422 RIVISTA POPOLARE cui fu parola 'lei due precedenti numeri si deve ad un membro de! ' associazione dei licenziati delle scuole pratiche di ag" ,~oltm·a. La distinzione tra Je due associazioni è reale e noi aderendo al desiderio del Dr. Benvenuti ne prendiamo atto. + 7 .e conseguenze della i-lduzione della ta: sa postale In Francia. - Le Journal 0/ficiel del 7 agosto µubblica un rapporto sulle conseguenze della riduzione della tassa postale a cent. 10, che non possono passare inosservate in Italia. Tra il 1905 e il 1906, che sono i dne anni strettamen~e comparabili, c'è stato un aumento del 27, 27 °/0 - d1 oltre 211 milioni di lettere - nel nnmero delle lettere ; ma ci fu una forte diminuzione di circa 56 milioni nel numero delle cartoline postali; perciò Io aumento reale fu di 155 mi]if\t')J n: loHar,:, u -- .....• -...e a. .u. I -- .• iu1ate postali 246,1981208 nel 1907 si se la stampa tedesca, concorde, non mPttesse una nota stonata nel concerto. Difatti la stampa tedesca commenta a denti stretti la vi sita~ o su i risultati pacifici che debbono derivarne fa le pitt ampie riserve. E se Guglielmo II giudica bene le cose - ed egli, qualche V,Jltfl. ne è capace, - non deve essere troppo c~11t.a,1t•oòella passa.ta opera sua, giacchè questo atteggiamento della stampa tedesca ne è il risultato diretto ed inevitabile. L'oµera paziente di Eduardo e dei suoi consiglieri, opera che deve aver fatto pentire più d'una volta Guglielmo del suo impolitico e cattivo telegramma a Krùger, l'orientamento della politica inglese, destinato a rafforzare la posizione dell' Inghilterra fino al punto di far dimenticare alla Francia Fashoda, e alla Russia l'alleanza Anglo Giapponese, gli ultimi avvenimenti Europei devono aver fatto più d' una tacca sul filo della famosa spada, e buttato più d'un secchio d'acqua . su le famosi poiveri e se Guglielmo , che non è uno Htupido, se n' è accorto, non è cosl dei suoi bravi suddi ti i quali pensano ancora alla spada affilata e alle ..:ii:1eroa L. 230,324,529. .. poiveri asciutte e per conseguenza continuano a sognare invasioni e gesta bellicose, lontani mo.lto cosi dal loro battagliero sovrano diventato , per •forza di cose, pacifista. Ci fu dunqne una perdita netta di' L. 15,876,679. . Pe·r l_esc,le Jette_re la perdita sarebbe stata di poco meno d1 26 m1liom , ma si ridusse a circa 16 milioni, perchè furono dati in più circa 10 milioni dai campioni di merci e dalle stampe. Alla perdita dei 16 milioni effettivi si deve ag~inngere quella di 10 milioni" di aumento medio annuale che soleva dare da molti anni l'amministrazione dell~ poste. Avviso a coloro, che vorrebbero ridotte le lettere a 10 centesimi anche in Italia· riduzione che farebbe . ' scomparire la cartolina postale se quest,1. alla sua volta non venisse portata a cinque centesimi! + Le visite di re Eduardo In Germania ed In Austria - Notiamolo per la storia. Le due visi~e di Re Eduardo erano state stabilite da tempo P:1ma..chfl H~bd~l -Hamid, obbligato dalla forte orgamz~az1one dei Giovani Turchi , rosuscita3se la Costituzione del 1876. Anzi si dice che la nepote carissima ad Eduardo, la principessa di Hessen sorella di Gngliel_mo, lavorasse molt,o a questo incontro quando nel luglio scorso fu a Londra a visitare lo zio. Noo. pro· vocate dunque dalla nuova situazione dell' Impero Otto_mano, quantunq t1eEduardo abbia dovnto parlarne, ~pecrnlmente con l'Imperatore d'Austria, più di tutti rnteressa~o ali? svoliimento degli eventi nei Balcani. Interviste rivolte dunque e principalmente a dissipare antagonismi e malintesi a pro della pace. Ma è bene dirlo subito ; non tendenti però nè capaci di mutare d'una linea l'andamento generale delle cose. Già i giornali inglesi, che pnr si sono mostrati entusiasti delle due visi te lo hanno francamente dichiarato. L'entente c1J1•diale fra la Franr.iP. e l'Inghilterra non muta, nè è destinata a mutare. « Non c'è un traUato militare fra Francia ed Ino-hilterra dichiara il Mat~n, ~a si ~fl. che se una de1lt due pot;nze fosge -aggredita immediatamente l'entente cordiale si muterebbe in alleanz~ dife?siva •. ed il Daily News constatato, che la 111terv1sta d1 Kronstadt servirà « a ~oglie_reda1la me~te di t:1-nti inglesi la paura della rnvas1one Germanica » agg1,mge che e anche l'amicizia con le al tre potenze , amicizia che non dura deve p~ovare una volta di più qnanto sia grande il de~iderio d1 pace nei due sovrani•. A sua. vol~a i I Daily Cronicle, che è l'organo ufficioso do! parti.to lt berale e però del Governo dichiara e che queste interviste dissipando i malintesi fra le o-randi nazioni debbono essere considerate come un pe~no di più dell'accordo di tutti i sovrani à' Europa nei°volere la pare ». Il che è certamente ottimo : sarebbe perfetto Bisogna convenire che la politica di Eduardo , il quale, e per ragionamento e per temperamento, non è gnerrafondaio è stata abile, bisogna che ne convengano anche malgrado loro , pure i tedeschi. Egli ha fatto sentire al Kaiser che le sue minaccie non avevano altro effetto che quello di lasciarlo solo o quasi: l'Italia avendo ora altri in te ressi che quelli della Germania., e l'Austria essendo per l'Inghilterra una quantità negligibile,-solo faccia a faccia con l'Inghilterra, poi gli ha stretto francamente la mano ed ha espresso il desiderio di visitarlo l'anno prossimo, a Berlino. Non bisogna illudersi: però, il sentimento generale tedesco, non è ancora piantato per una fiorit11ra di sincere cordiali relazioni con l'Inghilterra. E non è la sola stampa pan-germanica che lo dimostra - il che potrebbe anche essere negligibile - ma tutta la stampa tedesca e più ancora la naturale antipatia del popolo tedesco per l' inglese. . . Migliori risultati sono da aspettar:3i dalla intervista di Ischl. Il popolo austriaco non ha mai avuto antipatia per gli inglesi, anzi, e ciò anche quando gli in9:lesi parteggiavano francamente per la Indipendenza Italiana e tentavano di affogare in un tino di birra lo Haynau. C'era bensì una tensione di rapporti assai marcata, e che poteva diventare pericolosa, fra la di- • plomazia dei dne paesi. Tensione provocata dal1e ambizioni pulito velate dell' Austria alla egomonia nei Balcani, e dal fatto che l' Inghilterra non vedeva di buon occhio lo avviarsi dell'Austria, malgrado l'opera della diplomazia Russa, al conseguimento del suo scopo. Ma i recenti avvenimenti m Turchia hanno, per ora e forse per sempre, obbligato l' Austria ad una sosta. Qual migliore occasione dunque per intendersi? E che l'intesa c' è stata lo prova, più e meglio delle decorazioni distribuite, le quali in questi casi formano sempre parte del programma, la dichiarazione netta di Sir Carlo Hardinge. Questa dichiarazione può servire di dimostrazione a due fatti: il primo, che interessa anche la Germania, è che gli affari di Turchia erano veramente il lato pericoloso de!la politica europea; e che ora, probabilmente, non lo sar.anno più; il secondo è che è venuta a mancare Ja ragione per la quale le due diplomazie avrebbero potuto diventare la scintilla che mette fuoco alle polveri. La dichiarazione dello Hardinge è questa : e L'Austria e l'Inghilterra sono pienamente concordi nel rispetto dei diritti del1a Turchia, giacchè l'Austria non aspira ad alcnn vantaggio speciale per sè e l'In-
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