516 RIVISTA POPOLARE" Manteniamo quindi la formula classic~ « Libe~a Chiesa in libero Stato ))' avvertendo pero che bisogna assolutamente evitare il pericolo che essa sia trasformata nell' altra « Libera Chiesa e libero Stato » e senza esciudcre che lo Stato nei momenri eccezionali abbia il diritto di armarsi e ,difenàersi quando la Chiesa assuma concretamente la posizione di belligerante, ossia di setta. DotT. GASPARE AMBR0s1N1 Spet1imentalismo soeiale Le leggi sociali d'assicurazionein Germania Di fronte alla oramai sicura revisione della nostra legislazione assicuratrice, riteniamo utile esporre in forma chiara e popolare la storia statistico-comparati va delle leggi sociali d'assicurazione in Germania.. La maggior parte dei grandi progressi realizzati in Germania in materia di igiene pubblica , la vigorosa guerra contro la tubercolosi e l'alcoolismo, l'impianto di s,rnatori, la larga distribuzione di soccorsi, trovano la loro causa prima d'indole eminentemente economica nelia organizzazione dell' assicurazione operaia. È q11esta organizzazione forse la piu antica. e la più perfetta, che solo può permettere di comprendere e di spiegare tutto ·quanto si è tentato e tutto quanto si è fatto. In luogo di considerare l'assistenza come un'opera di pietosa carità, la si riguarda invece molto più ra zionalmente e praticamente come una savia istituzione di utile previdenza sociale. Ricordiamo a proposito le belle parole •di M. Duclaux « Una cassa contro gli infortuni deve evidentemente curare i propri ammalati; ma più ancora vegliare sull'igiene dei sani per evitare il più che sia possibile la possibilità delle malattie >. Ciò nen rappresenta uno sterile dovere umanitario, ma un vero e proprio interesse sociale finanziario. Quale differenza! In Italia la nobile istituzione è oggi divenuta invece un mezzo illegale di illeciti gua dagni da parte della gran massa dei lavoratori. Ma passiamo alle disposizioni legislative tedesche. L' operaio tedesco è obbligato d' assicurarsi contro gli infortuni non solo, bensi contro le malattie, l' invalidità e la vecchiaia. Il principio dell'assicurazione obbligatoria può essere riassunto nelle parole scritte nel messaggio imperiale di Guglielmo I il 17 novembre 1881. « Noi P-onsideriamo (diceva il capo dell'Impero) che sia nostro dovere imperiale di domandare ancora al Reichstag di µrendere a cuore il bene degli operai e noi saremo in vero felici di poter lasciare dopo noi alla patria 11 na nuova garanzia durevole , che assicuri la pace jnterna e dia a quelli che soffrono l'assistenza alla quale banno ben diritto •. Questo messaggio, che sente un po' di sentimentalismo politico, rappresenta il principio di un periodo . di elaborazione lunga e feconda. In seguito la riforma è stata realizzata per tre leggi distinte , votate a qualche anno d'intervallo: 1 ° La legge del 6 luglio 1883 che organizza va l'assicurazione contro le malattie; 20. La legge del 6 luglio 188-t: per l'assicurazione contro gli iofo1~tuni; 30 La legge infine 22 giugno 1889 modificata il 13 luglio 1899 che ba realizzato la parte dell'opera la più importante invero e la più diffieile, l'assicurazione contro la invalidità e la vecchiaia. Cosi l' operaio tedesco è in ogni caso per la legge assicurato contro le malattie, gli infortuni, la invalidità non solb bensì contro la vecchiezza, ultima e più ' • sicura minaccia al lavoro ed al lavoratore. Il carico di spesa per tutto ciò è addossato al padrone, al lavoratore ed allo Stato , che contribuisce anch' esso e non inadeguatamente. Nell'assicurazione contro le malattie e gli 1nfortunii, la quotizzazione di premio deve rispondere cirra al• l' 11/2 °/o del salario medio ed eccezioualmente può essere elevata al 2 °/ 0 • Il premio viene pagato in ragione di un terzo dal padrone e di due terzi dell'operaio. Per l'assicurazione contro la vecchiaia ed alla invalidità gli assicurati sono ripartiti in cinque classi seguendo la importanza del salario. Le cinque classi di salario (Lohnklassen) sono così determinate : 1 a classe, salario annuale non eccedente 350 marchi (lire 437.50); 2" classe, salario da 350 marchi a 550 (lire 437,50 3a. classe, salario da 550 marchi a 850 (lire 887,50 a 1060i50). 4a.classe, salario da 850 marchi a 1150 (lfre 1060,60 a 1437.50). 5a classe , salario superiore a 1150 marchi (lire 1437,50). A queste classi corrispondono cinque diverse quotazioni fissate dalla legge per ciascuna settimana e per un periodo di dieci anni. ta classe, 14 pfennig, eguali a lire 0.175 per settimana; 2a. classe, 20 pfennig, eguali a lire 0.25 per settimana; 3a. classe 24 pfennig, eguali a lire 0.30 per settimana; 4a classe, 30 pfennigs eguali a lire 0,37 per settimana; 5a classe, 36 pfennigs, eguali a lire 0,45 per settim. Il carico di questa spesa è dovuta metà all'operaio e merà al padrone. Ed ora riguardiamo i diritti che si riflettono sullo assicurato. L'assicurazione contro le malattie conferisce un doppio diritto. Diritto alle cure mediche (nessuna esclusa) , diritto ad una relativa indennità pecuniaria. Tutte le volte cho la malattia produce una sospensione di lavoro, il malato riceve una indennità che dovrà essere almeno eguale alla metà del salario medio e in certi casi ai 3 quarti di questo salario. S-e la malattia, dopo tredici· settimane, si risolve, viene concesso un nuovo periodo di altre tredici Het-
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