Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 18 - 30 settembre 1908

484 RIVISTA POPOLARE mana di settembre è succeduto un aumento più marcato in data dell' 11 secondo il bollettino del1' Econ.Eur. e del 12 sett. secondo il Bollettino del ministero dell'agricolturaitaliano. Fra "i due bollettini c'è solo una contraddizione pel mercato di Berlino : quello italiano segna un ribasso da 27 a 25,15 per quintale e il francese un aumento da 24,84 a 25, 10. Ed ora eccoci all' Italia : Italia. - Produzione media del quinquennio 1901 190 5 ettolitri 57,327 ,09; 1906 ettolitri 62,185,419; 1907 ettolitri 62,565,873. Queste cifre dicono di quanto sia aumentata la produzione italiana - anche sugli anni migliori, cioè snl quinquennio 1870-74. Ma disgraziatamente l'aumento notevole nella produzione si ebbe sino al Lazio. • Nel mezzogiorno tutto, in Si,ilia e in Sardegna ci tu notevole diminuzione. • La pro4uzione complessiva di tali regioni ch'era stata di 24,277,738 ettolitri nel quinquennio 1901 1905 discese a 21,323,324 nel 1906; a 19,763,212 nel 1907. Era circa il 44 °/ 0 del totale nel quinquennio; discese a meno del 37 °/ 0 nel 1907. Le previsioni sui dati del Bollettino devono divenire fosche, foschissime, guardando a questo prospetto, in cui sono riferiti quelli del raccolto del 1908, e eh' è stato pubblicato dalla Tribuna (24 Settembre): Produzione Produzione Produzione Regioni media anno 1907 anno 1908 anni 1901-907 Ettolitri Ettolitri Ettolitri , Piemonte. 4,874,900 6,249,500 4,551,200 Lombardia 4,964,000 5,383,800 5,050,800 Veneto . . 4,659,000 6,631,800 6,476,300 Liguria . 364,200 402,900 36 I ,300 Emilia. 8,013,200 10,394,200 9,932,000 Marche-Umbria. 5,620, I 00 5,636,000 5,657,700 Toscana 4,178,000 4,947,goo 3,896,900 Lazio . 2,945,000 3,156,500 2,600,000 Merid. Adriatica 7,546,300 6,702,600 4,922,600 Merid. Mediterr. 6,339,200 5,112,400 2,882,900 Sicilia. 7,77o,9oo 6,346,900 5,960,000 Sardegna. 1,552,500 1,601,300 847,000 Regno. 58,827,300 62,565,800 53,138.700 Il giornale ufficioso di Roma pubblicò queste notizie - nientemeno I - per rassicurare il pubblico; e5se invece giustifii.:ano pienamente l'allarme; specialmente pel me"zogiorno, per la Sicilia e per la Sardegna. La produzione di tali regioni nel 1908, dun~ue, discese al ~7 °/0 dal totale! D onde la forte differenza nel prezzo tra i mercati del settentrione e quelli del mezzegiorno , che per le ragioni esposte nel nùmero del 15 agosto non si possono eliminare - anche per la deficiente organizzazione commerciale del mezzogiorno. Si elevano molti dubbi - g!ustamente - sulle nostre statistich~ del-la produ:done agraria ; ma che nel 1906 e 1907 ci sia stato un forte aumento sul quinquennio precedente emerge chiaro dalla torte .diminuzione nelle importazioni. Le importazioni che nel periodo luglio 1905 maggio 1906 erano state, di 1,006,156 tonnellate discesero a 957,173 in quello 1906-907 ; precitarono a 299,006 nel 1907-908 ! Cioè subirono una diminuzione di oltre il 71 °/0 sul primo anno ; di oltre il 68 °/0 sul penultimo! Questa enorme diminuzione nella importazione non potè essere tutta compensata da'.l' aumentata produzione ; c'è stata con molta probabilità, esaurimento delle riserve e, contrazione nei consumi. Intanto perchè si comprenda meglio la •ripercussione che doveva esercitare sul mercato italiano il deficiente raccolto di alcuni paesi esp<?rtatori avvertiamo che nel 1905-906 sop~a 1,288,980 tonnellate importate 1,164,497 le importammo dalla Romania e dalla Russia; sole 36,561 dal!'America settentrionale e 24,233 dall'America meridionale. Nel 1906-907 sopra una totale importazione di tonnellate 1,090,981 dalla Romania e dalla Russia importammo 925,738; 149,090 dall' America settentrionale e 1,328 dalla meridionale. Questo serve a dimostrare l'enorme importanza che ha per l'Italia la esportazione dal Mar Nero e la sua chiusura ! Intanto si avverta che la diminuzione delle importazioni è venuta principalmente a danno dei grani teneri e non dei duri , che servono per le paste; e che è di poco diminuita l'entrata dei grani per importazione temporanea, che servono allo stesso uso, come risulta da questo confronto: « Importazione per consumo : grano duro . grano tenero Da agosto 11.daprile 1907-08 1906-07 Difereo&a Tonn. 206,172 407,136- 200,96-4 • 35,4 28 465,3 28 - 4 29,899 « Importazione temporanea : .. grano duro . grano tenero Da agosto ad aprile 1907-08 1906-07 Diff'erenu Tonn. 81,008 95,575- 21,829 )) 41,300 19,471 + 21,829 « La diversa misura della diminuzione del grano duro importato o definitivamente o temporaneamente può spiegarsi, non con un corrispondente minor consumo di paste in Italia, ma per il fatto che il grano duro è materia prima indispensabile nei casi in cui le paste devono essere conservate più a lungo e assoggettate a traversate per mare , e quindi il suo impiego per il prodotto destinato all'esportazione sì impone, mentre quando si tratta di prodotti destinati a consumo più vicino al giorno della fabbricazione, il grano tenero può essere in buona parte sostituito a quello duro senza danno per la bontà del prodotto. Questa sostituzione è stata specialmente incoraggiata nella corrente stagione dal maggior distacco esistente fra i prezzi del grano duro e quelli del grano tenero ; i primi, trattandosi di prodotto estero , crebbero anche in Italia in relazione alla situazione del mercato mondiale dei grani ; i secondi, invece, influenzati all'interno dall'abbondanza della produzione italiana, non seguirono integralment~ il movimento di ascesa sui mercati italiani». ('Bollettino pag. 276). Un ultimo dato che ci spiega meglio la ragione I

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