532 RIVISTA POPOLARE vien pagata annualmente da alcune Trades- Unions ai loro membri disoccupati. Se il Governo concedesse un sussidio a tali Trades Unions altre ne seguirebbero l'e~er"lpio. Il denaro così impiegato dovrebbe considerarsl come un mezzo con cui permettere agli operai di attraversai:e quei periodi di disoccupazione ehe non si possono prevedere e che anche lo Stato non sa prevenire. (Revue Economique inte,-nationale, settembre 1908). ♦ Paolo Lerox Beaulieu: La trasformaz1oue della Turchia. (La questione fi.nanziaria).-Dopo il 1881, la Turchia è stata dotata di un organismo, che funziona assai bene : Il Consiglio di amministra,rione del debito pubblico ottomano. Esso fu istituito per salvaguardai e gl' interessi dei possessori dei titoli di Stato ottomano. Questo consiglio si compone di sette membri: un inglese, un .francese, un tedesco, un austro-ungarico, un italiano, un turco e un rappresentante dei titoli di priorità 4 Ofo. Tra le sue attribuzioni vi è quella d'incassare e di amministrare direttamente le entri'lte che la Porta cedette allo scopo di soddisfa re,. almeno in parte, i suoi creditori. l giovani turchi commetterebbero un grosso errore se volessero s,pprimere questo istituto, il quale, benchè nato per ln1Z1at1vadel governo ottomano, pure, in diverse occflsioni, ricevette una specie di battesimo internazionale. Il Consiglio, dal resto , si è reso assai benemerito , poichè le entrate ad esso affidatt: si sono gradatamente accresciute. Da 42,500,000 lire che erano nel 1882-83 , sono salite ad altre 66,000,000 nel 1906 07. Quando, l'anno scorso, le grandi potenze d'Europa autorizzarono la Turchia ad elevare i diritti di dogana dall'8 all' 11 °/ 0 , fu stabilito che gli agenti del ·consiglio doveano contrattarne la percezione. I due quarti del!' aumento doveano andare al I' amministrazione locale della Macedonia e un quarto dovea devolversi a favore dt:i portatori esteri del debito pubblico turco. L'importanza del Consiglio ne uscì dunque notevolmente accn:sciuta. Si calcola che il debito pubblico cttomano (unificato) non possa essere estinto del· tutto prima del 184rTutto considerato , lasciando da _parte il debito pubblico as sunto dall'Egitto, ma comprendendo le garanzie date per le ferrovie e le indennità di guerra da pagart: alla Russia , il carico che ancora pesa sul bilancio turco p_er il pagamento del debito pubblico si calcola dai 105 ai 11o milioni per anno. (Economiste Jrançais, 12 settembre 1908). RECENSIONI GABRIELEDE ROBBIO: Le scuole italiane all'est~,-o - 2 volumi - Napoli, L. Pierro, 19"8. Gabriele De Robbio, non nuovo nelle lotte a favore dei maestri, ha voluto questa volta portare il contributo del suo intelletto e ctei suoi studi a vantaggio delle scuole italiane al1 'estero, pubblicando due volumi - appunti polemici, il primo; ed appunti politici t, didattici, il secondo-in cui ha raccolto tutti gli articoli da lui scritti in proposito nei giornali scolastici e politici. Dopo d'aver fatto la storia di dette scuole destinate a conservare ed alimentare negli italiani I' affetto per la patria e per la lingua, viene compendiata tutta l'opera che in pro' di essa è stata fatta nei congressi della ~ Dante Alighieri , della Unione magistrale e nei convegni degli insegnanti delle stesse scuole. In tutti , il De Robbio, spirito battagliero , polemizza col suo solito acume rivelando quanto poco si è fatto per favorire un' istituzione, che, più d'ogni altra, vale a ricordare i 1 nome d'Italia in terra straniera. E mentre il De Robbio, da valoroso insegnante con molta competenza tratta la quistione didattica, largamente intrattiene della condizione economica dei maestri all'estero,· i quali non a torto lamentano il trattamento loro fatto dal R. Governo, che ha ridotto, anzichè aumentare, gli stipendi goduti quando le scuole erano sotto l'amministrazione coloniale. Eodo ELtsÉE REcLus - Les croyances populaires.-Paris. V. Giard et E. Brière, 1908, pagine XXVIII 279. Prezzo fr. 5. Elie Reclus aveva consacrati gli ultimi anni alla sua vita allo studio delle questioni religiose. Applicando a questo problema della storia delle sociotà umane la sua straordinaria energia di lavoro , egli , lungo un intero decennio , dettò , a Bruxelles un corso di lezioni, che fu particolarmente seguito ed apprezzato. Il Reclus dimostra I' influenza assai grande che idee religiose hanno esercì tato nella storia rlella civilizza• zione. l'odierno volume nelle Crnyances Populaires lo colloca molto ìn alto tra gli scrittori moderni , che han trattato dei fenomeni religiosi. Il libro non è una storia generale, utile più a consultare che a leggere. E' invece un quadro vivente e pittoresco di tradizioni e di riti che costituiscono, secondo la espressione dell'autore, « la religione universale, cioi. quella di tutti i popoli, in tutti i tempi e in tutti i luoghi n. Il signor Maurice Vernes, professore nell'Eco/e Pratique des Haules-Etudes, scrive una dotta prefazione all'odierno, interessantissimo libro. F. R. G10RGIOMoRTARA- Le popolazioni delle grandi città italiane. Studio demografico._:_ Torino. Unione Tip. Editrice, 1908. L. 1o. Ci limitiamo semplicemente ad annunziare questo importantissimo lavoro del giovane Mortara, che guadagnò la borsa di studio di perfezionamento all'estero in Statistica e éhe a Ber· lino è stato uno degli alunni prediletti del Lexis e del Ber tkiewicz. Ci limitiamo sii' annunzio pcrchè intendiamo valercene largamente tra br'eve in uno studio sull' urbanirmo. FERDINANDvoN R1CHTHOFEN: Tagebùcher aus China - Berlino 1007, 2 volumi. Il Richthofe11 fu un viagglatore illustre, ch'era ad un tempo un antropologo ed un profondo osservatore dei fenomeni s-:,- ciali: sì può comprendere quindi l'importanza che potranno avere questi due ·volumi nei quali si descrive la Cina e il mondo Giallo, che egli conosceva come pochi altri. Ci piace riprodurre questo brano di una sua lettera dal 1° settembre 1868 sul Giappone: « Un più attraente paesaggio per così lunghi tratti non esiste forse in alcuna parte del mondo. Queste contrade (dal mare interno del Giappone) saranno un giorno famose_ come tra le più belle della terra ed attrarranno molta gente : dappertutto vita e movimento ed i segni del benessere e della f.licità. Un paradiso è stato creato qui, dove molte altre nszioni non avrebbero trovato neanche spazio per insediarsi. Possa questo stato , che si è conservato si a lung0 , durare ancora lungamente ! Il suo più grande amico è la civiliz • zazione occidentale ed il desiderio di bisogni prima ignoti. Possa il destino essere -più favorevole a queste isole di quello che è stato con le isole greche, che hanno con esse molta analogia ... 11. Richthofon scriveva proprio nell'anno della rivoluzione celebre del Giappone, che iniziò la sua nuova vita, le sue pa· role furono augurali - veramente profetiche. Egli si rallegre • rebbc della potenza cui è pervenuto l'impero del sole levante; ma non troverebbe più i segni del benessere e della felicità· Colla civiltà occidentale è cominciato a penetrare nel Giappone il malcontento e colla gloria sono venute le imposte gra • vose, che hanno accresciuto il disagio delle classi lavoratrici. Dott. Napoleone Colajanni, proprietario? diretforo..responsablle Napoli, R. Tipografia Pansini in S. Loren{O Abbonamento cumulativo alla Ragz'one e alla Rzv·ista Popolare. Per un anno L. 20. Per un semestre L. 10. Col dir.itt o a tutti i pre1ni semigrat.uit.i della Rtvz'sta e della Ragione co1npreso lo sp1endido capolavoro d'arte: IL SOGNO DI ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. ([.,a plù ·splendida strenna di Natale uscita a Londra ed edita. ni Italia dall'Istituto di Arti Grafi.che di Berga,no) a metà prezzo.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==