Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 20 - 31 ottobre 1908

536 RIVISTA POPOLARE che deve essere ormai abituato a considerare un po' come il suo banchiere ! E' difficile per quello ..-- c:he riguarda le relazioni nostre con Mcnelik come lo è per le questioni relative ai Bimal ed al Mul• Jah. A parte le esagerazioni degli allarmisti , è un fatto che una deile maggiori difficoltà, la più grave forse, è quella di mantenersi nei limiti del piano di azione stabilito e di resistere alle circostanze che potrebbero trascintlrci più oltre » (pag. 355 e 356). Noi che siamo avversari della politica coloniale abbiamo manitestato gli stessi dubbi sulla sincerità di Menelik ed abbiamo messo sull'avviso gli italiani sùlla parte che in essa rappresenta sempre lo imprevvisto, precorrendo il giudizio del Mantegazza ... Dell' imprevisto nelle colonie si è avuto un saggio recentissimo coll' ultimo attacco dei Madhisti contro i nostri soldati nel Benadir. E chi sa quanti altri ne avremo I Quest'ultimo incidente nel Benader, intanto, ed un trafiletto che abbiamo letto nel Secolò di Milano (n° 15246) rende di attualità vera il libro del Man• tegazza e c' induce a ritornare su di un saggio della civiltà coloniale, che gli Italiani hanno con molta leggerezza dimenticato. Nel trafiletto si legge: ccin « questi ultimi mesi il Governo darà la medaglia « al valore al tenente Badolo, che comandò la spe• « dizione per l'occupazione. La proposta della me- « daglia era stata fatta nel 1902 ; ma i ministri del « tempo non credettero di darvi seguito ». Se questa medaglia è stata realmente accordata oggi si è commessa una infamia che ricadrà piena ed intera sui ministri responsabili. Che sarebbe una infamia lo dimostreremo rifacendo il processo Bado lo , che servirà a prova re a quale abiezione discese la magistratura giudicante per assolverlo e di che sorta sia la civiltà coloniale. + Chi fu l'accusatore del tenente Badolo? e quali le accuse? L' accusatore fu un alto funzionzrio dello Stato, il Mercatelli ex governatote del Benadir ed oggi Console generale del Regno d'Italia. Le accuse furono esposte nel Rapporto N.0 54 del 12 febbraio 1904 inviate dal R. Console d' Italia a Zanzibar a S. E. il Ministro degli affari- esteri (accompagnato da 19 alligati) e sono cosi formulate in tale Rapporto riservato : « Il periodo dell' interregno Badolo va dal « maggio 1901 fino all'aprile 1902 ed è il peggiore « che la- Colonia abbia sperimentato ». (< Esso rimane caratterizzato dalle orgie continue « cui il personale di Mogadisico , nell' esempio del « suo capo, si abbandonava ; dalla intrusione di donne << indigene di malaffare ne_llecose della amministra- « zione ; dalla soppressione violenta di persone nelle << carceri senza processo alcuno. L' E. V. ne potrà « avere una qualche idea della lettura dei documenti « allega ti a guesto mio rapporto ». (< Nessun progresso è da segnalare durante questi « ~esi per la Colonia; lo stato d'incertezza e di « ,ltte5:· in ctii il Badolo •.,;veva ed il tempo dato « alle buzzo 1glie e ~ gl • a spiegano il marasma « amministrativo e politic,ì che tutto prende e (( tutti )\ « Se '.e so. pres~ioni eseguite su larga scala dicerettan. ~nte con la corda e con il bastone, e inccdirettamente con la fame gettano nel paese 110 « terrore vago e ringhioso ; la gente si allontana ccdal governo per non essere quando che sia soccspettata o compromessa o fatta sparire; a Merca « molte persone delle più agiate si rifugiano allo << interri o nei villaggi Bimal e vi riesce cosi a rin• ccsaldare tra gente della città e <lell' interno un v_in• << colo di solidarietà che avevano trovato spezzato « e nel quale dovevano, con ogni studio, evitare il, << rinnovamento ». ccMa di tanto danno non si accorgevano i fun- « zionari coloniali e quando il Vali entra da loro « per annunciare la morte di qualcuno di quei di• ccsgraziati che h·a in custodia, essi ricevono la no- « tizia ridendo ed il Mazzucchelli scrive alla so• « rella come della cosa più naturale del mondo: « giorni sono un altro Somalo tentava introdurre in « città il tradizionale pugnale ; arrestato venne, come « già fu per ili altri e come si farà sempre, fusttlato « con 5 o colpi di curbasch e poi messo in garesa (pri- « gione) di dove non sortirà se nòn per esseresotterrato ». + Non spigoliamo oltre nel Rapporto e negli allegati istruttivi e precisi e constatiamo· che nel pro• cesso svoltosi ali' Asmara il tenente Badolo venne assolto. Perchè l' accusato venne deferito al tribunale di Asmara? Mantegazza risponde: « In fondo il pro- « cesso avrebbe dovuto svolgersi a Genova, secon- << do la giurisdizione consolare. Ma il Governo « preferi farlo all'Asmara; assai probabilmente anche << perchè avesse meno eco ; tanto piùche, da principio, ccsi susurrava di rivelazioni che, forzatamente, s1reb- « bero venute fuori; e nelle quali la insipienza del ccMinistero e dell'Ufficio Coloniale sarebbe apparsa ccancora più evidente. Certo fece tutto il possibile « per mandare le cose per le lunghe; in modo, che il << processo potè svolgersi , realmente, senza destare cc quell' interesse vivo che avrebbe certamenté su- «. scitato , qualora fosse stato fatto qualche mese ccdopo la emozionante discussione della Camera. « Il tenente Badolo è stato assolto dal tribunale ccdell' Asmara e il Ministero degli Esteri a guisa ccdi riparazione, lo ha nominato poco dopo nostro cc console al Congo. Dopo un'assoluzione, e tanto « più con questa nuova prova di fiducia data al « cav. Badolo dal Ministero degli Esteri, a nessuno « è più lecito discutere intorno alle accuse che « hanno dato origine alle violente polemiche di ccanni sono, e al processo dell'Asmara » (pag. 94). La nomina dtl Badolo a R. Console al CongoProprio al Congo! Non sembra la scelta della sede una feroce ironia del Ministro degli esteri? - suggerisce al Mantegazza queste considerazioni, che facciamo nostre: « Ma, una osservazione che non riguarda più ccla persona, nasce spontanea. Quella cioè-che se il « Badolo è stato proclamato innocente, il console « Mercatelli nel suo rapporto , che è stata la base ccsulla quale si è imperniata l'azione contro di lui, « lo ha calunniato : come naturalmente asseriva il « Badolo, quando , forte del verdetto dell'Asmara,· ccvoleva far causa alla Società per la divulgazione t< di quelle accuse. Il Ministero degli Esteri , che ccsapeva come la Società per difendersi, avrebbe ccpubblicato il rapporto Mercatelli del quale , in « altra epoca, lasciò prendere copia nel suo ufficio << alla Società, è stato lietissimo come di un sue-

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