Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 18 - 30 settembre 1908

480 RIVISTA POPOLARE è andata mala, essi si assembrano a migliaia e spalleggiati e un po' anche guidati dai socialisti danno l'assalto l>lle cattedrali, come hanno fatto a Glascow, e giorni fa a Manchester, fischiano i principi reali in visita, e minacciano passeggiate notturne per Londra, passeggiate che sottintendono saccheggio. La polizia imprigiona, bastona, )i per lì disperde: ma il male rimane, anzi i tramps crescono spaventosamente di numero. Ci sono poi i disoccupati veri, i veri operai senza lavoro. Essi sono i più infelici ed anche i più pericolosi. In fondo il tramps non è scontento della sua vita, ne brontola e la maledice, ma non fa nulla per migliorarla, nè potrebbe del resto poichè egli non ne conosce altra, è un essere a parte nella eoeietà, un prodotto delle leggi, della costituzione, del carattere Inglese, e dello sviluppo che l'industrialismo ebbe poco meno di cento anni fa. L'operaio, invece, il vero disoccuputo ha conosciuto una vita mena misera, anche l'agiatezza; spesso, si fa commesso di magazzino o viaggiatore di commercio. Sente la ingiustizia ed il peso della. sua situazione e si ribella; con tanta maggiore energia si ribella quanto più egli fu abile la· ,voratore, ed ebbe un mestiere che gli concesse, per un periodo di tempo, una posizione rispettata. Quà le vie principali, le piazze, gli squares sono invasi da una folla di miserabili i cui abiti portano le traccie d'una non molto antica decenza ed eleganza, le cui maniere sono di uomini educati, che ebbero contattì più alti che non quelle dei tramps. Essi sono i commessi di negozio, i viaggiatori di commercio, i camerieri di trattaria (inglesi), i giovan di studio che arrivati alla età di 45 a 50 a11ni sono cacciati, perchè considerati vecchi ed inabili, dai loro posti che altri, giovani destinati alla medesima sorte, occupano a loro volta. Essi sentono l'ingiustizia di tale trattamento, sentono quanto c'è di crudele, di feroce, di bestialmente egciista in questo sistema che li priva del pane quando non sono più in età di cambiare mestiere ·ed banno dato ad un padrone o ad un ramo di attività i loro anni più giovani e il meglio della loro energia. Al congresso del.le Trades Unions è stata votata un invito ai membri del parlamento perchè con una legge provvedano a por fine a questa ingiustizia che aggrava il male della disoccupazione; dal cantò loro questi, che sono i soli e veri disoccnpati, minacciano. Vi sono poi gli operai che le grandi crisi industriali buttano sul lastrico: i cotonieri a Manchester, i coltellinai a Sheffiield, i meccanici a Glascow, ben presto un grande numero di birrai a Londra, e proprio ora i calzolai a Leeds. Fra questi i socialisti e l' lnde- ~endent Labour Pa1·ty reclutano la loro legioni battagliere. Sono essi che agiscono con ma,g,giore violenza. nelle dirrostrazioni E vi Aono poi gli Hooligwns. cioè i teppisti, la ranaglia che I' Enst End di Londra, clie Amsat, che i quartieri miserabili delle grandi città vomitano ogni giorno nel centro in cerca. di furti da commettere , o di disordini cui prestare una mano. Tutti questi elementi costituiscono quel terribile problema che è la dissocupazione Inglese. Si rimprovera il governo che non vi pone rimedio: ma come potrebbe ii governo trovare nna via di accomodamento a una tanto enorme matisa di spostati? 20 mila a Glascow, 35 mila a Monchester, 14 mila a Leeds, più di 120 mila a Londra, sempre più di 10 mila in ognuna delle grandi città Inglesi. Naturalmente il governo cerca di dare e far dare qnà e là dei sussidii: 500, 1000, 7000 sterliue, goccie d'acqua nel mare: dopo il male è peggio di prima; chi ebbe rimane scontento, chi non ha avuto ha l'ira del negletto ; e contro tutto ciò il governo, ogni governo, è impotente (1). ( 1) I Giornali hanno annunziato che il ministe::ro della guerra inglese, Haldane, vuole porre:: rimedii alla temuta straordinaria disoccupazione del prossimo inverno invitando disoccupati validi ad arruolarsi nell'esercito. Ci sembra un canard ridicolo. Del resto il governo liberale non si interessa molto della questione: promette, dà qualche soldo, tutela l'ordine e tira avanti badando a menare in parte la legge che rischia di farlo cadere; il famoso e Licensing Bill :.. Un nostro redattore ha contato nello spazio di due chilometri, tanti ne corrono da Regent 's Park Road a Portland Station, quattordici spacci di bevande spiritose e birra. Questo numero non è nè una eccezione, nè una esagerazione; è il numero normale dei Publwhouses in un simile percorso in strade frequentate e popolari. Naturalmente in Regent 's Park. Road non ce ne sono ma in Portlancl Street cc n' è qualcuna di più. Ora il governo considera che di questi spacci di bibite ce ne sono troppi, che essi rappresentano un inrentivo all'alcoolismo che abrutisce la popolazione Londinese e ha presentato la e legge su le patenti • il e Licensing Bill •. E su questa legge i Conservatori ed i Lords intendono dare battaglia al gabinetto liberale. Ed hanno qnalche fondata speranza di vincere. Il consumatore Inglese considera. due fatti, e fa una questione di principio; i fatti questi : 1° la riduzione dei « publichouses • diminuirà. la produzione della birra, ciò che aumenterà la disoccupazione, già grande: 2° la riduzione dei « publichouses • renderà difficile e scomodo alle famiglie il provvedersi di birra, non sarà più possibile bere e l'erario risentirà la perdita grave del dazio e della imposta su la birra. Manifesti, caricature, opuscoli, diatribe di conservatori bf\ttono tutti su questo duplice chiodo; non dicono che la riduzione non si farà che lentamente che in capo a 25 anni i publichouses saranno diminuiti soltanto di 2/8 e che è soltanto in capo a 50. anni che saranno diminuiti della metà, poichè cosi dispone la legge. La questione di principio è questa: Io, dice il consumatore Inglese, pago allo Stato una grave imposta su gli alcools, ed una assai notevole su la birra, bevo, come , quando e quanto mi piace. Vanamente il goVE\rnodimostra, a furia di statistica, che i danni dell'alcolismo cresco'no di· anno in anno : su le questioni di libertà l' Inglese non transige, ed i conservatori, che lo sanno, si preparano a dar battaglia. al governo su questo terreno e forse anche a vincere: con quanto vantaggio· del paese non sappiamo; tanto più che il Reform tariff, il protezionismo, è, per ora , il loro costante pensiero. _ E quanto vengano apprezzate qneste obbiezioni contro il Licensing Bill ce lo ha appreso l'ultimo co~ mizio di protesta in Londra, cui presero parte 300,000 cittadini con 20 tribune, 100 bande musicali e migliaia di bandiere l ♦ Il Congresso delle Trade' s Unlons a Nottingham. - Durante lungo tempo, da subito dopo l' abolizione del Riot Act e del Oonspfracy Act che impedivano le organizazioni •operaie fino a circa dodici anni fa, lb Trades Unions ebbero molta cura di evitare di prender parte, come entità costituite, alla lotta politica. Organizazioni puramente ed esclusivamente econc,miche consideravano che la loro azione doveva svolgersi al di fuori di ogni influenza politica, e sdegnarono perciò, come corpi costituiti, di prender parte alla lotta elett'Jrale , e fino ad trn certo tempo fa, non si preoccuparono neppure se v'erano o no dei membri operai , o dichiaratamente rappresentanti di operai , al Parlamento. Naturalmente ogni membro delle Tra.de Unions votava sia per il candidato liberale sia per il conservatore a seconda eh' egli apparteneva all' uuo o all' altro di questi due partiti. Il partito socialista « Social Democrat Federation • non aveva e non ha credito alcuno, nè influenza fra gli operai. Sorse l' e lndependent Labour Pa1'ty ~ specie di partito operaio il quale cominciò a so3tenere l'idea dei deputati operai in parlamento. Le Trades Unions

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==