Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 18 - 30 settembre 1908

496 RIVISTA POPOLARE sciopero ed a. fulo rispettare quando era stato proclamato con certe garanzie e quando i padroni si rifiufova.no ad accetta.re l'arbitrato chiesto dai primi. Il disegno di legge del Bissolati, esposto da prima nell'Avanti (26 Marzo 1908); venne meglio svolto nella Nuova Antologia del Giugno scorso; se ne occupò la Confederazione del Lavoro nella riunione di Aprile e fu discusso per tre giorni nel Consiglio superiore del Lavoro anche in Giugno di questo anno in una ai disegni!di leggi sull' arbit?-ato del Niccolini e dell'Alessio. Al concetto del Sacchi, infine, si avvicina il metodo del 1·eferendum caldeggiato con insistenza e con ingegno da J aurès nell' Humanité. Tutti tendono ad eliminare l' anarchia sindacalista all' italiana dagli scioperi. Questi precedenti ho voluto ricordare, oggi, perchè mi pare che si riferiscano ad argomento di vitalissima importanza, di cui avrebbe fatto bene ad occuparsi il Congresso socialista invece di discutere lungamente e inutilmente sull'eterno terna delle tendenze ! Lo Zonco Sperrimentalisrno soeiale Il « ritorno alla terra ,, In Inghilterra. Senza che appaia e senza grandi gesti e meravigliosi discorsi il governo liberale Inglese ha trovato la via di compiere quella rivoluzione della quale, da oltre venti anni, parlavano con tanto calore i socialisti. Da poichè Henry George, pubhlièò la sua ormai famosa teoria della « NazionaUzzazione della terra :o si cercò specialmente in Inghilterra di farne delle applicazioni più o meno deformate, e più o meno adattate al carattere ed al mantenimento della proprietà privata della terra. Bisogna notare che il sistema fondiario in Inghilterra è ancora intieramente feudale, e non solo ciò (crè non consentendo più le attuali leggi il servaggio della gleba , il carattere feudale del possesso non sarebbe poi gran cosa differente, nei risultati, da ciò che è il possesso fondiario in ogni altro paese), ma quel che è peggio codesto sistema, e sopratutto il liberismo ag1·a1·io, ha finito per quasi privare l' Inghilterra di agricoltura. Una enorme estensione del suolo inglese è i:iservata a parchi di caccia privata, a foreste di -un privato , a prati di uso privato la cui utilità, e reddito per il paese è assolutamente nulla. Sono pochissime le municipalità Inglesi che possegono commons cioè tratti di terreno che la municipalità può adibire , secondo le necessità , a parco per i cittadini ~ a pascolo per gli animali, od anche, eome fanno alcune piccole municipalità, alla coltivazione di certe derrate agricole la cui vel.!dita serve a pagare parte dei pubblici servizi. Il fatto della povertà di produzione agricola è diventata cosi grave che, mettendo da parte i ti mori della nazionalizazione della terra , dieci anni fa il gabinetto eenservatore , presieduto da Lord Salisbury, propose e fece passare una prima legge « Small Holdings Act,,, con l'intento di mettere i piccoli agr~coltori in condizione di affittare o comprare terre da sottoporre a ~01t1vazione. Ma il governo Conservatore, sempre premnroso di non toccare i privilegi dei Lords e dei grandi capitalisti, circondò di tante difficoltà l'acquisto e l'affitto di terre che lo rese quasi impossibile, e le cose rimasero come prima. In realtà lo scopo del governo Conservatore era stato di far tacere i reclamanti della terra , e di ridurre al silenzio le Cassandre dell'Agricoltura, con la dimostrazione che la legge c'era ma che nessuno voleva profittarne. E i fatti parevano dare ra~ione ai Conservatori. In dieci anni, dal 1892 al 1902 sotto il tale Small Holding Act si ebbero soltanto: Comuni che lo adottarono . 3 Totale della terra comprata Piccoli lotti 589 acn (1) 213 Che i Conservatori dicessero una menzogna nell' affermare che non v' erano compratori di terre è stato dimostrato dai resultati che in meno di un anno ha dato la legge votata dal Parlam~nto liberale su gli « Small 1-Ioldings and Allotments •. Proponendo e votando la loro legge, la quale è stata presentata come una semplice modificazione del « Tory Act :. mentre ne è in realtà un rifacimento completo, i liberali si sono dati ben cura di renderla possibile non solo per le facilitazioni di vendita; ma anche perché hanno dato ai « Comuni» il diritto di espropriazione forzata di tel'l'e in certe località. Su questa legge, e specialmente contro questo ultimo provvedimento della legge i conservatori hanno pianto tutte le loro più calde lagrime ed hanno avventato tutte le loro più belligere ire; ma i resultati danno ragione ai liberali, e i brutti pronostici degli economisti conservatori si son trovati smentiti. Un rapporto del < Boa·rd of Agricoltm·e » reca la statistica dei primi resultati della legge. Resultati dei quali, i liberali, non possono che essere sodisfatti. Dal rapporto togliamo alcune cifre che interesseranno i nostri lettori, perchè possono essere confrontate alle precedenti , e non hanno bisogno di comenti dimostranti l'utilità ed i resultati del « Liberal Act •. Comuni che lo hanno adottato Tutti Totale della terra comprata 2000 ·acri N. delle richieste di piccoli lotti 13000 Totale della terra destinata a1 precedenti 300,000 acn. Ma questo non è tutto, che per quanto importante sarebbe ancor poca cosa. Ciò che è d1 ottimo augurio è il grande numero di contee (si sa che la e contea > Ingles~ equivale alla nostra e provincia ") che sono entrate attivamente nel movimento ed hanno presentato al « Board of Agricolture » e alla Commissione incaricata della esecuzione della legge le loro proposte di compra, e di affitto , ed i rispettivi schemi. Tra queste sono notevoli le seguenti che hanno già acq uisito e stanno trattando per l'acquisto e l'affitto. (1) Un acre equivale a meno Qi mezzo ettaro.

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