526 RIVISTA POPOLARE boli si debbano sottomettere, pm che alla giustizia amministrata nelle aule dei tribunali, a quella esercitata col fucile, col pugnale, col rasoio, nella macchia o all'ombra impenetrabile d':un viroletlo; è logico che si tema, più ancora che la reclusione, il colpo del braccio traditore cbe tronca la vita o sfregia il viso o rovina negli averi. Da ciò nasce il silenzio ostinato de' timidi, da ciò nasce quel tipo di mafioso che è tale semplicemente perchè vi le e furbo nello stesso tempo. E' qui è bene fare un pò di psicologia del mafioso senza pretesa d'infallibilità, ma colla certezza di essere molto vicini al vero. ♦ Tre tipi principali di mafioso esistono, secondo me, in queste contrade: il mafioso per mestiere, il mafioso per necessità, il mafioso ingenuo. 11 primo è il più dannoso, se non il più comune. E' molte volte un di quei delinquenti patologici di cui si occupa l'antropologia criminale: in cui l'atroGa del senso morale si può dir completa e sviluppati al massimo gl'istinti antisociali. Nel foseo tenebrore della mala vita egli vive come in proprio elemento e non saprebbe starne fuori. Son poca cosa per lui i piccoli furti, i piccoli oltraggi: egli vuole l'espoliazione, il grande ricatto, la vendetta feroce. Senza dubbio i mafiosi di questa fatte divengono presto capi di società, e se non hanno potuto dare in patria le grandi prove della propria bravura e saziar la libidine di sangue, si recano in più spit·abil aere, a New-York. Là, nella grande metropoli ame- • ricana , dove più facilmente possono eludere la legge , danno libero sfogo a' loro istinti criminali. Naturalmente rifoggono dai lavoro o si danno al mestiere non molto faticoso dell' alphonse e vivono così e scialacquano sfruttando donne e decimando i salari de' connazionali che capi tana sotto le loro grinfie inesorabili. Addestratisi ben bene al delitto , acquistato un titolo d'onore con qualche omicidio più o meno feroce e rimasto impunito, essi ritornano in Italia forti di potenza e di quattrini estorti a quei poveri lavoratori che per guadagnare un pane si stronca • no la vita nelle fabbriche o nelle profònde cave delle miniere. Quel che possa fare il mafioso per eccellenza quando con nuova autorità è;ritornato nel paese natio, si può facilmente immaginare. Assume il comando delle sue truppe forse sbandate e le riordina, riorganizza il servizio, e subito si vede una mirabile fioritura di furti, di ferimenti, di sfregi, di omicidi', di reati d'ogni genere. E la giustizia e la forza sono rappresentati da due soli carabini.eri che ,fanno l'ufficio di agenti, di procuratore del re , di giudice istruttore , di carcerieri , ecc. Con quali risultati è inutile dire. ♦ Del secondo tipo di mafioso, ...i.l mafioso per necessità, abbiamo già detto. Convinto che la giustizia non garentisce (com'è di fatto) la sua vita _e i suoi averi dalla prepotenza della mala vita (con ..cui si trova in contatto per necessità di mestiere o per altro) vi si affilia per averne la protezione o il minor danno possibile. I mafiosi di questo genere, che sono i più numerosi, non salgono quasi mai.,.agli alti gradi, ma restano a comporre la bassa forza e sono i consueti esecutori degli ordini infami. La loro arma abituale è il grimaldello pe' piccoli e grossi furti, ma si trovano anche bene nella funzione di farsi pagare la bottiglia e i sigari da qualche povero diavolo. Quando poi son costretti dagli ordini superiori a commettere reati di sangue, si appostano col fucile dietro u!1 ce~puglio o aggrediscono col pugnale e quasi sempre alle spalle la vittima designata. Poichè sono in fondo delinqunti per vigliaccheria, si formano più specialmente nell'America, la dove la mala vita in perversa eJ è più temibile che altrove. Nè, tornati in ,patria si arrestano sulla china del male, ma ingolfati nella pratica criminosa e soggiogati dalla ferrea disciplina della trista associazione, consider:ino anch'essi la loro qualità di mafiosi come un me~·tiere e percorrono tutto intero il curriculum della delinquenza. ♦ Il terzo tipo, il mafioso ingenuo, è il p1u raro e il meno dannoso. Non è un delinquente, chè anzi ha in germe molti sentimenti generosi e cavallereschi; ma, privo di qualsiasi educazione dello spirito, venuto su in ambiente corrotto e depravato, s'è form!:lto fin da bambino de' falsi concetti di giustizia, di onestà, di valore. Essere mafioso, per lui vuol dire essere persona 1·ispettata e temuta, che poo far molto bene e molto male. E questo si sforza di parere agli occhi di tutti. E' insomma il mafioso che si mostra, che ostenta la sua bravura ·e che osa apertamente difendere l'istituzione dell.a mafia, come fosse -la cosa più nobile di questo mondo. Ciò prova la sua ingenuità. Questi affiliati in fondo rendono pochi serv1g1 all'associazione criminosa, poi.chè nell'essere mafiosi diritti, com'essi ciicono, trovano più che altro una soddisfazione di vanità, nè son capaci di macchiarsi le mani di sangue sol per eseguire ciecamente le sentenze dell'orrendo tribunale. Ond'è che molti di questi disgraziati escono dal fango della mala vità, ma spesso troppo tardi e col volto orrendamente sfregiato. Ed è in vero uno spettacolo assai rattristante vedere come de' giovani, che in altro ambiente sarebbero de' buoni e :Jnesti operai, da noi si abbandonano all'ozio e vanno a ingrossare le rile della mala vita. E il futuro rnafioso si scorge bene nell'atteggiamento del fanciullo abbandonato alla strada, che gira oziosamente brigando quà e là per un nonnulla o che va a com mettere piccoli furti nelle campagne. Qualche tempo fa un giovane maestro ha avuto la curiosa idea di perquisire i suoi scolari (ragazzi che vanno da' sette a' dieci anni) e ~:tutti 1 o quasi, ha trovato in tasca L1n coltello. Questo fatto può dare una idea dell'educazione che quei bimbi ricevono in famiglia. Ed è capitato a me stesso di vedere che un giovinetto, quieto del resto e buono, asseriva in un suo compituccio di scuola, che era degno di ogni biasimo un prete, solo per avere de nunziato alla giustizia un assassino che gli avea confessato il suo delitto. Povero assassino capitato nelle mani di un prete infame e cat·ogna ! ! ... Gli è che in quest'ambiente mefitico l'omertà si respira coll'aria; si confonde col sangue, si radica nelle tenere menti dei fanciulli e diventa una convinzione, un principio, un dogma di fede. Ed è naturale del resto che pe' ragazzi che nei discorsi di famiglia e in tutti i crocchi sentono magnificare le gesta de'delinquenti, l'omicidio sia un atto eroico, la vendetta un dovere sacrosanto, il ricortere alla giustizia una suprema viltà. Crescono così senza alcun rispetto alla vita umana, convinti che un uomo valente è chi meglio può e sa maneggiare il pugnale, derubare il prossimo, opprimere il debole e vivere sui sudori degli altri. E ndle loro anime bambine i germi de' senti men ti nobili e generosi, non ravvivati e fecondati dall'educazione, periscono
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