504 RIVISTA POPOLARE Londra, Birmingham, Glascow, Liverpool, Bradford ed altre città intrapresero colossali sventramenti , per conto proprio. Altre città si diedero a costruire e ad affittar case per gli operai e a pura perdita, perchè onde favorir questi, fissarono pigioni bassissime , altre municipalizzarono le farmacie , gli ospedali, le vetture da piazza, le lavanderie (Glascow e Che - sterfield ), i ponti, i quais i docks ( più di 100 città), altre fabbricarono macchine a vapore e vagoni ferroviari, qualcuna carri e carrette (Monchester), stufe in forro e cucine a gas (Southport), qualche altra municipalizzò , facendosene impresaria, tutti i teatri e gli alberghi pei viaggiatori , alcune istituirono uffici municipali di prestiti su pegni , moltissime municipaliz;arono lo spaccio di generi alimentari , il pane , il ghiacchio . le bevande spiritose e il latte. A çardiff si municipalizzò la vendita del pesce e a Colchester quella delle ostriche. Il County Council di Londra poi, andando avanti a tutti, stabilì una volta per sempre la massima di non affidar più la gestione dei pubblici servizi nè conceder o appaltar più alcuna opera pubblica a singoli imprenditori o a società industriali, ma tutto geme e tutto costruire direttamente. Nè basta. A molti municipi sembrò troppo angusto il proprio territorio e, divenuti produttori e costruttori, arearono, come ogni produttore e costruttore , di stendère la propria clientela. E a tale oggetto varcarono i limiti del proprio ter · ritorio procurandosi nei comuni finitimi numerosi clienti onde 11.::crescere i propri ~uadagni, Se! pur quakuno guadagnava, e per rifarsi delle perdite che nell'ambito del proprio comune subiviino. Oltre 120 città forniscono il gas fuori del territorio comunale e più di 50 esercitan0 l' indust_ria tranviaria su quello dei comuni vicini. E ciò malgrado k perdite dei co - muni invasi e i loro reclami al parlamento. Nulla ha potuto rinsavire i municipi caduti in mano dei radicali, nulla, nemmeno la parola ammonitrice di Chamberlain, che pure avrebbe dovuto essere ascoltata con rispetto, perchè egli , 30 anni prima sindaco di Birmingham era stato il più caldo favoreggiatore delle municipalizzazioni. Gli effetti di questa manìa municipalizzatrice fut ono rovinosi. Tutte le città s' indebitar0110. Il debito complessivo dei municipi inglesi era, nel 1880, di circa 9 miliardi e 300 milioni di lire ; nel 1902 era cn sciuto di 4 miliardi e mezzo giungendo ali' enorme cifra di 7 m: liardi e 800 milioni. Nel 1906 il debito complessivo era salito ancora , avendo sorpassato i 12 miliardi. Di unita ai debiti crescevano le imposte. Le tasse municipali ascendevano , nel 1880 , a 550 milicni; nel 1905 eran cresciute del 140 °lo e i contribuenti inglesi pagano oggi un miliardo e 555 milioni. I danni sono stati enormi e la pubblica opinione, nei primi tempi favorevole, è divenuta utile é questo rovinoso sistt!ma amministrativo. Le cause di tanti mali sono di verse. La municipali1.zaz ione sopprime la concorrenza , cioè il più efficace stimolo di progresso. Essa diviene facilmente un'arma di lotta politica, alterando la base delle imprese industriali. Inoltre, vi sono alcuni che patrocinano la municipalizzazione come avviamento alla nazionalizzazione di rutta quanta l'operosità economica di un paese. li socialismo municipale prima, il socialismo statale poi. (Rassegna cÒntemporanea ,. settembre 1 908). ♦ .J Charles Deschars: Il nuovo 1>rotezlontsmo australiano (1). - Nel!' autunno del 1904, molto si discusse nella Nuova Galles circa i successi ottenuti in tutta l'Australia dal trust sulle macchine agricole americane. Esi;o avea gradatamente conquistato tutto il mercato , con notevole danno per le fabbriche austrllliane. Il Parlamento federale intervenne allora per alzare i dazi di entrata su quella merce. D' altr l parte , per impedire agi' industriali nazionali , così difesi , di realizzare dei grossi guadagni a detrimento lei pubblico , si sottoposero gl'industriali stessi ad un diritto di accisa. Erano esentati dall'imposta gl'imprenditori che compensavano e facevano lavorare gli operai secondo le prescrizioni di una autorità industriale (Corte d'arbitraggio o Consiglio del lavoro) o che ottenevano dal presidente della Corte federale di arbitraggio l'attestazione che gli opera.i erano equamente trattati. Sino alla metà del 1907 , il potere esecutivo trascurò di riscuotere il diritto di accisa voluto dalla legge. Ma il partito operaio domandò di estenjere ai salar;ati i benefizi che gl'imprenditori avrebbero tratto da un nuovo progetto di tariffa doganale, che il Governo avea presentato al parlamento, di modo che la questione delle macchine agricole ritornò a galla. Un sistema di accise simile a quello previsto dalla legge del 1906 , formò la base di un contro progetto operaio. Siccome il Governo avea bisogno del concorso del Labour Party per l'approvazione ddla nuova tariffa, cosi fu necessario applicare con un certo rigore la legge sulle macchine agricole. Il presidente della Corte federale di arbitrag~io stabile la misura dei salari che gl'industriali avrebbero dovuto pagare per essere esentati dall'accisa. Gli aumenti di mercedi prescritti dal presidente furono così notevoli che molti industriali si rivolsero al Parlamento per dimostrare che gli oneri da ciò derivanti erano superiori ai benefizi della maggiore tutela. La risposta a questa domanda non è nota ancora. Intanto , I' idea di far camminare di passi passo i dazi di salari ha fatto il suo cammino. Nello scorso mese di agosto, la Commissione delle Dogane, nstudiando il progetto della nuova tariffa daziaria, così si esp1imeva: << Noi crediamo che ogni rial~o di dazio debba andar compagno ad un rialzo di accisa. Saranno dispensati dal pagamento di questa, gl' industriali che si sottoporranno alle condizioni seguenti : 1 ° Fan lavorare secondo le prescrizio'.li stabilite dal tribunale industriale di uno degli Stati; 2° Pagsre i salari alla misura che il Parlamento vorrà stabilire; 3° Adottare le sentenze emesse dal Tribunale federale di arbitrato; 4° Conformarsi al contratto collettivo di lavoro p. In quanto riguarda la protezione dei consumatori di fronte ai prezzi troppo elevati richiesti dagl' industriali protetti , la <:omrnissione delle dogane così propone : « Se il ministro ap - prende che i prezzi al minuto degli articoli si sono elevati in corrispondenza dei dazi aumentati egli potrà - dopo averne riferito al Parlamento - sospendere la percezione dei diritti su tali merci. Son queste le basi del nuovo protezionismo che matura nell'Australia. (Revue politique et parlementaire, sett. 1908)· (1) Il titolo dell'arti:o~o sarebbe l~organfna,ione del lavoro. nel/' Australia, ma s1 e cre,duto d1 mod1ficarlo per metterlo meglio in armonia con quanto ci dice l' A. N. d. R. Dott. Napoleone Cola)anni, proprietario, direttore-responsabile Napoli, R. Tipografia Pansini in S. Loren,o Abbonamento cumulativo alla Ragi'one e alla Rivista Popolare. Per un anno ~- 20. Per un semestre L. 10. Col diritto a tutti i premi semigratuiti della Rivista e della Raqione comp1·eso lo splendido capolavoro d'arte: IL SOGNODI ALICENEL PAESE DELLEMÉRAVIGLIE. (La più splendida strenua di Natale uscita a Londra ed edita in Italia dall'Istituto di Arti Grafiche di Bergamo) a metà prezzo.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==