Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 19 - 15 ottobre 1908

f RIVISTA POPOLARE ogni cosa non giustificandola con le opere. L'Egitto e l'India, la Babilonia e la Persia, Kri~nah e Plotino hanno sempre in - segnato la salvezza per mezzo delle opere : ora. un principio comune alle comunioni più diverse è abbastanza autorevole; il ragionamento, poi, lo sostiene ancora. Questa teoria, esclusivamente polemi.ca, abolisce non solamente la legittimità delle indulgenze, ma i sacramenti ed i riti : e questo carattere polemico gli toglie ogni interesse : se si domandava a Lutero: (I Che pensate f!U questo punto ? >l egli pensava il contrario d'ogni insegnamento romano, in modo che, nella versione della Bibbia, in centinaia di punti, egli traduce male per tradurre diversamente dalla traduzione divulgata. A Leipzig, Lutero paragona l'uomo ad una sega. Eck osservò ridend0 ch'essa strideva, e l'uditorio si divertì. Il dot • tore paragonò allora l'uomo alla moglie di Loth pietrificata. La teoria dell'arbitrio limitato, secondo il sistema luterano, è l'opposto del libero arbitrio, la necessità è il nostro principio attivo : « Quanto a me, se mi si offrisse il libero arbitrio io non ne vorrei più di quanto me ne occorre per la mia salvezza. Dopo ogni atto ritenuto perfetto, un dubbio mi resterebbe sempre. Ma come Dio s'è incaricato della mia salvezza indipendetemente dal mio libero arbitrio, avendo promesso di salvarmi per la sua grazia, senza il concorso .delle mie ope re... Dio non c'incolperebbe più o meno delle colpe che noi avremo commesso n. Collocando su due colonne vicine le opinioni luterane e quelle romane, si scorgerebbe , a colpo d'occhio, il procedimento rivoluzionario, Lo stregone, per nominare lo spirito del male, scrive il n0me di Dio alla rovescia. Domandategli guaii opere siano accette _al principe delle tenebre, vi nominerà il vizio direttamente op• posto alla virtù; la messa vera si diceva :incominciando dal1' Amen. Il Dottore di Wittemberg non può rivendicare che un'originalità: quella d'aver detto a Mèlantone: « Sii peccatore e pecca molto, ma molto credi ancora e tu godrai in Cristo. Basta che noi conosciamo l'agnello eh~ toglie i peccati del mondo, anche quando, lo stesso giorno, noi commettiamo mille e mille omicidi, mille e mille adulterii •· Ciò è originale, come una fol~ia. Consideriamo come questo fulminatore concepisca la suprema indulgenza. l< L'uomo non saprebbe perdersi , anche quando il volesse, con ogni sorta di peccato, a meno non voglia credere; perchè eccetto i peccati contro la fede, nulla può chiudere le porte del cielo •. , Pentimento, confessione, soddisfazione, tutto ciò ti ren - derà infelice, se tu ti contenterai della vana pratica della superstizione romana 11. Per quiudici anni Lutero sedetto aIla tavola dell'Aquila Nera, albergo di Wittemberg, e ragionò per dieci ore coi suoi discepoli, davanti a tazze di birra d'Eimbeck. Egli non voleva nè bere, nè mangiare cogli ebrei. « Lasciate la Bibbia,~o:ebrei; ciò che è nascosta sotto la coda d'un porco, ecco la vostra Bibbia; ciò che ne casca, ecco ii vostro pane ed il vostr', vino, miei buoni profeti ». Considera S. Girolamo come un eretico, perchè egli parla di digiuno, di verginità, di celibato. S. Agostino non aveva la vera fede. I Padri sono degl' imbecilli che non hanno scritto che delle schiocchezze sul celibato; Sado1eto non capiva niente della Scrittura. Quale seguito di giudizi inesplicabili si formerebbe con le sentenze del monaco sassone I Egli dò I' impressiore d' un sultano della teologia, che mette le tradizioni alla tortura e decapita i dogmi, con una fantasia meravigliosa. Al Concilio di Trento il Cadinale di Lorena esclamò: ~ E' per nostra colpa eh 'è soppraggiunta questa tempesta, salviamoci I , Tutti erano d'accordo nella Chiesa che una riforma s'imponeva: una riforma disciplinata: bisognava cambiare •cost_umi, in un momento di disubbidienza generale. Le rivoluzioni si producono allorquando i loro elementi si sono maturati attraverso i secoli. A torto oè. a ragione, l'alto clero tedesco non era amato dal popolo e la nobiltà agogna va i beni della chiesa: aggiungete a ciò quelli pei quali il disordine è una divertente orgia e gli occhi sedotti da tanta parata e non resterà a Lutero che la sua audacia. Egli dette il clero ai nobili, creò un movimento in cui gli ingenui s'inebriaron0 ed in cui i mali~ni si spassavano. Io non credo che il popolo abbia compreso che gli si prometteva il cielo senza fatica ed il sacerdozio senza preparazione. Quali sono state le conquiste del Sassone? Le razze lente, pesanti e fredde del Nord, hanno creduto d'emanciparsi dal genio latino e riconquistare la loro autonomia, respingendo il cattolicismo. Ptr un seguace di Aristotile, Lutero è un pazzo, per un platonico, egli è peggio ancora, perchè disprezza la tradizione. Per un tedesco, Lutero proclama i diritti dell' uomo in materia di fede, egli distribuisce il berretto di dottore, come la Francia più tarti distribuirà l'altro berretto ... di galeotto. L'autorità sembra illeggittima d1po ch'essa perde il prestigio dei buoni costumi, e dovunque e sempre, si ha così il pre - testo per disobbedire. A questi fattori, la cui enumerazione sarebbe larga, con viene aggiungere un ardente desiderio di decentramento. Come tipo d'ambizione spirituale, Lutero non ha riscontro che nell'ambizione politica di .Cesare Borgia. fl con'dottiero sogna l'unità italiana, l'eresiarca s'applica con ardore per ottenere l'unità occidentale. Presso i d·Je, uguale uso di mezzi rerverr.i, uguale assenza di senso morale; perchè l' apog~o della riforma fu il sacco di Roma da parte degl'Imperiali, in maggioranza lu~erani. Lutero sposo fu un buon marito; ma se si t>Samina la sua pai:te nella guerra dei contadini, si scopre eh 'egli fu il vero autore della strage di Franckenhausen. Il dottore sassone disprezzava il popolo, e il su0 linguaggio colorito su ciò era esplicito: lt Ali' asino del cardo, un basto ed una frusta; ai contadin della paglia d'avena~ Non vogliono arrendersi? il bastone e la carabina: è il diritto; se non s1 fa sibilare l'archibugio, essi saranno mille volte più malvagi ». La politica di Cesare Borgia era più democratica; i suoi mandatari scrivevano in principio: « Guerra ai castelli, pace alle capanne ». Tigre o dragone, egli divorava gli altri mostri della sua specie; eccettuati i saccheggi, egli prendeva in realtà la difesa del popolo, che lo considera come un liberatore. Lutero da un canto scrive ai nobili : l< Se i contadini non erano insorti, da altri saranno venuti i pericoli ... Dio vi vuole castigare, miei buoni signori; questi paesi che insorgono con tro di voi rappresentano Dio stesso che viene a visitarvi nella vostra tirannia ..• Dall'altro, egli manfa ai contadini: « Che sarebbe il mondo, se voi trionfaste? un ricovero di briganti. Volete liberarvi dalla schiavità? Lo schiavo è vecchio quanto il mondo. Abramo aveva gli schiavi e S. Paolo stabiliva dei regolamenti per co• loro che 11diritto delle genti ha ridotto alla servità ». Ascdtate la marcia feudale di Franckenhausea. « Andiamo, miei, principi, alle armi, colpite. « Alle armi I I tempi sono venuti, tempi ammirabili 10 cui con del sangue, un principe può guadagnare più facilmente il cielo che non con le preghiere. « Colpite, ferite, uccidete, in faccia, o di dietro, perchè nulla è più diabolico d'un sedizioso. E' un cane arrabbiato che vi morde, se non l'uccidete. « Se voi soccombete, voi siete dei martiri davanti a Dio,

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