Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 15 - 15 agosto 1908

408 RIVISTA POPOLARE ' mezzi. coi quali si provvede all' igiene pubblica e alla medicina pratica. nelle condotte mediche , che furono a punto istituite per la cura dei poveri. Queste d<;>lorosestrettezze son dovute in pM'te alle misere condizioni economiche della nostra regione, ed in parte all'arresto di civii tà. all'ignoranza ed allo scetticismo di tante amministrazioni comunali verso i precetti igienico-sanitari, mentre spendono più volentieri mille, e più lire per la festa del santo protettore del paese, che non lire cento o duecento per la nettezza delle strade o per altro provvedimento nell' interesse della salute pubblica. L'on. Prof. Oelli, il grande apostolo della lotta contro la malaria, espose minutamente « come vive il contadino nell'Agro romano>, suscit.ando negli animi nobili un senso d'indignazione verso i Comuni ed il Governo, che nel cuore d' Italia ed innanzi agli occhi dell'eterna Roma, capitale, avevano finora permesso cQe la malaria avesse incontrastato diminio della salute e della vita di tanti poveri ~ontadini spinti là dal bisogno, in cerca di pan·e e lavoro. E ne nacque la legge sn la bonifica dell'Agro Romano. Che cosa avrebbe a dire l'On. Celli, se venisse qul a studiare e rilevare come vive il contadino in Calabria?! Già l'Inchiesta Agra1'ia aveva fatto conoscere - senza però che nessuno se ne fosse accorto o mostrato d'accorgen;ene - che il vitto del contadino in Calabria è scarso ed insufficiente. Esso viene formato ordina• riamente-da pan·e di granone o di frumento, da patate, legumi, frutta, erbe selvatiche cotte o crude e spesso i~condite. Pur troppo noi medici condotti della Calabria non abbiamo bisogno di consultare gli Atti di questa L. chiesta, perchè ogni giorno ci troviamo a contatto di queste lacrimae rerum, abbiamo sempre occasione di osservare con dolore le miserrime condizi9ni economiche dei nostri contadini, verso i quali l'opera nostra riesce spesso vana, e diventa un'amara ironia ogni nostra prescrizione terapeutica, quando si sa che i più mancano dei mezzi più indispensabili alla vita! La Calabria, come è noto, è una regiono eminentemente malarica, essfndovi oltre 33.000 Ettari di terreno improduttivo per altitudine altimetrica (sta~ni, paludi , etc.). Vi predomina il latifondo con le sue lande sterili, deserte, malariche, che sono ad un tempo cagione di povertà, d'inciviltà, di analfabetismo e di degener;1zione morale e fisica d'un popolo. L'inferiorità del Mezzogiorno, dove anche in questo secolo XX, ostenta la sua triste ed accidiosi\ grandezza il latifondo , d?. amaramente ragione al detto di Plinio : e Lalifundia Italiam perdidere > ! Ormai è sfatata. dai prt,f11ndi e geniali studi dell'On. Colajauni l' opinione di :-,Jcuoi ::1ntroposociologi, che attribuivano l'inferiorità economica e civile del :Mez;zogiòrno all' inferiorità <li razza. I fattori di es;:;:a 11011 sono etnici, ma stori~i, politici e sociali, ai quali io ~redo doversi aggi ung-ere anche il rattore biologico della malaria (1). (1) Vedi la mia m(\nografia, in corso di stllmpa: La malaria in rapportn al!' inferio,·ità del Menogioi no; lavoro che ottenne il t"'•·imo premio e la medaglia d'oro nel Concorso bandito dal i~eale Istituto d'Incb1·aggiamento di Napoli, nel 1906. A. Sergi. Il contadino calabrese vive d' estate all' aperto, in guardia dei campi, e d'inverno in stambugi, umidi, oscuri ed angusti, od iJ1 pagliaie, veri tucul abissinesi, insieme con tutti gli animali domestici - una piccola a.rea di Noè! Quanta salute, quanta vita, quantoprogresso civile, quanta ricchezza ne deriverebbe dalla bonifica. di queste zone paludose, dalla scomparsa del latifondo! Quante malattie infettive e contagiose si propagano, in vece, rapidamente in tutti i membri d'una famiglia e negli abitanti d'un paese, e da q uesto in altri paeEZi,per mancanza - nei nostri piccoli comuni - di locali d' isolamento e di disinfezione? Il più delle volte, i rapporti degli ufficiali sanitari o re• stano n61 dimenticatoio degli uffici comunali, per l' indolenza e l'ignoranza del le autorità municipali, o per le ristrettezze dei bilanci : cosi, per esempio, in molti comuni la nettezza delle strade dell'abitato è data, da un anno all'altro, in appalto .... alla benefica pioggia, per quando sta comoda a venire, oltre che agli spazzini onorari .... i maiali ! ♦ La condotta medica, come fu affermato al II Congresso dell' A. N. M. C. a Napoli, dovrebbe essere un vero ospedale a domicilio, - ove le condizioni lo permettano, _- fornito di tutti i corredi ospedalieri. Allora. si valuterebbe da tutti l'efficttcia della funzione sociale . '\. del medie~ condotto, é per conseguenza si solleverebbe il suo prestigic morale e la sua condizione econordca, la sua cultura si rafforzerebbe , il suo amor proprio avrebbe maggiori soddisfazioni per le vittorie conseguite, contrastando ai terribili morbi la vita degli infermi, con ogni fiducia addita perchè con tutti i mezzi la scienza ci addita. -' Non è chi non veda, anche a nome del progresso della civiltà e dell'umanità, la necessità d'una urgente riforma della. legislazione S'.'\nitaria., in cui scienze mediche e democrazia sociale siano affc,ttuose ispiratrici e vigili scolte. La costitu~ione del Fascio medico parlamentare ci sembrò un buon segno che la q uistione sanitaria e della classe medico si andasse facendo strada nel paese e nel Parlamento, e che si andasse incanalando verso la sua fase risolutiva. dici condotti attendono fidenti qualche cosa di ... serio dal Congressissimo indetto per gli ultimi dì marzo, a Roma, dal Fascio su lodato colla partecipazione di tutte le organizzazioni sanitarie del regno. Per la soluzione della quistione meridionale, per le rivendicazioni ci vili ed umanitarie del miglioràmento del!' esercizio pratico delle condotte e per le rivendicaz;ioni dei dritti della classe medica tutti gli onorevoli colleghi che siedono a Montecitorio insieme con l'Est.rema Sinistra e cogli altri deputati volenterosi potrebbero e dovrebbero farsi subito iniziatori forti e tenaci d'una lotta parlamentare per la riduzione delle spese improduttive, per l'incameramento dei beni ecclesiastici, per l'abolizione dell'exequatm; di almeno 200 dei .26t1 vescovadi d'Italia (la Francia più grande e più ricca ne è allietata da soli 68 !). Riducendo eoraggiosamente q1:este ed altre succhionerie di terra e di mare, un Governo veramente de-

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