo Gordiano. Coll' estendere la sovranità di Francesco Giuseppe alla Bosnia-Erzegovina rendeva impossibile il primo od il secondo pericolo. Chi lo volesse tentare adesso vem~bbe considerato traditore. Dopo compiuta l'annessione l'Austria-Ungheria si sforza di agire presso le popolazioni, affinchè si adattino al fatto compiuto. I suoi sforzi finora sono stati colpi in acqua. Malgrado vivissima agitazione da parte del governo e del· clero hanno potuto ap• pena raccogliere alcune suore di carità, un paio di frati francescani e i tre vescovi cattolici perchè andassero a Vienna ai piedi del trono a presentare oli omaggi di fedele snddittam:a. 0 Sulla popolazione delle due provincie esercita gran• dissima influenza la popolazione della Croazia-Slavonia. Ora l'Austria-Ungheria per mezzo di suoi aaenti si arrabbatta affinchè i Croati-Serbi di CroazE1 esercitassero la loro influenza in pro del fatto compiuto e guadagnassero le popolazioni Bosniache all'annessione promettendo che in avvenire potrebbero le provincie annesse far parte della Croazia-Slavo nia e Dalmazia.-A questo scopo il governo austri:rco vorrebbe che i deputati croati della Dalmazia ed Istria e quelli della Carniola e della Stiria come connazionali di quelli della Croazia-Slavonia, Bosnia ed Erzegovina facessero pressione sui confratelli e tutti all'unisono dessero una dichiarazione omologa; che. il fatt? ~e!l'anne_ssione viene _appro• vato in nome del pnnc1p10 naz10nale e storico. Adesso la diplomazia austriaca lavora in questo senso per mitigare la grave impressione p rodott:l dall'annessione in Serbia e Montenegro. Se le due provincie annesse fossero state unite con la Croazia Slavonia e Dalmazia, se a questo complesso di popolazione si tosse data una tale costituzione da garantire la conservazione del carattere nazionale, la conservazione della lingua nei pubblici uffici e~ il Hbero sviluppo economi~o, certamente l'impress10ne a Belgrado ed a Cett1gne non sarebbe stata così sgradita. Ma cosi come venne ~ompiuta la detta annessione i Serbi vi veggono un pericolo gravissimo per il lor~ ~vven_ire naz!onale nella triste realta che le provrnc1e abitate dai loro connazionali vengono sacrificate al Moloch Germantco. La popolazioae della 'croazia-Slavonia , Dalmazia e della Carniola difficilmente faranno il giuoco dal1' Austria, e si prevede che la discussione della legge sull'annessione in ambi i parlamenti sarà tèmpestosa. A Vienna non troveranno facilmente due terzi di voti necessarii affinche essa passi. Cosi sta in Austria la grave questione dell' annessione, che può produrre imprevedibili. complicazioni intetnazionali. UN CROATO Lacon~izion~ ~iuri~ica te~i u~~lici funzio~ e dei lavoratori in Inghilterra L'ao-itazione socialistica in Inghilterra, sopratutto dura;te le recenti elezioni municipali ha richiamato l'attenzione del pubblico aneo una volta sulla vexata quaestio dei diritti dei dipendenti dello Stato e delle autorità locali; vexata quaestio che diventerà anche più d'attualità se si rinforzeranno le tendenze per la nazionalizzazione delle ferrovie. E Leonardo Darvin una delle più competenti autorità finanziarie in ma teria di politica municipale, analiz-

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