Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 17 - 15 settembre 1908

RIVISTA POPOLARE 459 sudio e lo prepai'arorio per la c9ltivazione; i risparmi del loro lavoro sono stati investiti nelle terre o nelle ferrovie, ed essi hanno acquistato le tenute dai possessori i cui figli sono andati alla città o nel Far West (1). Ciò cbe gli Svedesi ed i Tedeschi hanno fatto delr Illinois, del Jowa, del Minnesota, questi agricoltori Italiani hanno fatto di Hammonton, uno dei più attratti vi punti nella regione dei paesi del New Jersey meridionale. Per dire come sorse questa comunità Italiana basta fare la breve biografia di alcuni dei suoi pionieri. Probabilmente i primi Italiani che si fermarono ad Hammonton furono la famiglia Lo Grasso, dei musicanti, che scelsero abitazione in un punto ora tutto abitato da Italiani. Poco _tempo dopo il Lo Grasso fu raggiunto da un certo Matteo Calabrese, nativo di Palermo che comprò della terra, sposò una tedesca e riuscì ad avere una bene avviata fattoria. Egli era un massone ed un ex-soldato della Grande Armata, ed aveya rapporti di a miei zia con alcuni Americani. Poco di poi Isacco· Nic.olai, un toscano, e Michele Rubertone di Pastena vicino a Napoli, vennero a stabilirsi a Hammonton. Nicolai era un uomo di grande intelligenza; egli aveva conosciuto a San Francesco il magistrato Byrnes che lo indusse ad andare ad Hammonton, dove il figlio di Nicolai si naturalizzò. Rubertone lasciò Pastena nel 1877 vagò un pò per l' Europa suonando il violino, in compagnia dei suoi quattro figliuoli, poi arrivato a New York vi conobbe il Nicolai che lo consigliò di venire ad Hammonton. Quì il Rubertone acquistò 16 ettari di terra, vi si stabilì allargando poco a poco il suo possesso a 78 ettari. Otto ettari furono poi acquistati da un Giovanni Berri che aveva sposato un'Italiana, ma egli stette poco tempo in Hammonton, suo figlio invece sposò un'americana e accumulò una grossa proprietà. Fino all'arrivo dei fratelli Campanella, dopo il 1866, c'erano pochi italiani in Hammonton. I Campanella nativi di Gesso (Messina) prosperarono, acquistarono della terra, sposarono delle americane, chiamarono quà dalla Sicilia di dove erano nativi, i loro parenti ed amici e furono i veri conduttori di una emigrazione diretta in Hammonton. Pietro Raneri, uno zio dei Campanella, divenne fattore dello scrittore di cose orientali Scott, e questi quando partiva, lasciava la direzione della sua casa al Raneri, che era, egli diceva, il più onesto degli uomini. Col Raneri• si stabilì ad Hammonton anche Antonio Cappelli, un cugino dei Campanella. Questi primi venuti della emigrazione Italiana erano chiamati dagli abitanti, piccoli negri, e non erano considerati italiani. Il capo della emigrazione Napoletana, i veri Italiani com' essi dicevano, fu Domenico Tonsola, e veniva da Casalnuovo, vicino a Napoli. Dopo pochi anni di permanenza comprò della terra ed è, ora, proprietario di 120 ettari di terreno ben coltivato. Anche quelli che lo seguirono subito dopo Biazza Crèscenzo da Casalvelino, Angelo Foglieti di Monteroduni, che arrivò a FiladeHìa con cinquanta solct.i in tasca, ed altri chiamati in Hammonton da loro prosperarono, acquistarono della terra, aprirono alberghi, botteghe e fattorie. Il numero maggiore degli Italiani arrivò ad Hammonton fra il 1885 e il 1890. Da principio gli Italiani erano molto poveri e si ritenevano autori di piccoli furti di cavoli e di patate, ma poco a poco le condizioni generali migliorando i furti cessaron0, e, tutto considerato, si è trovato che gli Italiani soqo atti a formare dei buonissimi cittadini, e la loro presenza è stata un'ostacolo all' aumento della popolazione ne5ra. Gli Ame- ( 1) Si chiamano così gli Stati del Sud-Pacifico. ricani valutarono presto l'abilità dell'Italiano come contadino, ed in molti casi questi si è rivelato ottimo agricoltore. Non solo egli ha bonificato molto suolo selvaggio per gli americani, ma è riuscito ad acquistare e bonificare molta terra per se. Gli Italiani ridussero a terreno coltivabile la grande pineta a sud della città, e vi vennero e vi lavorarono quando il problema della vita nella pineta era serio assai. Dal 1880 al 1895 molti dei vecchi residenti si ritirarono o morirono, e le loro terre e fattorie abbandonate dai loro figlioli furono comperate da Italiani. Alcuni esempi illustreranno questa affermazione. 1) Un residente nel 1885 vendette la sua proprietà di 24 ~ttari, una delle migliori di Hammonton, ad uno dei primi arrivati fra gli Italiani per 5000 dollari contanti, e comprò una casa in città e 120 ettari di terreno incolto a 3 miglia dal paese. Dopo eh' egli la rese coltivabile la rivendette ad Italiani. fra i quali uno che aveva lavorato sotto la sua dipendenza. 2) Un Inglese nel 1857, coltivò in Hammonton 8 ettari di terra. Poco prima della sua morte la rivendette, a contanti, ad un Italiano per 1600 dollari. 3) Nel 1897 un Italiano comprò 8 ettari di terra per 1000 dollari da uno che vi era venuto nel 1865 e aveva bonificato il suolo; ma non ne aveva ricavato un buon risultato. La proprietà vale ora 2500 dollari ed il compratore Italiano vi ha aggiunto 8 ettari. 4) Quarantadue anni fa un tratto di 28 ettari fu comprato rer circa 550 dollari e poco di poi rivenduto ad un Americano per 3200, quando il suolo era in parte diboscato. Questa terra fu rivenduta di nuovo, ed è, ora, (utta nelle mani d' Italiani. 5) I figli di uno dei primi venuti lo abbandonarono, e la sua terra, quantunque ben lavorata, era in ca!tive condizioni ed improduttiva. Un povero Italiano la comprò per 1400 dollari, a credito. Lavorò penosamente, la liberò delle erbe parassite e la pagò col primo provento delle sue raccolte. Ques•i esempi ci danno il carattere della immigrazione Italiana in Hammonton. Non e' è stato nessun incoraggiamento da parte degli Americani. Gli amici hanno aiutato gli umici, un Italiano ne ha assistito un altro, ed ogni immigrante ha saputo, arrivando in 1-fammonton, che c' era posto anche per lui. E' così che si sono formate anche molte città, e che le comunità rurali americane hanno attirato l' immigrazione. E' molto difficile però stimolare la immigrazione in massa degli Italiani alle fattorie del Sud e dell'Occidente perchè bisogna prima che là, come altrove, vi si sicno già stabilite famiglie d' Italiani. Hammonton sede d'una tipica comunità Italiana Secondo il censimento del 1885Hammonton aveva 2525 abitanti saliti a 3838 nel 1890. Nel 1895 questa cifra cadde a 3428; ma il censimento del 1905 segnò l'aumento a 4,334. La seguente tavola mostra la percentuale delle nazionalità in Hammonton. Numero e percentuale della popolar_ione di Hammonton secondo la naz_ionalità nei 1905. Natività Numero Percentuale Americani 2875 66.4 Inglesi 66 1.5 Irlandesj 36 o.8 Tedeschi 62 1.4 Italiani 1223 28.2 Diversi 72 1.7 Totale 4334 100.0 Inclusi nei 2875 nati in America vi sono i figli d' Italiani nati negli Stati Uniti e viventi ad Hammonton. Il censiment9 delle scuole dà 677 ragazzi fre-

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