RI\tISTA POPOLAR E 399 prendere alcuna parte effettiva alla ge3tione dell' azienda. Essi, anche senza volerlo, si prestano alla per - petrazione di mo!te truffe perchè coi loro nomi , che figurano nei manifesti, nelle circolari e nei titoli delle azi_oni , contribuiscono ad ingannare i merE azionisti. Qualche volta poi pagano coi processi e colla vergogna che da essi a loro viene. Allora accampano la loro buona fede ; ma in buona coscienza essi ricevono ciò che hanno meritato. + Quando nacque Giuseppe iHazzlnl? - Un bravo giovane uegli l::lt.:ontgtiorni wandò &.11a Rivista un buon ~rticolo per co:-nmemornre il prim, centenario della naseita di Giuseppe Mazzini. Gli f,, osservato; naturalmente, che egli arrivava in ritardo di tre anni .. Lo scrittore accettò la osservazione; ma rispose con questa lettera, che ci piace riprodurre, onde far conoscere con quale deplorevole leggerezza seri vano uomini che vanno per la maggiore, di un colf s::io di ieri : di Giuseppe Mazzini: e Gra:t.ie anzitutto.della cortese sollecitndine cori cui Ella. ha risposto. L'errore mi ha procacciato nn suo autografo: qnindi dopo tut.to non sono scontento d'avere lavorato per scrivere q:1e~le poch ➔ cose su Mazzini. « Ma io voglio a mia disco!pa addurre qn.alche ragione. Non so da chi 1m giovane debba apprendere quando è nato G. l\!azzi11i. Giacchè: G. Venturi: Storia dellri letteratura Italirrna, pa!;, 250 dice ..... G. Mazzini (1808-1872) - Torraca: Let• teratura ]tal. Sec. XIX, pag-. G24 dice ...... l\Iazzini nacque ir 28 giugno 1808-Mestica: Letter. italiana, Voi. III pag. 635 dice..... G. l\1aizini 7 nato il 2:2 gi11gno 1805-C. Manfroni: Lezioni di Storia d' Eiiropa., Voi. III pag. 229 dice...... Mazzini nato nel 1804 - Rinaudo: Storia dei tempi moderni, pag. 284 dice ..... Mazzini 1 nato nel 1805 - Carducci: Prose scelte, (non ho presente la pag.) dice .... G. Mazzini (28 luglio 1808). Tra tanta varietà di date (co;ue se si trattasse d'11n personaggio della storia oriPntale-greca assira-babilonese) io ho scelto quella cha cr, detti più giusta , sapendo che Carducci ebbe sempre cnra di trovare date storiche esatte. Invece mi aL:corgo clie seguendo lui ho errato. Può darsi pure che si tratti di errore di stampa: ma proprio a quel punto si doveva sbagliare? Il fatto si è che quei signori , di cui sopra , sono quasi tutti professori d'Università ....... > + Il Regio J.otto intangibile oggi eone sotto 1 Borboni. - Uu llC:titL'v alibvuato lUt::HUure Jet1'artic0lo del prof. Pisani contro. il giuoco del ]ott.o e del richiamo ad esso da aoi fatto nel render conto dell'ultima interessante pubblicazione dello etesso Pisani, e disgustato dalla voce che corre della pros.-;ima istituzione di altre ruote, è andato a scavare nell'Archivio stm·ico napoletano (anno 1898. Fase. 2° pag 393) questo brano di un articolo sul lotto, che è veramente adatto per dimostrare come ad un secolo e mezzo di distanza, i tempi non sono mutati in quanto al Regio lotto, l,enchè ai Borboni siano succeduti i Savoiardi. Nell'Archivio storico, adunq ue, si seri veva dieci anni or sono: • : •.•• e E' noto che i Goudar furono espul::3ida Napoli Il 1775 ed è stata esposta varie voi te, ed anche r~cente_rnente in questo Archivio, la. ragione dell'espulsione; 11 pretesto fu tolto da un lìbro che il Goudar aveva pubblicato nel 1771 ad Amsterdam in cui si attaccava aspramente l'amministrazione del Tanucci. In ~n paragrafo egli si scagliava contro il lotto, che considerava giustamente come un ginoco d'azzardo con la differenza che e dans les autres jeux on hazarde de l'argen t de particulier à particulier: ici c'est le Gouvernement quìjoue con tre le public •. E' anzi il peggiore dei giuochi di azzardo per il génerè d.e1le peraone che vi pigliano parte: e où le Prince gagne, dan<J ce cas la su bsi~tance des pan vres est portèe a n tré::wr royal: e ù q•1elques particuliers s'enrichissent et ces sommes sont prises su1· la fortune p:rbliq11e •. _ e Un trattato completo sul lotto fu composto alcuni anni dopo da don Troiano Odazi; del q 1:ale i lettori di questo Archivio conoscono la vita nobilmente spesa e la fine miseranda. L3. sua fu, veramente, una pubblicazione di occasione, e raggiunse lo scopo che si era proposto col!' impedire che l'esercizio di questo giuoco fosse concesso in appalto ad una compagnia di cui facevano parte il Duca Serbelloni, il Marchese Ciria, Giuseppe· Brentano e il consigliere Calzabigi. Ma allargando il Ruo tema egli mostrò tutta. l'iniquità del lotto e gli influssi perniciosi che essò ha s11lbenessere pubblico e conchiuse augurandosi che le migliorate condizioni finanziarie ne avessero permesso un giorno l'abolizione l). Oguun sa come il desiderio dell'ottimo e sventurato· discepolo di A:1tonio Genovesi sia stato appagat.o. Basta scorrere uno degli elenchi delle estrazioni , pubblicati ad uso dei gillocatori che pretendono indovinare col calcolo i nu!l1eri fortunati, per vedere il continuo progre:;so avuto dall'immorale istituzione. Le estrazioni in princ:pio, cioè nel cadere del secolo XV II, si facevano due volte o al più tre volte all'anno; dal 1737 al 97 salirono a nove, e poco dopo a diciotto E curioso vedere che nel 1799 non ebbero luogo le estrazioni che cadevano al 20 gennaio e al 27 giug-no, ma fu tirata quella delF8 giugno coi numeri 23. 3, 40, 8, 74. Dal 189G si cotninciò a tirare la lotteria due voi te al mese e dal 1817 fu introdotto il sistema di tirarla ogni sabato •. « Non contento dell'esfrazioni di Napoli il volgo arrischia va i suoi denari anche su qnel le di Roma, onde per evitare il danno che' ne veniva al Fisco f11 adottato anche questo lotto nel 1774. Il Galanti faceva. ascendere ai suoi tempi a circa 760,000 ducati all'anno il beneficio che lo stato ricavava dai due lott1: in un bilancio dell1estrazione di Roma del 18 maggio 1875 si rileva che il governo napoletano guadagnò per qnella sola volta 37,771 ducati•. e La cerimonia dell'e·strazione, eh.e è tuttora per la parte che vi piglia il popolino uno degli spettacoli più caratteristici de.la città, aveva luogo nel gran salone della Gran Corte della Vicaria, coli' intervento di un'apposita giunta composta di un sovrinteudente, di un assessore, di un avvoCd.to fiscale, di un ispettore generale e di un segretario. Nel salone e nel cortile si disponeva un forte nerbJ di soldati .per tenere in freno i malintenzionati ». E la vergogna dura e si allarga I .. Il governo it~- liano non ha che una procc11pazione: eliminare la concorrenza di quelli che tengono il ghioco pie,colo ! + Commendatori, proletari e magistratu• ra. - Dunque la du pltce farsa della g1u:stt:t.U:S. ::;1 è chiusa come tutti prevedevano; assolutoria da un latodal lato dei commendatori, do·ve le colpe erano accertate e gravi - condanne df\lFaltro, dove i compiacenti magistrati ricorsero alFarresto dei tejtimoni per obbligarli a deporre, sotto giuramento, il falso. Ma si capisce - e del resto generale era l'idea ebe il proce::isoDoria. e quello pei fatti del Ge::iùfinirebbero come sono finiti - si capisce; da un lato erano commendatori , ministri, alti poliziotti; tutto un si~tema di governo portato alla gogna; dall'altro erano degli anarchici. Noi, 0be a suo tempo, abbiamo biasimato aspramente la condotta dei P.romotori dei fatti di Piazza del Gesù, noi non vogliamo neppure accettare la versione della loro innocenza nei fatti data dai proprietari : . noi s11 pponiamo vera la loro col pabilità cosi come ai magistrati è piaciuto considerarla. Ebbene anche data la loro col-
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