Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 17 - 15 settembre 1908

RIVISTA POPOLARE 475 ternazionali. Egli ritiene che la limitazione degli armamenti come fu proposto dall'Inghilterra all' Aja è possibile,, ma non può però precedere l' internazionaliezazione della istituzione , ma deve soltanto, nè può altrimenti, seguirla. E' dunque lo stabilimento di una posizizione legale internazionale che può essere il primo passo verso l'abolizione delle armate perma • nenti. Il progresso dello ~viluppo condurrà ad una uniforme organizzazione di tuttè le autorità intern ,zionali sotto una finale federazione dei paesi civilizzati , Per conseguenza ogni Stato separato non sarà più obbligato e forse non gli sarà più neppure permesso di mantenere le presenti armate. Esse sarann'l rimpiazzate dalle forze militari della federazìone. Il Par lamento federale regolerà, sotto un sistema uniforme, tutti gli affari comuni degli stati federati. Passo passo a questo movimento politico ftrocederà l'influenza unificante della civiltà comune. Si può essere certi che la comunità del sapere scientifico, costituirà in avvenire, nella futura struttura dell~ umanità, la pietra d'angolo della costruzione. Gustavo Hervè, non si, preoccupa di problemi tanto lontani. Egli si limita ai fatti attuali e descrive l'aumento delle forze antimilitariste in Francia. Il sentimento antimilitarista dei lavoratori, è molto differente dal sentimento pacifista ed antimilitarista della classe media. ·1 lavoratori francesi a Nancy raccomandano l'impedimento e la prevenzione della guerra col? ogni mezzo possibile, dall'intervento Parlamentare, alle dimostrazioni popolari. allo sciopero generale e alla rivolta. Il Congresso internazionale di Stutgarda votò un ordine del giorno dal quale le parole, e i mezzi, « sciopero gener:erale e rivolta il erano omessi. E questo fu un errore gravissimo, e anche se non lo si vuol chiamare un tradimenH·, perchè quelle parole sono capite da tutti , ed i fatti che esse esprimono sono alla portata della capacita di tutti, quantunque codeste parole, e la raccomandazione di codesti fatti si potessero ieggere per le linee. Il dove.re delle classi lavoratrici à di fare ogni sforzo per impedire la guerra con ogni mezzo di azione a loro disposiziom. Se la Socia! Democrazia Tedesca, si mostrerà determinata a seguire l'ordine del giorno di Stutgarda, la causa dell'antimilitarismo in Francia sarà vinta. Ha lmuth Yon Gt:rlach è fervido sostenitore della riduzione degli armamenti. Un trattato può essere passato fra la Francia e la Germania , ognuno dei dne poteri garentendo l'altro di non aumentarn la spt:sa delle loro armate, ma al contrario di diminuirlo di anno in anno, non fosse soltanto che dell' 1 per cento. La Germania che possiede una armata più for - midabilt:, potrebbe prendere l'iniziativa di questo mutamento dello stato di cose, senza perder nulla del proprio prestigio. La sua volontaria riduzione degli armamenti creerebbe certamente una impressione morale enorme, e rafforzerebbe la democrazia amante della pace in modo tale che la Francia stessa si vedrebbe in breve stadio di tempo obbligata a mettersi sulla medesima via. L' esempio ed il fatto compiuto agirerebbe con la forza di una legislazione , e pur la forza della sua esistenza, farà la propaganda negli altri stati e li obbligherà a seguire 1 'esempio delle due grandi potenze. La cosa principale , in questa faccenda , è che uno Stato cominci, ed il difficile trovare lo stato che voglia - sia pure in minima misura - cominciare. Per ciò che concerne la flotta, la sola Inghilterra può cominciare, e perciò che riguarda l'esercito la sola a cominciare può essere la Germania._ Questa è la soia ragionevole prospettiva per una vera riduzione e conseguente abolizione delle armate permanenti. ~ Vorranno le due meglio armate potenze del mondo ascoltare la voce della ragione, del buon senso, e della umanità, e prendere la grandiosa iniziativa? Se lo volessero, certamente sarebbe uno dei fatti più grandiosi e più efficaci nella storia della umanità, (The International, luglio 1908). .. ♦ Principe Alfonso di Borbone: La lotta contro 11duello in Europa. - Non si è ancora arrrivati ad estirpare com pletamente questa barbara usanza dei nostri costumi: tuttora si va face~do un rapido progresso in questo senso. Lo scrittore scrisse a suo zio il Principer Carlo di Gorenstein , il 20 novembre del 1903 dimandandogli di cercare di formare unal lega antiduellistica in Germania. Ai principii lei gennaio 1901 il Principe Carlo aveva formato un piccolo comitato e comin• ciato ad arruolare dei membri. Nell'ottobre del 1901 il principe Carlo riunì a Leipzig il primo congresso anti duellistico nel quale fu deciso di creare la Corte d'onore Arbitrale. La Lega Germanica Nazionale Anti duellistica fu formata ed i ' suo Comitato centrale eletto l' 1 r giugno 1902. Nella prima metà del 1907 il principe Carlo persuase 200 professori delle divarse università ad aderire alla Lega. Quando si ritirò in monastero dei Domenicani in Olanda, l' estate scorsa la lega contava già trenta comitati perfettamente: organizzati , e più di 3000 affiliati appartenenti a diverse religioni e rappresentanti varie correnti politiche. Fra gli studenti tedeschi, sono state organizzate società che hanno il titolo di Freie Studentenschaft e che tendono a diminuire i deelli. Del resto , di già, in Germauia, i duelli sono diventati più rari, specialmente nell'armata, dove i duelli non sogliono essere una semplice parata studentesca o giornalistica e non si risolvono con uno sgraffio, od U'.la sfregiatura , ma ~sono gravi per le condizioni e seri nei risultati. In Austria il movimento cominciò nel maggio del 1901 con un manifesto firmato da dieci persone di molta importanza. Alcuni mesi dopo il numero dd firmatari era salito a 1 500 e fra loro si contavano 16 principi e 364 membri della nobiltà. La lega nazionale Austriaca Anti-duellistica fu ddìnitivamente costituita nel 1902. Un' i Associazione anti- duellistica fra studenti deUa Università di Vienna, fu organizzata nel - 1905 ed è costituita da 2 50 membri 'e 300 ~ignore hanno aderito alla Associazione. La diminuizione dei duelli in Austria è notevole e si rivela d'anno in anno. La stampa Austriaca è tutta in favore del lavoro della Lega. In Ungheria, che è considerato il paese, per eccellenza dei duelli una Lega Anti-duellistica Nazionale fu creata nel 1903. Come risultato i duelli sono diminuiti nella società , e sono stati creati alcuni comitati che hanno avuto la capacità di impedirne alcuni nel decorso di questi cinque anni. Un ufficiale di Buda Pest scrisse un lavoro teatrale contro il duello nel 1907. La Galizia che, dopo l' Ungheria; è considerato il paese dove i duelli fanno furore, fra tutti i paesi ·d'Europa, è tanto avanzata nei movimento individualistico, che nello spazio di tre anni i duelli sono quasi intieramente scomparsi. La Corte Arbitrate che ha preso il posto dello stupido metodo dei duelli non è una farsa. Un uomo che aveva sparlato di una signora, fu dalla Corte messo nell'alternativa di scegliere fra l'esilio o il boicottaggio degli amici; egli scelse l'esilio, ed abbandonò il paese. Questa Corte arbritrale, anche detta Corte d'onore, apre la prospettiva di una nuova forma di pressione .sociale che darà prova di essere una valida cooperatrice delle <:orti di giustizia. 1650 signore hanno aderito alla Lega di Galizia e la loro influenza ha largamente contribuito alla sparizione del duello. In Italia il Marchese Filippo Crispolti organizzò la lega antiduellistica nel 1902. Tutti i dottori di Palermo, Messina e Siena hnno dichiarato di non volere assistere duellanti. Il Re Vittorio Emmanuele II[ accettò il patro ato della Lega Antiduellistica Italiana nel 1907. In Francia lo scrittore si abboccò con Joseph ~ di Bourg a Tolosa nel novembre del 1900, e questi nel marzo successivo

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