Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 15 - 15 agosto 1908

RIVISTA POPOLARE 409 mocratico troverà facilmente i fondi necessari i per la soluzione dei più urgenti problemi sociali, fra cui quello d'una riforma sanitaria> la quale emancipando e sollevando la classe dei medici condotti dalle clientele locali e dalle ristrettezze economiche, ed ieipirandosi ai progressi delle scienze mediche e sociali, porti la redenzione fisica, morale ed economica nella nazione e più specialmente in questo spolpato e vilipeso Mezzogiorno d'Italia. DotT. ANTONIO SERGl Il socialismo e~ il ~ro~lema ~ellma iseria La questione più vasta, più vecchia e, insieme più malagevole e di più difficile soluzione da cui l' umanità sia mai stata e sia ancora più vivamente e costantemente occupata è quella della miseria. . In_ OfP:1i- te~po ed i? _og_niluogo - fin nei. penod1 pm belli della c1v1lta greco romana - s1 ebbero agitazioni, rivolte, rivoluzioni provocate appunto dalla penuria dei viveri, dalla miseria, dai contrasti sociali sempre esistenti fin da quan:io la uma_nità ~ncominciò a dividersi in ricchi e poveri. E d1_o_gnt_t~mpo furono i riformatori sociali , gli uom1m, c10e, che nello studio per la soluzione di un c~sì pressante problema· impiegarono tutto il loro mgegno e tutte le loro energie di uomini ~~oni, animati da un grande desiderio di bene e d1 ugu3glianza sociale. Eppure il problema della miseria non ha fatto veri passi innanzi verso la soluzione. Le concezioni sociali furono sempre troppo astratte, troppo ideali p~r essere suscettibili di pratiche applicazioni le quali infatti - là ove f-1rono tentate - doverono tutte fallire miseramente. Delle teorie riformatrici ~1onrim~ne, perciò, altro che un complesso di buone idee e, d1 ge_nerosi sentimenti, rimane il principio che da per iscopo al progresso la elevazione della classe più numerosa e più povera. E nemmeno le numerose istituzioni della beneficenza - prodotto moderno di filantropia che è anche un riconoscimento 1a. par~e ~ei ricchi. ~ei _loro obblighi verso le c_l~ss1i_nf~non - sono riuscite ad attenuare gli attriti sociali, a rendere meno prepotente nelle classi l~vo':"ati:ici.quell'aspirazione verso migliori condiz!o01 d~,v1_tache fa della questione sociale la ques10ne_ptu 1~p<?rtante in questo periodo di prosperoso mdustnahsmo. Il socialismo è l' ultima teoria di riforma sociale. Es~o forse nel primo momento di sviluppo industriale _e si_presentò come la· più realistica, e la sola scientifica, concezione sociale poichè formulata dietro un'acuta analisi critica del capitalismo e dei fenomeni. Per un lungo periodo di anni a Marx - teorico del so~ialisr:no; uomo di profonda dottrina e di forte dialett1c3 - fu assegnato, quasi senza contraslo, un posto affatto spec,ale e straordinario nella storia della scienza economica è del pensiero umano si giunse a dire (Lafargue) che fino alla trasformazione inevitabile della società capitalista non sarebbe rimasto altro a fare a volgarizzare l; sue teorie economiche e storiche. . ~a 1:"ealtà~oi si. è incaricata di smentire le prev1s10111marxiste: 11 processo meccanico di accentramento delle fortune non solo non si è verificato ma si_va invece manifestando il processo inverso. La scienza economica ha battuto in breccia il marxismo il quale è oramai una navicella che fa acqua da tutte le parti. Gli stessi socialisti, dopo che col primo tentativo di Bernestein s' iniziò il movimento di revisione del marxismo, hanno incominciato ad abb~ndonare i punti di vista marxisti per indiriz- ~ars1 verso altre ed opposte vie. Oggi il socialismo e un caos di dottrine sociali e di metodi di lotta e di orientamento in mezzo a cùi è difficile trovare la via d' ~scita: e il marxismo è battuto d'ogni parte da diverse e sempre nuove correnti sociali. Il socialismo è in crisi e questa crisi non è che l'~ltima manifestazione dell'impotenza sua - come d1 tutti i piani di riforma sociale -- a risolvere il problema doloroso della miseria, , a se il marxismo è in decomposizione - come afferm~va. il ~uo più dotto critico: Georges Sorelle aspiraz10m verso migliori condizioni di vita non cessano; il movimento operaio, che è la più moderna_ ~spressione di queste aspirazioni, si fa sempre_ pm rntenso e grandioso; il problema della misena non_ spa~isce m~ giga1:-teggia ~empre più imponendosi all attenz10ne d1 quanti uomini hanno senno e cuore. Il socialismo scomparisce come vera e propria teorica di riforma sociale - ma d'altra parte, si universalizza in una tendenza /ealistica ~d ut1;1ana _verso una migliore convivenza sociale 1n cm la ricchezza sia largamente diffusa in cui il_salario cessi dall'essere la condizione per~anente d1 una grande parte della popolazione in cui la cooperazi~n~ re_ali~zi l' idea_le vagheggi~to da un gra?de spinto italiano - Gmseppe Mazzini - del capitale e del lavoro riuniti nelle stesse mani. E' quindi naturale che il problema della miseria div~nga sempre più oggetto delle investigazioni sene e profonde degli studiosi e che l' Economia Sociale vada ~cquis_tando un. post~ se_mpre più impor~ante negl~ studi, nelle d1s~uss10m, nella pratica ed e anche _e-y1dentecome ogm_nuova pubblicazione che ~ffront1. 1n qualche modo 11 problema desti un particolare mteresse nella parte più colta di tutte le classi della società. Ora Giacomo Novicow l'illustre sociologo ed economista russo, lancia al' pubblico, in doppia edizione italiana e francese un libro da tempo promesso, e quindi, ansiosam'ente attes_o,.il quale_ s' i1:1;titolaappunto: J fenomeni econornzcz natlfralz ed zl problema della miseria ( r). Questo hbro, che per alcune parti critiche del socialismo ha il torto di giungere un po' tardi e che_ per i~ s~o spirito informatore ci ri,porta al simpatico ottimismo delle Armonie economiche di Federico Bastiat (per chi non lo sapesse il Novicow cre~e nella possibi~ità. d! armonizzare il progresso social~ con quello 1nd1v1duale, ed è, anzi, questa la tesi preferit~ delle sue originali ed importanti opere), questo hbro, denque, solleverà, senza dubbio grande fervore, di discussioni intorno a sè nell~ • stampa di ogni colore e nel pubblico. 1 nostri lettori ci -saranno, perciò, grati se noi esamineremo abbastanza largamente il contenuto di esso. In che consiste il problema sociale? Quanti fra coloro che sernbrano più affannarsi alla soluzicne di esso saprebberò darci la risposta più sicura? Quanti di quelli che si sono seriamente posta la domanda hanno saputo trovare ad essa la risposta? Eppure se un problema sociale esiste è appunto per questo: che una grande parte dell'umanità non è ancora sufficientemente provveduta di viveri , di ve~tiari, di abitazione, ciò che in altre parole sig111ficache la produzione mondiale è ancora troppo scarsa percbè la miseria cessi di esistere nella società. Il problema sociale è, quindi , un problema di produzione. (1) Edizione italiana di Nicola Zanichelli, Bologna 1908.

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