546 ,chè si deve afferma.re la continuità del possesso, ancorchè nel momento il possesso normale , quello del codice civile non ci sia; par l'eccezionalità del diritto, per ritrovare il possesso si deve risa.lire ad un lungo passato, considerato non interrotto il posResso quantunq ue non esercitato con l'attualità del fatto. E riconosciuto il condominio, viene a discutere con acume penetrante, della soppressione delle azioni e dei dei giudizi possessori, dell'inapplicabilità del reato di ragion fattasi, di usurpazione e di danneggamento. In ultimo espose le norme ed i criteri, cui deve informarsi la Giunta d'Arbitri, e con questi nobili pensieri e moniti chiude la parte prima del suo ardito lavoro. « Alto e grave è l'ufficio e la responsabilità' delle e Giunte d'Arbitri. Turbe affamate d'agricoltori dalle e ville e dai campi, le città, il Parlamento tengono or- « mai fisso sopra di loro lo sguardo. Per l'onor proprio " non si rimpiccioliscano in grembo di pregiudizii, non « a' impiglino nelle~ formule legulei e; respingano sdec gnosamente, quale volgare oltraggio alla loro onestà, « le influenze e le pressioni dei potenti quali che ne « siano le vesti e le sembianze; e levino alta la fronte e e contemplino in tutta la sua larghezza, in tutta la e sua dignità la missione civile, che la presente legge e affida al loro intelletto, ed alla loro coscienza : missione E' da agugurarsi che a questo forte in tclletto di giurista il q11alead una preparazione larga e profonda della materia, che certo nessun altro può avere superiore , unisce una liberalità encomiabile delle sue migliori energio mentali, sia raccomandato più specialmente lo studiu del progetto definitivo di quella legge, che risolvendo uno dei più eminenti, ardui ed urgenti problemi sociali, deve pacificare gli animi delle nostre laboriose popolazioni agricole. Avv. E. F.· ANSALDI Il latino nelle saaole ( Aboliztoue o riunovazlone ?) Dura vivo ancora il dibàttito, che dal Congresso dei capi d'istituto è pttssato nella stampa letteraria e nella politica, a favore o a disfavore del latino: ma pare che la controversia sia più accademica che non vera- - mente pratica e pedagogica ; chè anzi nell'accanimento delle dispute, non manca pur troppo la nota o la punta personale. L'argomento a ogni modo è assai importante : ma si -verrà mai a ca.po di nulla co' soliti giuochi di frasi e colle solite enfatiche glorificazioni del nostro patrimonio classico? La discussione che se n'è fatta al Congresso, a me è parsi\ un po' ibrida o almeno molto confusa: tanto più che non pochi di coloro i quali furono per l' ab()- lizione del latino nella scuola imica, non era.no gran fatto concordi nei criteri fondamentali o ne' punti di vista sotto i quali si volle per vie diverse o tortuose guardar la questione senza risolverla nella sua inte- « di ricondurre la pace e l' ordine nelle campagne , e senza strepito d'armi, senza conflitti, senza liti ; « di penetrare ed applicare il concetto. che sorge come e sole novello sull'orizzonte della giustizia sociale , di « predisporre la mentalità, delle classi -agrico.Je alla « concordia nel lavoro e negli intenti per l'avvento di e quel demanio popolm·e, sul ~uale soltanto le plebi rezza. Veramente nei congressi non ostante la. pompa e rurali, potranno redimersi a vita prospera e ci vile e della molta dottrina e il barbaglio della coloritR- fae a dignità. di popolo cosciente • . condia, si conclude poco, o, tutt'al più, si finisce <'Ol L'illustrazione della legge è un' opera accurata men te trovare un espediente per mezzo dei quale I' a~cordo esegetica, non discompagnat.a da considerazioni critiche della m::iggioranza vien fatto con troppi ripieghi o con e nella quale trovano esauriente cenno le più nurnvoli molti rattoppi. questioni, risolte sempre coi criteri direttivi super,iorCerto vi si discutono spesso e alla. brava qnestione mente e magistralmente svolti. L'interpretazione e di altissimo interesse, e nutrite di validissimi argol'applicazione delle disposizioni , si presenta - colla. menti; ma. non di frequente si applaude più volentieri scorta di queste spiegazioni ed vrnditi richi~mi all'inalla facile eloqnenza degli oratori vivaci che non alla tento del legislatore - facile e piana; chè per la so- . saviezza delle utili e pratiche proposte. brietà dei concetti non affa.tica per niente la nostra _ mente venuti all~ lettura della legge per il lungo ed eladoratissimo studio precedente., ci sembra di avere a mane una legge antica già conosciuta., e piacevole ci è volgere alle note l'intelletto per penetrarne maggiormente i concetti. Gli studiosi del diritto coll' esame di quest'opera sentiranno elevato lo spirito in un aere più' sereno, ed in orizzonti più moderni. e proveranno forte simpatia a certe idee geniali e generose, e, alcuni di queste si invaghiranno tanto da portare poi un contributo, al maggiore sviluppo di tali principii elle devono pure prevalere intieramente, pel trionfo dell'armonia sociale. I professionisti, i magistrati ed anche i pratici, da questo pregevole e completo lavoro, trarranno nozioni, insegnamenti proficui, e sicuri indirizzi per apprezzare àiscutere e risolvere, secondo la ·vera logica giuridica, le questioni che spesso tormentano la pace pubblica.. ♦ . Questa del latino, come già quella del greco che per fortuna non ha fatto capolino nel Congresso, è una questione assai vecchia, è una questione la quale di quando in quando, a brevi o lunghissimi intervalli, ne' romorosi convegni dellti coltura professorale e più ::ipesso nella stampa periodica riappare gravida di molta boria e vfrtitasità accademica, non cosi di mat11ra o perfetta esperienza. Ma che cosa. s' ha a fare uua buona volta del vecchio latino, di questo che per tanti è ora.- mai un logoro arnese o nn ricordo grinzoso delle antiquate scuole di umanita? Cerchiamo, se mai ci è possibile, di riporre la qurstione ne' termini suoi veri. Il latino è pe1·nostra fortuna un retaggio ancor vivo della gloriosa antichità classica, è un patrimonio maraviglioso a cui non si dee nè si può rinunziare, è un
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