RlVi~TA POPULAKt. 489 della Liguria; tra le regioni settentrionali soltanto il Veneto sta in migliori condizioni. EJ ora non faccio appello all'onestà ed alla lealtà dei membri del pa,·titu siciliano, che hanno vinto il record della cal·ullnia e della dirtamazione contro di me, Jellu menzogna sfacciata eJ iniqua nello ingannare le pop')la1,ioni ddla Sicilia, (he nu la sanno Ji questi studi nella imm,.ensa mag~1oran 1 a e che in bu•,na fede accett::1.no per buone le atfermazioni della mar: 11aglia laureata , non arri van do mai aJ immagiuare (ht, essa possa tanto irnpuJentemente mentire; ma mi rivolgo a quanti sono uomini di buona feJe, che leggeranno quéste notizie, atfinche le Ji vulJhi no e le facci uno apprezzare al giusto. Con ciò essi faranno opera di uomini onesti e di veri italiani. Ad altra volta le considerazioni sui dati precedenti, e sull'azione economica dello Siato nelle singo1e rLgioni e sull'incameramento dei beni ecclesiastici. Du1T. NAP. CoLAJANNI Dopoil CongressodellaResistenza di 1'f0 DEN A Le disrussioni avvenute nei giorni scorsi al Congresso Je1la Resistenza di MoJ ...n.a e gli 01 di ni jel giorno da esso approvati alla qua~i unanimità banno provoc:ito sui giornali conclusioni e giud1z1 a p.uer nostro errati, Llvn sc)lo da parte dei sindacalisti, com·cra facile prevedere, m..i, ciò che é più strano, anche da parte di alcuni conservJtori. 11 redattore spe, in le mandato a Modena dal Giornale d' Italia parla addirittura d'imborghesimento del movimento oper:110, de,la prubabile c1::ssazi0ne Ji oglli sciopero per l'avvenire, della scomparsa ctel parL!lo socialista. E tutto questo pcrche t Perche il Congresso ha del:bcruto che era l'ora di tìuirla colle chiassate senza scopo, coi movimenti rnconsulti, cogli scioperi proclamati senza ragione plausibile e senza preparazione, con gli sland Ji soliJanetà fuori lti luogo, con la g1zzarra degli scioperi gtnerali a g~tro contilluo. Ora tutto questo noL1 rappresenta niente affatto la scomparsa del socialismo, ma costituisce un cambiamento radicale d'indirizzo nel movimento operaio del nostro paese, il cui signihcato e ben diverso di quello che gli ;.ittribuiscono tanto i smdacalist1 quanto i conservatori. Che il movime 1to operaio possa cessare dall'esser strettamente connesso col socialismo, è assurdo pertino il pensarlo. E,so deve p1..r neces:,,ità pr-.:tiggersi, insieme ad un tine prossitno, che è il miglio• ramenro continuo e progressivo J.dle classi lavoratrici, un tìne rcmvto in parte utopistico. cht: e la eliminazione del cnpitalismo con la socializzazione dei mezzi produttivi, gia...:che per ottenere anche il fine prossimo la classe operaia nvn può a meno di aver davanti a ~è, come un ideale sia pur lontano, l'immagine di una società, in cui il lavoro abbia la più completa sup1emazia e ad esso sieno subordinati gli strumenti tutti della produzione, diventati proprietà sociale. Ora questi due tini, checchè ne pensi il redattore del Giorncile d' Italia, rimangono sem .Jrc i capisaldi di ogni programma di rivendicazioni operaie L'unico cambiamento che questo programma ha subìto nel Congresso di Modena è nspclto al metodo per raggiunger quei due tìni. Si no ad oggi i 1 partito socialista italiano, trascinato da una 111 invranza ignorante, ha credulo che il modo 111igl1ore per ottener i suoi scopi fosse la violenza, esplicata soprattutto in occasione di scioperi parziali o generali, i quali venivano considerati come mezzo efficacissimo di educazione delle, masse. E l'opinione dirfusa nel partiro circa alla: bontà di questo siste1r:a ricev_eva appoggio nella de:~ bolezz~ ~ella nostra ?0rghes1a, trov~tasi impreparata J1 fronte al rapiJo e tumultu:inO sviluppo Jel· movimento operaio in Italia, ...o.sicche questo, ~on incan:ilato dalla rc.,istenza de le classi capitaliste dilagava da og.1i parte e deg;.;nerava in moti anar-; chici e teppistici. • Ma tait! cot1Jizionc di cose, che è cessata già dà moito tempo in paesi oiù progrediti del nostro, non noteva durare a lungo neathhe in Italia. Anche in, Italia le classi lavoratrici dovevano o prima o poi convincersi che non ba~ta prodamare uno sciopero per aver ragione dei capitalisti; ,na che la viitori'a • nelle lotte economiche si ottiene mediante il nervo della guerra, ossia con me~zi pecuniari non indif- ' ferenti, esi-4e lunga preparazione e calcoli ponderati, risulL1 Jall"abilità nel trar partito da un giuo..:o di interessi, in cui la violenza entra solo in minima parte. E rispetto ai tìt1i remoti del movimento operaio, le classi lavoratrici dovevano o prima o poi convincersi che il loro trionfo non può es~er lo• effetto di tumulti e di soprarfazioni, ma di una cultura più diffusa, di un'edul.azione più raffinata, di una morale più alta, percbè non c'è esempio nella storia di una classe sociale che arrivi stabilmente al governo ddla cosa pubblica, senza offrire garanzie della sua superiorità di fronte alla classe sociale che vuol soppiantare. Queste iJee, che erano propugnate da un'eletta minoranza nelle JisCL1ssio.1i che si riperev;1no ogni anno ai Congressi socialisti rispetto alla Limosa questione delle tendenze, non potevano trionfare fincbè si appoggia vano sulla logica dei ragionamenti o sugli <::~enpi degli altri µopoli, giacche 06 n1 po"", polo, è ormai provato, vuol far da sè la .,ua esperienza. E l'esperienza ora è venuta per il partito, socialista italiano. ' Essa è scaturita di recente dallo sciopero di Parma che doveva ,.ondurre ali e:,,propriazione delle lerr.e e non ba proJotto ché la disoccupazione e la miseria dei cvntadini, essa è scaturita dagli scioperi generali, ripetutisi troppo di frequtnte negli ultimi anni, che d0vevano seguare la sconhtta della borghesia e non hanno servito che a d..1re ad essa un:.> spirito nuovo, e, quel che è pe:{gio, a radorzare glJ elementi più reazionari del pae-;e. Dopo tutlo c-iò è natura1e che il socialismo cambi indirizzo. Ma 1..1ues10cambiamento signifìca proprio la morte del socialismo? Lo possono credere i :-illdacalisti, pei quali il migliora.mento econo,nico delle classi lavoratrici va in se-::onda liuea per la5ctare in prima linea i mezzi violenti con cui s'intendirebbe raggiungerlo; lo possano credere i con,ervatori di vista corta, che s' immaginanù un soci.ili:,,mo di maniera e cn:dono che esso cvn:,,ista nell' 1 nsu.tare. i-cittadini per le vie, nello spa-.:care le bmpaJe delle strade o nel gettar sa:,,si sulla forza pubblica. Ma chi considera il socialismo _come un prugram:na di rivcnJi-.:azioni operaie deve convincl!rsi che lo indirizzo, ~he esso acc,nna a seguir da og~i in Italia,. non segna l'ora della sua morte, ma l'inizio di una nuova vita. E questa n~ova vita, che sarà soprattutto benefica prr le dassi operaie, come dovrà esser giudicata dalla classe borghese? Gli appri.rtenenti aJ essa che mirano al vaniaggio immediato senza preoccuparsi dell'avvenire, che guardano al meschino intere~se pecuniario, che non vogliono rinunziare ai loro privilegi, penseranno con dolore che erano preferibili i metodi ~indacaìisti, giac(he i tumulti lasciano invariati i salari, non tanno sorgere una legislazione
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