454 RIVISTA POPOLARE altri partiti politici hanno organizzazione, nè la borghesia ha spirito di casta ». Gli ulteriori dettagli sulla c0mpos1z10ne e sm caratteri, su quella che dicesi la psicologia, del partito socialista italiano, lo faranno meglio apprezzare. « Ogni socialismo è il prodotto della storia del popolo, che lo professa; perciò: paese che vai socialismo che trovi ». << Nel socialismo italiano, quello agrario rappresenta una parte importante. Tali progressi confermano la previsione di Bakounin , il quale fino dal 1872 affermava che tra i contadini italiani la propaganda socialista doveva trovare un terreno favorevolissimo. Intanto mancano i duci agrari. Ciò che si spiega coll'analfabetismo, colla miseria, colla ineducazione politica dei lavoratori della terra. Ma cominciano da pertutto a farsi innanzi degli autentici contadini, che sorprendono per la loro energia morale non solo, ma anche per il loro buon senso. Ciò non solo in Lombardia, ma anche nelle Puglie e in Sicilia ». « Invece è oltremodo notevole la parte che vi prendono gli scienziati e gli studenti ». « La gioventù universitaria in Italia •merita uno studio speciale. Pare una vivente confutazione del materialismo storico. In gran parte di essa l'idealismo prevale sull'interess_e materiale. Essa possiede un.a predilezione a comprendere e a mettere in esecuzione l'ordine d'idee socialistico, internazionale. Animata dal genio classico della tolleranza e della naturalezza, essa è immune dai convenzionalismi stereotipati dalle formole ufficiali di Dio, della Patria e del Re, ed è sempre propensa ad esaminare arditamente, a discutere senza preconcetti ed a correggere al bisogno le idee tradizionali >>. Agli studenti, a me pare, che egli faccia una parte molto bella. << Nè la larga partecipazione degli intellettuali nel movimento socialista italiano, superiore a quella analoga nel movimento socialista tedesco, deriva da un più numeroso proletariato intellettuale ». Ma qui per quanto il Michels si sforzi di attenuare le cifre del proletariato intellettuale italiano e di gonfiare quello della Prussia, non riesce a dimostrare che tra noi non sia più numeroso; erra, pure, facendo dire al Ferraris che esso non sia in aumento, perchè i suoi dati statistici anzi mostrano che il proletariato intellettuale in Ittilia cresca più rapidamente della popolazione. Del resto ecco le cifre che porta il Michels : Per ogni migllaio di abitanti abbiamo In Avvocati Medici Dentisti Italia Prussia 0,74 0,12 0,68 0,51 0,025 0,03 ;fra gl'iscritti al partito in Italia su 32,000 circa nel 1903 c'erano: Proletari di citta e campagna Piccoli borghesi Persone istruite 72,18 °j° 14,29 )) 3,8 » « E' evidente - i partiti rassomigliano, sotto certi aspetti, ad un specchio che riflette le cose ambientali - che la compos1z1one sociale di un partito deve produrre un effetto nell'azione politica di esso, anzi in tutto il suo modo di essere nella sua stess,1 essenza ». Per quello che valgono - e non sono dati esattissirpi, ma indici approssimativi della composizione di certe dopolazioni - riproduco dal Michels questi dati sulla popolazione di Napoli antica e moderna. ·« Secondo Campanella tra i 70,000 ab. di Napoli nel 1600 c'erano da 10 a 15 sfruttati a 55 a 60000 sfruttatori. Secondo il Caporosso, .delegato italiano al congresso internazionalista di Basilea nel 1868 su 600,000 ab. c'erano: 100,000 capitalisti e rnonopolisti; 150,000 usurai venditori ambulanti; 200,000 vittime, operai e proletari » (?!) Il punto interrogativo è mio ; poichè nè i dati del Campanella, nè quelli del Caporosso sono degni di fede. Ciò che di più sicuro avrebbe potuto dire il secondo della Napoli odierna si è : che oltre un terzo deila sua popolazione ha incertissimi i mezzi di sussistenza e che un altro terzo ha salari insufficienti. D'onde anche la differenza nella compos1z10ne del gruppo parlamentare socialista tra l' Italia e la Germania: « Nel 1903 tra i 33 deputati socialisti italiani ' c erano : 28 universitari di origim-: borghese (tra i quali non pochi ricchi borghesi ) cioè 84,84 °/ 0 3 piccoli borghesi » . 9,09 » 2 operai autentici >> 6,06 » « Nello stesso anno nel gruppo parlamentare tedesco sopra 81 deputati c'erano: 13 universitari di origine borghese 15 piccoli borghesi . 53 operai autentici . . + 16,03 % 18,51 » 65,43 )) Michels in questo libro si erige a difensore· della borghesia italiana; specialmente di quella socialista. « Essa non merita le accuse , cui è stata fatta segno ». « Non uno dei capi dell' Internazionale in Italia (Covelli, Caijero, Fanelli, Friscia, Malatesta, Merlino ec.) usciti dalla nobiltà o dalla borghesia, potè farsi socialista per ambizione; ciò attestano concordemente la logica e la storia. Tutti , al contrario, ebbero non poco a soffrire per le loro idee: furono senza dubbio apostoli piuttosto che uom1n1 po-- litici ». « Non si può dir lo stesso di qualcuno dei pro• letari internazionalisti, ad esempio di Caporusso e di Terzaghi; uno fu espulso dal partito per appropriazione indebita; e l'altro perchè venduto alla polizia ». « In generale, poi, si spiega questa larga parte~ cipazione della borghesia e degli intellettuali nel movimento socialista italiano, col fatto che questo riceve il suo carattere specifico dal principio etico, la cui influenza sono costretti ad ammettere anche i marxisti più ortodossi. In Italia il socialismo si risenti del periodo in cui vi sorse: quello della esaltazione morale del risorgimento nazionale. Era essenzialmente etico il socialismo incosciente e vago di Garibaldi; a base di morale e di sentimentalismo come in De Amicis) Prampolini ec. Non poteva nuocergli il mazzinianismo, pefchè con Bolton King,
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