428 RIVISTA POPOLARE + La ragione economica , che m' indusse a sostenere il dazio sul grano a mio avviso consentirebbe oggi la sùa sospensione, perchè anche senza il dazio il prezzo rimarrebbe abbastanza rimuneratore. Rimarebbe tale a causa del fatto che oggi non tutto l'ammontare del dazio si riperc,uote sul prezzo; cosi pure la sua sospensione non potrebbe fare discendere da L. 28 o L. 31 a L. 20,50 o a L. 23,50; ma lo lascerebbe per lo meno a L. 25. La ragione politica è non meno evidente: l' elevazione del prezzo del grano , che nell' inverno prossimo raggiungerà o sorpasserà quello del 1898 potrà produrre perturba men ti più o meno gravi, che oltre i danni politici e morali, per vie diverse altre ne cagionerebbero alla economia nazionale ed alla finanza dello Stato. ~er far~ diminuire il prezzo del grano ci sono altn mezzi oltre quello della sospensione del dazio? Sono stati proposti dei palliativi davvero miserevoli. C'è stato nel Resto del Carlino chi ha consioliato •1 b 1 governo a comprare direttamente all'estero i suoi 400 o 500 mila quintali di grano occor:ènti per l'alimentazione dei soldati di terra e di mare. Con c!ò si diminuereb~e la. richiesta sul mercato e quindi s1 otterrebbe la nduz10ne del prezzo. Ma il aiornale di Bologna pubblicando la pro_posta del ·suo collaboratore ne denunzia l' inefficacia. Non si modifica cosi il prezzo di un prodotto, il cui consumo è di circa 45 milioni di quintali. Altri consiglia di lasciare entrare in completa franchigia tutto il frumento che si può esportare dalla Colonia Eritrea. Su questo punto in massima si deve stabilire che se dobbiamo possedere delle Colonie, che fanno parte dello Stato, i prodotti delle medesime è giustizia, è convenienza economica che vengano trattati sul-mercato alla pari di quelli similiari delle altre parti del Regno. Ma in realta la Colonia Eritrea non produce tanto grano da consentire una esportazione di oltre 30000 quintali, quanti, se non erro, attualmenfe ne sono ammessi all' entrata senza dazio in Italia. Dicono anzi i maligni, che il frumento che figura prodotto ed esportato in Italia dall' Eritrea , sia invece frumento prodotto. altrove. Il favore che abbiamo inteso accordare alla Colonia, quindi, sarebbe stato accordato ai frodatori! Se i 400 mila quintali per fornire i magazzini dello Stato non possono spostare le condizioni di un mercato di consumo di 45 milioni di quintali, molto meno lo potrebbero i 50 o 60 mila quintali che lasceremmo entrare senza dazio accordando un favore ai fraudolenti, che ce lo gabeÌlerebbero come frumento prodotto nella Colonia. No? c'è, adun~ue, ~he un rimedio solo: sospendere .mteramen!e _11dazio sul grano a tempo ind et~rnunato , elm~rnando le possibilità della speculazione. Contro il parere di molti liberisti che si contenterebbero di una riduzione da 3 a 5 lire io protezioni~ta - s'intende: a modo mio - consiglio la sospens10ne totale del dazio, perchè sono fermamente convinto - e l' esperienza delle riduzioni P.arzi~li di certi altri dazi mi dà ragione -- che la nduz10ne produrrebbe un danno sicuro all' erario dello Stato senza produrre un benefizio corrispondente ai consumatori. + Contro la sospensione del dazio si appuntano gl' interessi dei proprietari, specialmente dei arossi prod~ttori, tra i quali sono compresi i fittaiu~li, e quelli dello Erario, .:he non può rinunciare ad una entrata anche di quaranta milioni all'anno, a quanto credo si sia ridotto il prodotto del dazio sul grano nel 1907-908, che ne vide diminuire considerevoln~ent~ l'entrata. Scomparirebbero gli avanzi del b1lanc10 , che for,ì.1ano la delizia dei nostri politici e finanziari. Orbene ai proprietari , ai produttori più irnportan ti bisogna ricordare che se anche oggi dalla sospensione del dazio ricevessero un danno tempura?eo, ~ovrebbero di buon grado' assoggettarvisi In v1st,1 d1 un danno maggiore f duraturo quale sarebbe quello della abolizione definitiva. A questa inesorabilmente si verrebbe se l' interesse loro vemsse m conflitto grave e tr1gico cc,n quello dei consumatori; se la opinione pubblica sotto la pressione degli alti prezzi divenisse generalmente e fortemente ostile al dazio. Rammentino che all'atto di Peel in Inghilterra più che per la propaganda di Cobden e di John Bright si venne nel 1845 per gli alti prezzi e pel deficiente raccolto del grano. Del pari si deve richiamare alla memoria dei governanti , che al disopra degli interessi della finanza stanno sempre quelli del benessere materiale e morale _della nazione; gli uni non possono essere che .mezz.i .per. conseguire l'al~ro, eh' è il fine. A1 rn1n1stn del Regno d Italia e dell'Impero francese, che dimenticavano questa norma elementare di buo1: governo, Napoleone 1 ° rammentava, tuonando più che ragionando - com' egli soleva q.uar:do si sentiva ferito nelle proprje salde convinz10m - che al disopra di tutte le considerazioni finanziarie e di tutti gl' interessi del bilancio eali poneva il benessere del popolo; e perciò_ impone~a l'aboli~io?e del da~io di entrata sul grano. 11_ richiamo S!OflCOvenne fatto dalla Gazzetta di Torino quando 10 svolsi la seconda interrocrazione sull'argomento; ed io credo opportuno ripeterlo oggi + • Due ultime considerazioni politiche indotte dall'esperienza del passato. ' . Da qualche tempo in Italia i ministeri non vengono abbattuti dai voti parlamentari· ma dai cicloni imprevisti. Un ciclone-quello della B;nca Roma·naspazzò il primo ministero dell' on. Giolitti; un ciclone - q9ello della disfatta di Adua - spazzò il , secon~o ~1inistero Crispi; un ciclone - quello dei ~angmnos1 tumulti per la fame del 1908 - spazzò 11. s~con~o ministero Di Rudini. Tutti e tre quei m1msten ave~ano una .enorme maggioranza parlam~n!a~e, specialmente 1 primi due. L'ha oggi l'on. G10htt1 e nessuno ammette la probabilità di vederlo abbattuto da tm voto della Camera. Vorrà egli esp?rsi al peric:olo di essere spazzato da un ,; quarto ciclone perfettamente rassomialiante al terzo? ~~11' ultimo ciclone una grave e 0 diretta responsabilità cadde sull'on. Luigi Luzzatti. Eali in aennaio o in febbraio 1908, nello interesse d°ellafin~nza ?ello ?tato , si rifiutò ostinatamente a sospendere 11 daz10 sul grano. D' onde i tumulti sanauinosi che alla sospensione del dazio costrinsero co~arono molti milioni allo Stato , cagionarono ~anti danni
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