RIVISTA POPOLARE e La guerra va facendosi sempre più tecnica e richiede qnindi una coltura scientifica sempre maggiore; della quale gli ufficiali di fanteria e specialmente gli ufficiali superiori, sia per necessità professionale sia per loro stesso decoro, non possono più fare a meuo •. e Ma forse più che della cultura tecnica, gli odierni ufficiali di fanteria abbisognano di cultura generale. e Questa idea di cultura generale, oggi, agli albori del secolo XX, spaventa ancora t,aluni ». e Vi sono tuttora dei vecchi soldati (appoggiati, quel che è peggio, da- altri giovani e dotti) i quali vagheggiano il ritorno dei tempi del capitano terremoto, e rimpiangono quei vecchi comandanti che sapevano tener ben salda la disciplina vera; lasciando capire che qnesti cosi energici comandanti potrebbero anche esser rozzi e ignoranti come il grottesco personaggio della brillante commedia di Paolo Fambri (Il caporale di settimana). e Ma quei signori non pensano che non siamo più nel 1861; non pensana che gli odierni soldati entrano nell'esercito colla piena coscienza dei loro diritti di uomo e di cittadino; non pensano che gli ufficiali dei nostri giorni, quant,mque non posseggano un'alta coltura come gli ex studenti del 1859-60, pure per essere ormai tutti muniti di titoli di studi, hanno una coltura media di gran lunga superiore a quella dei loro antecessori •. e E per imporsi; ai giorni che corrono, a soldati a ad ufficiali di tal genere non servono piii i metodi autoritarii dei Terremoti passati e presenti >. e Oggi ci vuole altro >. e Datemi dei gentiluomini ed io vi darò degli ufficiali: diceva Wellington agli inglesi un secolo addietro>. e Ma i gentiluomini, secondo lui, non erano quelli nelle cui vene scorreva un sangue, tramandato da un lungo ordine di magnanimi lombi; ma bensl quelli dotati di alto sentire, e di alto carattere, di alta edu cazione: qualità che derivano tutte da un'alta coltura. E infatti egli, nel riveder, già vecchio, il collegio di Eton dove l'avevano ricevuto quasi tutti gli ufficia.li che avevano militato con lui diceva: E qui che fu vinta la battaglia di Waterloo !! • e Se cento anni addietro dicevasi cosi, a pili forte ragione deve dirsi cosi oggi •. e Gli eserciti moderni, e specialmente le fanterie , abbisognano, massime negli alti gradi, di uomini intellettuali; rirchi di idee generali. capaci di assurgere dai minimi particolari del mestiere ad ampi concetti e atti, sopra tutto, ad accendere i cuori a destare entusiasmi nelle grandi masse di fauti, che essi debbono organizza.re, condurre e signoreggia.re in mezzo ai pericoli é di fronte alla morte , . e Pel bene supremo dell'esercito, pel bene stesso della fanteria, è oggi necessario che ai gradi superiori di quest'arma. non possa.no piu giungere cha uomini di tal genere , . e Quando ciò avverrà, la scuola di guerra e i suoi diplomati, dopo tante critiche, dopo tante accuse, avranno la loro rivendicazione •. + Misa Elklns e Il Duca degli Abruzzi. - Solo una volta abbiamo fatto un lontano accenno a questo problematico mat,rimonio tra un rampollo di Casa Sa.·\'oia e una americana del Nord, augurando - e non a caso ! - che Miss Elkins non rassomigliasse alle donne americane.... Credavamo che una rivista come la. nostra non dovesse più torna.re sull'argomento, tanto più che noi temevamo che ogni nostro giudizio poco benevolo potesse essere interpretato come un pretesto per da re addosso alla degenerazione monarchica, che faceva scendere il Duca degli Abruzzi a livello dei l3oni de Castellane e dei tanti miserabili spiantati, che vanno alla ricerca di doti in America senza guar-:- . dare pel sottile alle qualità delle donoe che le portano, e che spesso non riescono a far dimenticare i difetti e le depravazioni coi loro milioni. La doratura non cancella le macchie morali ! Ma giacchè un uomo d'insospettabile fede monarchica qual' è Vico Mantegazza non ha esitato a biasimare aspramente questo probabile matrimonio come indecoroso per la dinastia. e per la nazione in una rividta politica - L'Italia all' este1·0 - noi crediamo di dover rinunziare al riserbo che ci eravamo imposto e diciamo la nostra parola anche perehè a dirla vi siamo stati vivamente eccitati da parecchi nostri amici del NordAmerica. Da New-York specialmente, persona elle conosciamo intimamente ci scrive che la gazzarra indecente sul matrimonio Duca degli Abruzzi-~lkins ha coverto di ridicolo il nome italiano al di la del!' Atlantico ed ha aceresciuta la disistima, già grande, di cui i Nord-americani gratificano gli Italiani. I mc tivi pei quali si addita al disprezzo il nome "italiano in questa occasione non è soltanto quello di vedere nel Duca degli Abruzzi uno dei tanti cacciatori di doti - e tale , ad onor del vero , non lo crediamo ; ma sono altri, più intimi, più delicRti e che non possiamo, nè vogliamo esporre. I Nord-Americani in questo caso disprezzerebbero gl' Italiani perchè riterrebbero spregevole Miss Elkins. Di qnesti motivi si parla nei circoli demo-a.risto cratici dei cosidetti 400 di New-York: miliardari e milionari; e se ne parla pubblicamente da tutti gl'Italiani che frequentano il noto ristorante Roversi. Il nostro amico aggiunge anche che Barzini, corrispendente del Corriere della Sera e Prati corrispondente della Stampa ne sono a conoscenza µiena e si meraviglia che non ne abbiano scritto ai rispettivi giornali. Noi cui non preme il decoro dei principi Sabaudi, ma cui sta a cuore quello del nome italiano, compia.mo il nostro dovere, per quanto a malincuore, augurando che il Duca degli Abruzzi vada altrove a cercarsi una compagna. + L'Imperlale TaP'tarln si sottomette? - Il Lokal Anzeiger - una specie di Tribuna prussia11a - poco dopo la discussione avvenuta nel Reichstag annunziò: e sperarsi che il colloq11io dell' Imperatore « col Cancelliere principe di Bnlow avrebbe portato ad e una intesa e che l'Imperatore approverà le dichiac raz,oni del Cancelliere sulle q uislioni sollevate dalla e pubblicazione del Daily Telegraph •. Immediatamente dopo avvenuto il colloquio, il giornale ufficiale del1' Impero, il Reichsanzeiger annunziò che l'intesa e la approvazione erano un fatto compiuto. Guglielmo II, come un qualunque ragazzaccio colto in gran fallo aveva promesso che un' alfra volta non lo ov1·ebbefatto più; cioè : e che d' ora in poi intendeva assicurare la co- < stanza della politica dell'Impero col ri::;petto delle e responsabilità costituzionali ". A conferma delle dichiarazioni testè l' Imperatore Tartarin, assistendo ad una festa commemorativa della concessione dell'autonomia comunale nel Municipio di Berli110 , lesse nn discorsetto , in cui era fatto cenno voluto delle nubi che si érano frappo-,te per un 1110mento tra lui e il suo popolo, e si fece da.re con ostentazione e con serietà degne di una pochade scarpettiana, il manoscritto da leggere ..... dal Cancell.ere Bulow ! Dunque è cessato il regime pen;onale? Siamo in regime per lo meno costituzionale, se non parlamentare? Manco per burla! Le cose restano coa1e stavano; e come non è la prima volta che 'fartarin agisce da ragazzaccio che con una miccia in mano corre tra due strisce di polvere e promette di non farlo più ; così possiamo attenderci che tra breve ne farà una delle sne: si farà intervistare dall'organo dei giovani turchi
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