RlVISTA POPOLARE 453 m Essen a. Ruhr . > Dusseldorf . > Frankfurt a. M. > Charlotten burg . > Schoneberg . • Berlin . 2838 2860 2889 3007 3121 . . 3145 Berlino è quindi la città del reguo cbe ha. il minor numero di nullatenenti ; il più grande si verifica nel1' Oriente della Prussia (Konigsberg, Posen, D,mzig), poco abitata, quasi escln.sivamente agricola, roc?a del latifondiamo, e con un minimo sviluppo industriale. Un'altra tavola ci mostra che le tre città più ricche, Charlottenburg, Francoforte e R·~- !ino ospitane il maggior numero di abi tan.,, Israeliti e cioé: Francoforte 23,476 = 7 °/o della popolaz. totale Charlottenburg 15,604 = 6,52 °/ 0 Berlino 98,893 = 4,84 °/ 0 + > > > » I Congressi. - Dei numerosi congressi, che si sono tenuti nella scorsa quindicina diremo largamente nel numero venturo, dopo che sarà terminato il Congresso socialista. BORGHESIAE PROLETARIATO in Italia e in Germt nia Alla vigilia della riunione del Congresso di Firenze, riparando allo involontari o ritardo, mi sembra oltremodo opportuno occuparmi del libro di uno straniero, di un tedesco, che dà la psicologia del partito socialista italiano e ne misura la forza e in pari tempo fa un parallelo onesto, accurato, acuto tra l'Italia e la Germania dal punto di vista etnico. Il libro (1) è di Roberto Michels, essenzialmente tedesco nella scrupolosità delle indagini dettagliate, ma che ha tanta simpatia per l'Italia da soggiornarvi a lungo e da insegnarvi da libero docente nella Universita di Torino. In tali condizioni e colla larga conoscenza che egli ha del moviménto socialista internazionale si comprende come egli abbia potuto darci un' opera sul socialismo italiano, quale i nostri concittadini non ce l' hanno ancora data. Quale essa sia farò conoscere per quanto più potrò· colle parole dello scritt.Jre tedesco o riassumenJole fedelmente e facendole s,eguire, talora, da qualche mia osservazione (2). I. « L'Italia, come giustamente osservò Engels, fu la prima nazione capitalistica ; perciò la lotta i:a proletariato e borahesia vi si svolge meno complicata che. in Gern~ania ed anche in Francia )>. lvla nel giudizio dissento perchè in Italia mi pare ch_e sia meno netta che altrova la lotta tra le classi; la quale, del resto, se la compl_ica:ione d?,vesse essere in ragione inversa del capitalismo, p1u che altrove dovrebbe e.ssere piccola in Inghilterra e negli Stati Uniti (1) Proletariato e borghesia nel movimento politico italiano. Torino. F.lli Bocca, 1908. L. 4• . ( 2) I periodi compresi _fr~ le _virgolette rappresentano il penaiero o le parol&_teatuah dt M1chels. « In Italia il movimento socialista ai suoi inizi, sin dai tempi di Bakounine si appoggiò agli _intel:- lettuali; gli studenti dovevano :sserne, ?on 1 capi? !Ila gli accoucheurs; e i borghesi e _gl rntellettual~ come Friscia. e Panelli furono tra ·1 luogotenenti del rivoluzionario russo, men tre le condizioni intellettuali dei lavoratori non consc-ntivano un sutficien te contributo, eh' era stato anche scarso nella rivoluzione napoletana del 1799 »; e delle successive, egli poteva _aggiu~gere. « ~ gl'int~llettuali_ v1 prevalsero dalla d1ssoluz10ne dell rn_terna:10nale sino al 1892 >), E perchè non an~he s1nogg1?! . . >) Nella fase della Internazionale la Sezione italiana nel dissidio aspro tra Bakounine e Marx si schierò ·col primo. D'onde il disprezzo di_ Marx _pe~ al' internazionalisti italiani, ereditato da1 marx1st1 più rigidi: Kautsky giudica il socialismo italiano un rifugio di spostati. D' onde la. inesat_ta. conoscenza, che in aenerale ne hanno 0 °h stramen ». ' b , + Come misurare la forza del partito socialista italiano? Michels ritiene che, meglio che dai voti raccolti dai candidati socialisti - tra i quali sono numerosissimi quelli personali, per simpatia verso il candidato socialista o per antipatia verso il suo anta-: gonista - si possa giudica_rne dal m~mero degl_~ iscritti al partito. Ma se s1 deve. apprezzarlo dai 36 428 inscritti del 1896, che oggi, seconda la relalione Mongini, di poco superano i 42,000, .il partito sarebbe ben poca cosa, e forse anche m regresso. r • • • • Lo scrittore tedesco, ta ottime cons1d•eraz10m sul valore dei voti come indice di forza politica; sulla composizione del partito nei dive_rsi ambienti re;- aionali· sul rapporto tra analfabeti mo ed elettori; ~he spiega: la esclusione del prole~ariato _d~lla mass~ elettorale e il bisoano che ha 11 socialismo dei voti della borghesia 0 sino a tanto, che sarà in vigore la presente_ legge elet_toral~; su q?el,1., , .:,ocialismo popolazione agrana e rndustnal~. . . . Queste cifre che egli toglie d_a pubbli~az10n1 d1 Schiavi dicono quali siano questi rapporti tra popolazione, analfabetismo ed elettorato: Popola'"ione al 1 ° Luglio 1904. Uomini sopra i 21 anni. Non analfabeti sopra i 21 anni Elettori il 6 Nov. 1904 • • • Elettori tra gli uomini sopra 2 1 anni Votanti nelle elezioni del 6 Nov. 1904. 33,346,5 14 8,711,542 4,891 ,53o 2,541,327 29,17 °lo I >583 1386 Ma il Michels inconscia men te riconosce, però, che dei voti come misura della forza del partito si deve tene're gran conto. Su di essi insiste_ da_ndo le notizie sul loro movimento e sulla loro d1stnbuzione. Furono 21,163 i voti socialisti nel 1886 -. e non si nasconde la difficoltà Ji assegnarli collo scruu-- nio di lista-; arrivarono a 326,016, cioè al 21,34 °/ 0 del totale òc::ivotanti, nel 1904. Alla quale epoca si ebbero le percentuali più alte _nell'Emilia:. 37/81; in Piemonte: 28 46- in Lombard1a: 26,74; 111 f oscana: 24,47. L; più basse in Calabria: 9, i~ Basilicata 7; nella Campani~: 5,92~ n_egli Abruzzi: 3,73. . « Comunque, il partito soc1ahs~a progr~d1~ce ed ha una forza considerevole, perche esso e 11 solo· orgauizzato e con qualche disciplina, mentre ne gli
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==