Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 22 - 30 novembre 1908

592 RIVISTA POPOLARE o dello Scià di Persia; arriverà improvviso a Parigi con qualche drappelJo di corazzie1·i bianchi - .... quelli della Tavola 1·otonda! - o... q ualunq ne altra pazzesca scapataggine, t-ino a tanto che ne faccia una che riesca ad una guerra spaventevole! Ma gli elogi, che molti giornali italiani gli prodigano per la sua magnanimità nel riconoscere il proprio torto e nel promettere che avrebbe agito da re costit,uzionale? Tutta ignobile cortigianeria, tntto abbietto Sf• vilismo col quale tali giornali credettero di dovere r· arnre la dose pel' farsi perdonare le Cl'itiche irr·e- "'t:,. nti che avevano osato rivolgergli mentre egli era so'-·0 ac 1sa. del popolo tedesco innanzi al Reichstag I Intanto a dimostrare quanto siano meritate le lodi al!., sua prndenza e alla sua magnanimità a New York è :,coppiato lo scandalo di un'altra intervista con u.a red1,,ttore del Century Magazine, che questo non volle pubblicare µer pietà verso l'intervistato imperiale ... NatU1·almente in questa intervista americana Guglielmo II diceva male degl' Inglesi, mentre in quella del Daily Telegraph diceva bene. Cosi doveva essere; altrimenti la. s11t1.fama di ciarlatauo immorale e incosciente poteva subire una diminuzione. + Contro la pena di morte. - L'ahuso spaven tevole della pena di morte comminata dai tribuuali militari contro i pretesi delinquenti politici in Russia, "di cui in uno stelloncino nel numero prec~dente abbiamo dato la prova, ha indotto i più illustri scrittori dell' Impero degli Czars a rivolgere al popolo russo il seguente appello : «Nrii non facciamo un appello politico, nè di partito : ci rivolgialllo ali' umanità intera senza distinzione di classe, di 1eligione, di condizione sociale e politica. « Tutte le influenze, tutte le forze morali devono lottare contro l'onta di questi tempi : la pena di morte sta.bilita e praticata dai tribunali misti russi. Tutti 8a11no delle sangninose repressioni quotidiane che, da tre anni sono il nostro tragico e costante tributo. e I grandi maestri dell'umanità, con indimenticabili parole hanno flagellato questo ab11soodioso di nccidere il proprio simile in nome del bene generale e dalla legge. e Q11al manifesto potrà dire più dell'anatema del metropolita Filippo, o delle arringhe di Gas e Wladimiro Solowieff, o degli scritti di una pleiadv illustre come quella di Dostoiewsky e di Tolstoi? La pena di morte è irreparabile in caso di errori e questi sono inevitabili nella pratica dei cousigli di guerra, sprovvisti delle garanzie del1a vera giustizia. Secondo le statistiche giudiziarie la morte non spaventa., d'altronde, affatto i criminali. e Come tale essa è condannata da giuristi competenti come Becca.ria, Mittermaier, Tagi11tzen e Kystiakow8ky. " Nu1la resta da aggiungere per completare le analisi rigorose e le conclusioni dei dotti che hanno mostrato l' infondatEZza di tntte le tesi favorevoli alla pena di morte. « I psicologi hanno messo a nudo le menzogne del sofisma secondo il quale la pena capitale sarebbe, co• me punizione il giusto equivalente del delittu (legge del taglione). « Essi banno dimostrato l'orrore di uua tale morte, resa più atroce dalle angosce morali che la precedono. e Noi Russi, uniti da un sentimento di dolorosa indignazione che la realtà suscita quotidianamente, <lobbia.mo lanciare ben alta, contro il mondo intero, la nostra protesta. « Non vi sono nec ssità istoriche da ammettere: è un profondo errore Crf'dére che la forca drizzata ogni giorno possa oprrare la pacificazione finale per mano del boia. La pena di morte pervertisce a colpo sicuro il ·en8o morale d{'Jla c·ollettività. Non si può impunemente diminuil'e il valore della. vita umana agli occhi -iella folla. L'uomo è suggestionabile: Il\ società lo è ancora di più. Il delitto, il suicidio crescono (40 °/0 ) e l'indifferenza genera.le accoglie questa sanguinosa cronaca q notidiaua (100 esecuzioni al mese). e Il sangue scorre dai patiboli sotto il rretesto della triste necessità di una repressione. Ma questa macchia sanginosa lorda. l'avvenire dell~. Russia ed avvelena la vita delle generazioni future. e Gli stessi avversari della rivoluzirioe devono comprendere che è criminale e folle il Ra<'rificare a.li' ingannevole s11ccesso d'una momentanea repressione la prc1aperità e le speranze di 1rn paese. e La repressione uccide il rispetto umano. La società deve ricordare al potere che il suv dovere è di conservare, tra le agitazioni politiche, i tesori di cultura che sono patrimonio di tutti e l'eredità storica. della nazione tutta. e Una generazione non ba diritto di dilapida.re questi tesori in nome di non importa quale scopo nè sntto qualunque siasi pretesto. Sa qnesto cammino di sangne si distrugge dalle fondamenta la nozione di patria , come si strozza l'ideale di diritto e di giustizia , base di ogni potere. e Penetrati della responsabilità di fronte alla post,erità ed alla na7,ione, convinti del buon diritt > della ca.usa noi ci rivolgiamo a tutti i nostri coocitta--:lini pe1 compiere il nostro dovere di nomini. e In nome dulla religione come della ragioue, iu nome dei nostri figli, che ce ne chiederanno cont'), in nome delld. patria mutilata, protestiam0 contro la pena di morte. e Che tutti gli individui della società si sollevino colla paroltl. e colla penna, nella famiglia , nella vita pubblica e privata. al fine di reclama.re la soppressione della pena. di morte. « Il giubileo di Tolstoi deve essere un occa8io11edi realizzare questa lega di tutti contro la morte. << Mouromtzeff , Golovine, P. Ouronsoff , P. Dolgoroukoff, PetrounkevitchP. Bazanoff,Oldenbourg Boborykine, Glazounor,Tchekov,Kareev, Fagiuaen, ecc. ecc. • + La stampa Ignobile. - La seconda intervista dell'Imperatore Guglielmo II, se fosse stata pnbblicata, come lo fu la prima col vi:;to ed il consen30 '.lei gabinetto imperiale tedesco avrebbe certamente avuto delle conseguenze assai più gravi che non ebbe la prima, anche perchè in questa seconda si conteuevano frasi ed apprezzamenti che non sono tollerati non che in bocca d'nn capo di popolo e contro altri popoli, ma nel pacato disccorrere d'un privato a proposito d'un suo privato nemico. Fort.unatamente quella intervista è stata distrutta e quelle parole imperiali non sono strite dette. Dopo il voto del Reichs'ag q nesta soppres8ione della intervista è un atto di sana politica, ed UUI\ buona lezione al1' [!llperatore. Ma che cosa dire della stampa ameri cana, di certa stl:lmpa che pur sapendo quanto danno avrebbe prodoHo quelln, p11bhlicazione, e q11anti fiori d'odio avl'ebbero fatto sbocciare le parole dell'Imperatore, nondimeno ha voluto di quella intervista dare su'1ti ed estratti? Noi abbiA.mo più volte lamentato il pessimo e:3empio, e gli ancor piu odiosi costumi introdotti dalla co'liddetta stampa gialla nel giornalismo; tna ci piace constatare P-heque:3ta volta codesta stampa è rimasta sola con la sua in~ol'da voglia di far denaro ad ogni costo e con la vergogna d1 vedersi abbandonata. dalla stampa europea. Meno male che qualche coHa <li buono c'è ancora in questa noi:itra vocchia Europa. marcia di tanto male! Ci piace constatare che un po' di dirittura, un po' di lealtà, un po' di onestà stanno ancora nei nostri vecchi cuori di popoli non 11,ncorapersuasi a chiamare Re - dell'oro e del petro

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