RIVISTA POPOLARE 599 a) o dar facoltà al ministro di assumere come uditori i laureati con pieni voti, inviando un consigliere di Cassazione a presenziare gli esami di laurea; . b) o Ì5tituire una scuola di reclutamento pe1 magistrati: un anno seri~ di stu_dio. ~op~ la lau_rea è più che bastevole. Lo s1 fa pe1 militari, lo _s1fa pei sottoisoetto1 i forestali. Perchè non farlo pe1 magistrati ? J) « Accenno e non dimostro ». « Pel resto ciò che ha scritto Lodi vico Mortara e nella Relazione e nel11 sua lettera, è di una scrupolosa verità ». II. Il fallimento degli esamiuniversitarii Il prof. Lessona, che insegna da molti anni e eh~ conosce oli studenti che poscia divengono avvocati e ulterio~mente si presentano ai concorsi per fallire nel 60 per 100 dei casi chiuse Ll su:i lett~~-a al Giorna.le d' Italia colle parole: cc pel resto czo che « ha scritLo Lodovico Mortara e nella Relazione e << nella sua lettera é di una scrupolosa verità >>. Il resto si riferisce alle cause del fallimento del concorso e al giudizio della Commissione esaminatrice e giova rilevare che viene ritenuto scrupo • losamente vero da un professore, che insegna nel1' Università di Pisa. Si deve accennare, questa circostanza, perchè la grande maggioran~a ?ci c01~- correnti caduti appartenendo alle prov111c1emer~- dionali se ne volle argomentare che sono le Um~ versità del mezzogiorno quelle che preparano 1 candidati, i predestinati a fallire. Su questo punto delicato avverto,. c~e ess~ndo as: sai più numerosi nel mezzogiorno 1g1ova111_che. s_1 iscrivono al corpo di giurisprudenza ?elle U111ve_rs1ta è molto naturale che tra i laureati delle Univer- ' . sità meridionali si debba avere il magg10r numero di bocciati. Queste soverchio numero di avvocati e di par_teci pan ti ai concorsi per la magistratura, che d_enva dalle difficoltà delle altre carriere e dalla deficienza nelle industrie e nel commercio, ha bisogno di essere lumeggiato. Riferisco perciò qualche dato statistico prendendolo da uno studio dell'on. pr?f. ~arlo Ferraris e dal Censimento delle Profess1on1 del 1901. Nel 1902-903 per 100,000 abitanti nella Fac?ltà di oiurisprcndenza s'i nscrissero: 14,99 nell' Italza setfentrionale (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto); 24,36 nella Centrale (Emilia, Toscana,_ ~arche, Umbria, Lazio, Abruzzi); 21,83 nella Llferzdionale; 25,47 in Sicilia; 21,72 in Sardegna. Su 1000 abitanti, poi, turono censiti n~l 1901 nel Regno tutto una media di 0,93 avvocati e pr_ocu-:- ratori. Restarono molto al disvtto della media d1 Veneto con 0,41; la Lombardi a 3 l'Umbria con 0,41 l'Emilia e le Marche con 0,55; la Toscana con 0,60. Si avvicinarono alla media il Piemonte con 0,81; gli Abruzzi con o,88 e la Sardegn~ c~n 0,93. La superarono in ordine crescente la L1guna con 1, I 9; le Calabrie con 1,23 ; la Sicilia con 1,32; le Pughe con 1,33 ; la Basilicata con 1,34; il Lazio con 1,64; la Campania con 1,81. Come si vede tra le regioni del settentrione solo la Liguria supera la media; nel mezzog!orno so\o oli Abruzzi restano al disotto della media. La Si- • o . . cilia ha quasi il triplo degli avvocati_ e procura_tor~ della Lombardia ed ha poco meno d1 una meta ~-1 ingegneri, mentre la Campania ha qua~t,ro volte_prn avvocati e procuratori del Veneto, p1~ del triplo della Lombardia, più del doppio de~ Piemonte. Quante cose non spiegano queste cifre I Come esse spiegano lo spettacolo di Castel Cap_uano - ~ede dei Tribunali, Corte di Appello, ecc. 1n Napoli 1E non dicono anche che i laureati, che non poterono trovare 1nezzi di sussistenza nell' esercizio della professione, devono essere più numerosi nel mezzogiorno? Non lasciano anche comprendere che tra coloro che tentano il concorso, sperando negli appoggi, nelle protezioni, uel caso, ecc. molti devono essere tra i più scadenti, che fallirono nei primi passi fatti nell'eserci_zio libero della _pro~ess!o~1e? Ciò premesso vediamo quale fu il giud1z10 del relatore Mortara nel concorso pei I 50 posti di uditore giudiziario e sul quale concorda il prof. Lessona ... Eccolo nella sua dolorosa e umiiiante reaìtà: « E" causa di sincero dolore il vedere rinnovarsi ogni anno la dimostrazione della insufficienza assoluta di preparazione elementare nelle dottrine giuridiche in tanto numero di giovani, che pure si presentano alle prove forniti di titolo dottorale, che dovrebbe essere garanzia di ben altra coltura da quella che l' indu'tgenza delle nostre Commissioni richiede. A prescindere dal numero non trascura - bile di coloro, che nei lavori s-:ritti rivelano d'ignorare perfino i rudim~nti della gramniatica e le leggi dello scrivere italianamente, è sovrabbondante quello dei giovdni che hanno fatta la loru preparazio7:e in frella e furia; per l'occasione del Conc01·so, su_zma-_ nualetti di p(XO pren_o e di scarso contenuto, i quali anche se compilati con coscienza e con esattezza espon · gono tutt'al più la .formo/a della nor ione scie~tifica, non le ragioni log_iche e stor{che di e:sa_, !ZOrI: il substrato della doitrzrza da cui un prznczpw e evoluto progressiva,nente e lentam~nte 1 non_ lo stato delle c~ntroversie e ·il prospetto dez d1sp"1,r1dove la dottrina non é pacifica, dovendo_ lo scritlore, p~r 1: ~ngustia dello spazio, contentarsi dt.Ja~ nota l oprnzone ~he egli accetta o quella da lui d1ret~amente conce,pzla. Per codesti giovani, pur troppo, z quattro anni del corso universitario non rappresen 1a1w nulla. O perchè non hanno seguito le lezioni o perchè :.illa materialità della presenza non corrispose l' inte~·essa-:- mento dello spirito, essi non trovano nei ncord~ della scuola nessun ruJimento Lli --:ultura eh(! fecondi e fortifichi la dottrinella del m::mu1le, cs.,i no.n traggono da quei ricordi veruna vi_si~)ned, i orizzonti più elevati e più ampi, tutto lo sc1bile e co_ndens1to nelle paginette del 1nanuale 1 che talvolta 11npara1~0 a memoria, onde ca1..ìono poi nel pec,.:at<?de~ plagio incosciente. E La loro f~de nel manuale e cosi ferina che essi medesimi non esitano a dichiararla pone·ido ben anca a carico del manuale i grossolanl errori che spesso infiorano la riprodu 1 ione della mal digerita dottrina •· <e Tutto questo è risaputo_ d~ tempo; rn_a non_ è male che sia ripetuto con rns1stenza, anzi . util~ ripeterlo più spesso e_più in~istentemente cbe s1 può, affincbè vegga, chi ne h~ 1~ potere e. il dovere quali mezzi, convenga.w a m1gl10ra_re rad~~almente le condizioni delia coltura e l'efficac1a ddl rnsegL1:1mento supenore , patria->. nell· interesse altissimo, della + E tutto questo, come almeno m'insegna la mia esperienza personale in tredici. anni _d' insegu~- mento nell'Università di Napoli, corrisponde r1crorosamente alla verità seguente: è det1cientis~ima fa cultura generale degli_ studenti e non _la è _n ':•O anzi sp'2ssissimo e magg~ore, gu~lla un1v~rs1t1 ia: Di ciò ho potuto conv111cerm1 ~1a nel_L:.ircqucn:! conversazione cogli studenti; sia assi~ te~do_ ap°ll esami in diverse Commissioni delta facolta dt g1u rispruàenza. Avverto che ho preso par'.c. ag'i esan:ii di diritto civile, di diritto_pena~e_d1 d_'rttto a1~11_111nistrativo, di diritto car:onico, ~1 filo~otì.a.del _d1r!t~o e lo noto perchè non s1 sospetti che Il 11110g1ud1z10
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