K 1 v 1 ~ ·r I\. ì:' u 1., v L r. 1, 1:. 545 ciale rinviò L. 70,000,000 ed il Credito Italiano lire 120,000,000, oltre le tante rimesse dei banchieri privati. Se lo scopo della legge speciale è quello di giovare ai nostri emigrati in lontane regioni, facilitandoli a rimettere con sicurezza ed econo~ia i risparmi in patria, bisogna accordare condizioni di favore in conconcorrenza dei banchieri privati, onde rendere più accetto il nuovo servizio. Il Banco di Napoli si presta gratuitamente; perchè non dovrebbe farlo anche il Governo? Si tratta d'interessi di milioni di cittadini italiani che col loro lavoro e col loro ri::iparmio , concorrono alla prosperità dell' economia naz10nale, ed è dovere dello Stato; di assisterli ed aiutarli in questa opera patriottica. Ci auguriamo che Governo e Banco , metteranno tutto il loro buon volere a migliorare tale servizio importantissimo, specialmente per le provincie meridionali , che danno il maggior contributo all' emigrazione. Avv. ODOARDO SQUILLACE Affrancazioni e • USl • • • ClVlCl L' avv. Ettore Ciolfi , memb1·0 della Commissione 1niniste1·ialeper la rif01·ma delle leggi sugli usi civici e sui dominii colletUvi , pubblica oggi un pregevole commento (1) a questa recenti8sima legge, che, come esso opportunamente osserva e sebbene si presenti e sotto le modeste sembianze d'una leggina transitoria, e non tarderà a mostrarsi in tutta la sua importanza e agli occhi di chi saprà contemplarne glt scopi, che « sono diretti a restituire con le forme proprie delle « nazioni civili, la tranquillità e la fiducia alle popo- • }azioni del Lazio, dell'Umbria, delle Marche, della e Romagna e dell'Emilia, a restaurare in queste carne pague l' impero dell' umanità e della giustizia , a , sopprimere le spogliazioni e gli abusi , a sostituire e ali' arbitrio del potere esecutivo, l'autorità del ma.- e gistrato ». Il nome di questo valoroso scrittore , che ha arricchito la letteratura giuridica di tante svariate, semprei ammirevoli opere, è segnalato nel Ìnondo degli studios e dei cultori del diritto pubblico e privato, come spe • eia.lista nella materia che è oggetto di questa importante legge. Nel suo lodato lavoro: 1 Demani Popolari e le leggi agrm·ie, già si rivelò un felice e ardito rinnovatore de' principii e delle regole che avevano governato questi istituti, e seppe da positivista e pensatore profondo con esame critico ed osservazione sempre acuta e serena riportarsi , alla loro origine della forma colletti va. E la moderna e trionfante dottrina, giurisprudenza. e legislazione , deve moltissimo al suo intelletto d' amore consacrato vivamente per lunghi anni nello studio e nella propaganda scientifica d'idee umanitarie, che oggi sono riconosciute quasi unanimemente e umversalmente, la base della giustizia sociale. (1) A vv. Ettore Cioljì-Comm~nt~ alla le~ge 8. ~arzo ! 90~ i provved menti sull~ affrancazioni e sull eserc1z10 degh usi V ici. Perciò certa men te nes.:1uno poteva con maggiore autorità di dottrina e d'ingegno esporre e rilevare lo spirito, e l'alto, arduo fine, cui mirò il legislatore con questa tanto e variamente , anche da privilegiati intelletti, discussa riforma giuridico- sociale. + ,,, Nella parte generale che è la più importante, l' Autore con acume e vasta cultura, avvinta ad un argo- ~entazione sicura e induttiva , avverte come per la loro genesi gli usi civici non si rilevino abusi, nè privilegi, nè usurpazioni, ma sieno per la loro origine naturale, per la loro evoluzione storica , e per il loro scopo, di ragion pubblica, fondati in un diritto di con, dominio, prevalente al diritto del condominio privato. Quindi viene ad accennare alle precedenti leggi, ed ai vani conati d'infelici progetti, e con arguta critica materiata di autorità dottrinaria e giurisprudenziale, mette in evidenza come questi sempre si manifestassero aborti mostruosi di gretto e meschino spirito di classe, senza impronta e finalità sociale. Solo, osserva il dotto civilista , potranno redimersi dal servaggio economico e morale le plebi rurali , potranno sopprimersi in tante campagn~ d' Italia le ultime vestigia del medio-evo ed i vetusti possessi plebei potranno trasformarsi, a vita nuova, ed assurgere con concezione moderna alle forme civili di demani popolari, sacri tra i villici ed i pastori, alla vita delle presenti e delle future generazioni, colla soppressione dell' antiquata e selvaggia forma di godimento de' possessi plebei. L'esperienza, le dolorose e continue agitazioni agrarie , indussero finalmente il Governo a preoccuparsi della risoluzione .del problema, secondo lo spirito moderno ed il concetto moderno della giusti zia. umana é sociale. E così si venne dopo mo!te discussioni alla legge attuale. Nel capo secondo con Jargbi e sottili ragionamenti, e robuste considerazioni giuridiche, avvalorate da ampie note di giurisprudenza e di dottrina. e sempre con forma elegante e spigliata, sono passati in rassegna, i precedenti legislativi, sono posti in rilievo i diversi ed anche opposti pensieri dei legisla-- tori , il conflitto delle loro opinioni, e cosi il sorgere,. il progredire e l' evolversi della legge, è spiegato con metodo scientificÒ e con profondo senso pratico. Nel capo terzo ed ultimo dalla parte generale, si svolgono con sintesi rigorosa de' lavori parlamentari, e con concezione positiva de' principii di diritto in modo chiaro e preciso. le norme regolatrici delRnuovo istituto, fermandone con lucido ordine di idee la finalità e i moderni concetti che lo inspirano e la forma procedurale in cui deve svilupparsi. e Gli usi civici rappresentano uno ius singulare, ine segna l'autore, un istituto che ha il suo fondamento « nel diritto naturale, e quindi eminentemente di ra- « gion pubblica. Da questo postulato derivano due e corollari > • Deriva anzitutto la loro imprescrittibilità, e la non applicabilità delle norme del diritto comune. IlJ possesso degli usi civici, secondo la felice Aspressione del Savigny moderno, dell'illustre Scia.loia, è per natura. sua ancor più spirituale del possesso ordinario; cosic-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==