RIVISTA POPOLARE 463 dei vecchi spodestati amministratori verso i nuovi eletti da n 1clei contra rii. Per la presa di posseçso: tacendo le leg~i commerciali e le civili. e coi meati e gli arrguati delle formale procedura.li, accade che le liti giudiziarie durino anni, e il possesso resta ancora negli antichi amministratori. O..:correrebbe per lo meno, che si desse, slargando gli articoli r 53 ~ 163. potestà al Presidente del Tribunale di riparare e provvedere. Anzi, io starei per dare ai Giudici delle Pretura effettivi tde potere in vista delle anonime e delle cooperative anonime che si diffondono pei paesi, lontani dalle sedi dei Tribunali. E si noti che assicurare, mercè il po!-sesso, il trapasso amministrativo signifìca far scorrert: la ruota far caminare l'ente. Potrei cit:ire molti esempi: valg~ ·fra i tanti il più recente, quello della Banca, Soci~tà Anonima di Cervinara, per il possesso della quale due anni e mezzo si è lottato tra il Tribunale di Avellino e la Corre di Appello di Napoli. Così ::iccadde a Genova, a Torino, per la Ca-:sa Mutua de le Pensioni, così a Napoli per la Società dei Locandieri e via. § III. Il de Joannias principia con chiedere modifiche all'art. 78, con cui i soci i nuovi di società costituita sono re p..rnsabili illimitatamente come tutti gli altri socii per le obbligazioni contratte dalla società pr'm:1 della loro ammissioae. Egli vorrebbe che fosse lecito lo sd/)ppiamento di responsabilità se i vecchi soci i assumessero la quota, o parte di responsabilità, che spetterebbe ai nuovi. No. Ciò creerebbe danni e intralci, e se il ti.e Joannis avesse considerato le raq-ioni ispiratrici dell'articolo, avrebbe fra que3te rinvenute: a) quella che, essendo unica, nell'ente, la personalità unica deve essere la responsabilità, di fronte ai terzi· ' b) quella di evitare le inevitabili, e talorn invincibili, difficoltà di frazionare il capitale sociale nei rispetti di terzi e parti aventi diritti con~ro l'ente; c) quella di non potersi sceverare , nelle .:ontrattazioni che o durano a lungo o si sv 1lgono man mano o si contraggono in un tempo e sotto certe condizioni e si svolgono più tardi sotto altre , la parte di svant:1ggio toccante ad alcuni dei soci -da quella toccante ad altri; d) quella di titoli di credito emessi in un tempo e rilevabili o estinguibili in altro, e via via. Se dunque il de Joannis avesse visto ciò, assieme· al concetto fondamentale , che cioè la solidarietà porta accreditamento maggiore, non avrebbe proposto un ritocco come quello che presenta a pagina 19 del suo opuscolo. Il rimedio non è affatto richiesto, genererebbe danno. Anzi a noi pare che su tale articolo, un punto deve guardarsi. Ed è che: siffatta corresponsabilità non solo deve essere assicurata così come si trova, ma deve estendersi a quest'altra ipotesi che prospettiamo. Si danno spesso casi di aziende create e gestite da singoli cittadini: questi, poi, formano Società, per l' esplicamento di esse. Ora costoro, non sono tenuti verso i terzi predecessori contraenti con i singoli padroni della azienda. Però la logica vorrebbe che costoro, come gli aggregati socii di Soi..:ic t;i, rispondessero puranco. hl altri termini l'articolo dovrebbe estendere la sua portata non dimi::iuirla. Adesso per esempio nel1' ipotesi da noi fatta si va a tentoni, e spesso si va all'aiuto del cusidetto Contratto a favore di terz.i per far risolvere dal Magistrato le questioni che _sorgono. Occorre dunque slargare la solidarietà , non restringerla. § IV. Quella del conferimento di capitali in beni mobili. immobili, in apporti di crediti e via, è una delle spinose questioni dell'attività legislativa moderna nei riflessi delle Società Anonime. Il mondo unis:::c forze e capitali sempre più, e nelle strane camaleontiche forme di as,ociazione si sv"lgono le frodi più fine e sagaci a danno del pubblico. Benissimo fa lo autore a richiamarci l'attenziune: solo non possiamo lodarlo in quanto non propone, nè risolve le difficoltà .. Le anonime si sviluppano facilmente per la limitrtzione di responsabilità e per la facilità di raccogliere c3pitnli: ma, se quel principio limitativo de.ve restar saldo, l'altro invece, quello mirante al r::iccoo-Jimento di c:ipitali deve richiamar-· l' attenzione: Pcrocchè molte volte accade che nelle Anonime venga simulato anche il versamento dei decimi e non s~lo il preteso capitale :~ccol_to. Così: un solo azionista, o una banca, ant1c1pa 1 tre decimi, e poi, a Società costituita. il <lep~nente _se li ritira o li ha restituiti con l'aggiunta d1 un piccolo premio. Cosi: si stimano e valutano macchinarii e mobilia per prezzi enormi, 01:de_coloro che simili cose aprortano all' ente cost1tu1to o costituendo, principiano l'inganno più per_ i terzi del domani che per gli azionisti sottoscnttori o promotori de Il' O!!gi. Onde, meriterebbe considerazione il concetto mercè cui le azioni, rappresentative di cose o mobilia o crediti conferiti, dovessero restare nominative e incedibili almeno per un triennio dalla fon• dazione dell'Ente. Del pari : la valutazione di siffatte cose dovrebbe essere fatta con garentie preventiva mentç statuite, come per es: perizie giur3te, esibizioni di titoli d' ac,1uisto e via via. Non si deve dimenticare che questi enti formano la pro·perità generale, però rappresentano fungosità di vita, nociva al credito pubblico , se essi sorgo110 co,i i i ,in u 1 ::i.ziot1èdi deficienze o con simulazioni di :ittivirà. Ed in ciò dovrebbe collab )rare anche l3 le~ge <ìscale nel senso che que-:t·1, nella f0rmazione di enti pel conferimento di capitali in natura, dovrebbe essere anche meno severa di quanto è al presente. Siamo sulla via dei t•·ust; ,ii quelle org-anizzazioni di organizzazioni, Società-di Società, per il cui patrimonio constatabile e valutabile da tutti, dovrebbe concorrere ogni istituzione statul~. 11 Magistrato, dovendo solo custodire l' assicurazione delle forme esteriori, si è dimostrato inadatto al compito di controllo: per altro non è l' esterio• rità delle forme che deve essere presa di mira,· ma è l'intimo funzionamento; e per questo la pubblicità legale dei documenti e dei bilanci è ben povera o monca cos~: esso è prov- vedimcnto ingannatore. Occorre sopratutto impedire gli apporti fittizi ed esagerati: a ciò fare non è semplice il compito. Non bastano le pene e i codici penali : tutt' altro. Occorre sancire l'obbligo dell'emissione certa, sicura, palpabile delle azioni. Percepire la ta,sa sulla circolazione dei titoli, che poi non si emettono, non basta affatto. Ecco un punto fondamentale. Occorre, intanto, studiare anche questo altro concetto: quello di tener distinte le azioni quali frazioni di capitale industriale da quelle rappresentanti capitale commerciale. Ora che tutto il traffico, come l' industria, si accentra e volge appunto a la fase di concentrazione di capitali, e quindi sulla grandiosità di magazzini e di aziende bancarie, i cui titoli non hanno la stessa guarentigia degli
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