558 RIVISTA POPOLARE scuole Grec~e, Bulgare ed altre sieno chiuse, e sia loro proibito di riaprirsi per impartire insegnamento che non sia turco. Ma la Grecia, la Bulgeria, la Serbia vorranno essere vedersi preclusa per sempre la via alla quale hanno costantemente rivolti i loro pensieri ? Date queste considerazioni ecco dunque quale è la situazione. Il Governo democratico in armonia con la nuova Costituzione significa il suicidio nazionale della Turchia. La maggioranza cristiana in Europa sosterrà natural - mente il governo parlamentare che può metterle il potere nelle mani , ed i patrioti giovani Turchi, che hanno inaugurato la Costituzione, saranno probabilmente i primi a dolersene ed a dimandarne l'abolizione per mezzo di un colpo di stato. Siecome essi sono dei caldi patriotti faranno , è probabile , essi stessi il colpo di stato, ed il governo parlament!ire sarà seguito da un potere dittatoriale e da un reggimento militare. Poichè il conflitto fra i turchi e g'i estranei finirà per arrivare alla •guerra civile, le Potenze Europee saranno obbligate a mettervi un freno, e rimpia 7zare il caos con una forma di di Governn stabile. I Cristiani formano la maggioranza della popolRzione della Turchia Europea. S11rà dunque inevitabile , poichè lo si riconoscerà necessario, di mettere :un termine al reggimento Turco in Europa. Ma a questo punto un'altra que stione gravissima si presenta : Chi dunque supplanterà il go - verno Ottomano e si piglierà Costantinopoli? Naturalmente vi sono ::r olti aspiranti alla successione ed al possesso, non è evidente, e ne C"nverrà chiunque riflette seriamente e spassionatamente la Russia vi ha i più saldi e maggiori diritti. Si può dunque presumere che si otterrebbe .. una stabitità permanente soltanto dando Costantinopoli alla Russia. L'Inghilterra non ha nulla da temere dall'insediamento della Russia nella capitai<:: Turca. Ma può darsi che Germania ed Austria trovino in quella faccenia mf)lto da ridire , e pretendono esse di valervisi insediare. Quale delle due? E come? Tutto ciò è oscuro, e grave e serio. Ciò che si può affermare è che la guerra Europea si avvicina. (Fornightly Review, Ottobre) ♦ H. H. lohnston: Un grande p1·ogetto dt emig·razlone. - Il prob'ema della disoccupazione diventa tutti i giorni più grave e più minaccioso : si studiano cento mezzi per risolverlo, od almeno per allontanarne i pericoli e sembra sempre vanamente. I rimedi non hanno effetto altro che mo mentaneo; ed ogni anno ci si trova di fronte al'o stesso feno - meno diventato sempre più grave. Eppure sembra che un mezzo di riparare al male ci sia; un mezzo che porta un riparo duraturo e definitivo. Il problema può essere presentato così : Che cosa faremo noi delle 30000 miglia quadrate di territorio assolutamente inabitato nel!' Affrica Orientale, situato ad un altezza di 5500 piedi, dove non c'è inverno, dove non c'è neppure un intollerabile caldo estivo, od una prolungata siccità , che gode di un clima ideale , un perpetuo Giugno? Gli Ebrei emigranti di Russia e di Rumania hanno declinato l' offerta di ques,a ideale regione a loro patria. Si può dire che essi vogliono davvero aspettare ad avere scoperto l'Eden, poichè hanno rifiutato ii più splendido lotto di terra vergine che esista in ogni parte del globo. La questi_one è dunque, ora, tutta Inglese ed unicamt:nte nelle mani d'Inglesi e si può formulare nella dimanda: in qual modo questa terra può es - sere coltivata da coloni bianchi e di lingua Inglese ? Per ora i Boeri sono i soli bianchi che vivono sul territorio. Ora non sarebbe forse una soluzione fortunata, un felice avviamento a risolvere il problema de11a disoccupazione , mandare verso questa terra la grand~ oste dei disoccupati i quali non per loro colpa ma per loro sfortuna non sanno da qual parie voltarsi per avere lavoro? Diventa di più in più difficile collocare gente misera nel C'.lnadà1 in Australia, nella Nuova. Z~la'lda, ed in tutte le altre colonie autonome le quali avendo ormai oltrepassato lo studio sperimentale possono scegliere i loro immigranti. Perchè non dunque-quantunque cautamente-tentare l' Africa Orientale, il sano, inoccupato altipiano dell'Africa Orientale col duplice proposito di popolare una larga parte di questo meraviglio 10 territorio con coloni I:iglesi, e di diminuire la pressione della miseria in quelli che non trovano continuo e sano lavoro nella terra patria? Naturalmente bisognerebbe procedere ad una scelta_ oculata ed intelligente di teli coloni. La Società per la ricerca d'impiego ai soldati e marinai potrebbe offrire parecchi ottimi èandidati. Agli uomini ammoglia!i sotto i qua - rantssette anni di età , senza bambini, (o che potessero affidarli a persone di conoscenza) dovrebbe essere data la preferenza Il paese non è ancora a sufficienza sviluppato per tollerare le spinsters (zittellone). Sotto un certo punto di vista il candidato ideale è il giovinotto forte , abile che dopo un paio di anni cli lavoro proficuo può mandare a chiamare a se la fidanzata per sposarla. Bisogna far di tutto per incor3ggiare le donne a venire su eguale tratta mento che gli uomini. Esperienza di missionarii e di ufficiali governativi hanno J - mostrato che le donne SOl)portano nella medesima maniera degli uomini il clima e le condizioni normali dell'Africa Orien • tale. Due indispensal,ili qualità devono essere richieste ai co Ioni uomini e donne mandati in quelle regioni buona salute e buon temperamento. Nessuno che abbia abitudini alcooliche può essere accettato . e tutto deve essere fatto per indurlo ali' orrore delle bevande fermentate. La completa astinenza deve essergli in:licata come il regime migliore. E .non deve essere difficile fornirgli dei piccoli manuali della Cin7a Jwahili . pt:r mezzo dei quali i più intelligenti possono meglio acquisire i rudimenti della loro nuova vita prima· d' intraprenderla. In questa vasta estensione di terreno è possibilissimo l 'im - pianto delle 500 a 1000 fattorie, nelle quali possono essere annualmente condotti i coloni Inglesi. Bisognerebbe scegliere i migliori territori del Protettorato del!' Africa Orientale e dividerli in lotti di 30 acre ognuno. 20 dei quali da assegnarsi al colono al momento del!' arrivo , lasciandogli la libertà di optare per il rimanente, in Cl'lpo all'rnno seguente. Una rendita permanente di pochi scellini ali' a~no dovrebbe essere pagata dal colono per il possesso di questa terra , e questa rendita dovrebbe cominciare a decorrere dal secondo anno, con assoluta proprietà del suolo dopo il decimo. Arnesi da lavoro e semi nazioni dovrebbero essei-e prestati dal governo locale con possibilità di pa~amenti rateali dopo le raccolte. Le case , prima di legno e coperte di zinco , poi di mattoni dovrebbero essere fornite dai coloni. Le sementi, le piante di patate etc., i buoi dovrebbero essere garantiti da un prestito Imperia le allo Stato dell'Africa Orientale, e da questo garan titi all'Impero, su le rendite della futura ricchezza. Ogni colono per la durata di dieci anni dall' epoca del suo arrivo sul territorio dovrebbe far parte della a_rmata volontada per la difesa del paese. Questo, dato il problema grave della disoccupazione , po trebbe essert: un ffiP.ZZO efficace per diminuirla rapidamente al tempo stesso che metterebbe in valore il vastissimo e sano territorio Iwahili dell'Africa Orientale , che, per ora, n<.n rende, praticamente, nessun utile ali' Impero Britannico. (Ni • neteenth Century and after, Ottobre). ♦ Edith Selle,·s: La legge su t poveri in Svizzera. - In Svizzera la legge su i poveri provvede in venti· maniere con venti differenti sistemi a prevenire ed alleviare i danni da I pauperismo. Qut:sto è dovuto alla autonomia dei Cantoni, ed anche delle città e municipalità che li compongono. Ma vi sono altresi dt:i caratteri genera li, e delle disposizioni generali
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