390 RIVISTA POPOLARE 2° Un campo più circoscritto percorre George M. Kober il quale si occupa esclusivamente della morbilita , mortalità e igiene delle varie proft:ssioni. (Industriai Hyggiene. Nel Buletin of the Bu,·eau of Labor di Washington. Marzo 1908); ma ne tratta assai bene. Sono utili gli accenni ai varii mezzi per diminuire e elimiminare l'influenza nociva di certe industrie sulla salute e sulla vita umana. Utilissima l'appendice, in cui sono riportati tutti i regolamenti inglesi sull'igiene industriale. 3° Per gli italiani che poco conoscono tutto ciò che si riferisce alle varie assicurazioni della Germania , riesce vera_ mente prezioso un volume del prof. Tullio Bagni. E' la re· !azione presentata dalla direzione del Credito e della Previdenza presso il ministro dell'agricoltura e commercio sull' Assicururatione obbligatoria contro la malattia in Germania. (Annali del credito e della previdenza. Roma 1906) al Ministro Pantano. La parte legislativa e statistica vi è trattata esau rientemente e chiunque vuol formarsi un concetto adeguato di questa grande istituzione, che per mezzo delle varie casse per gli ammalati e pei sussidi alle loro famiglie spende oggi circa trecento milioni all'anno, non può che affidarsi al libro del Bagni. 4. 11 dott. Umberto Dtganello in un volume di minor mole si occupa dell' Assisten 1a ospitaliera in Italia e in alcuni altri Stati (Bologna 1906) facendo opportuni confronti e osservazioni di statistica sanitaria ed amministrativa_ d.:gli ospe - dali. Vi si apprendono le notizie sulle spese ospitaliere dei varìi paesi, sulla letalità di certe malattie , sulla loro frequenza ecc., ecc. 5° Il colonneHo medico L. Ferrero nella sua Rela 1 ione medico statistica sulle condi 1 ioni sanitarie del R. Esercito nell'anno 1904 (Roma 1907) ci fornisce;: i dati, che vengono indicati dal titoto stesso della pubblicazione. La morbilità nel quinquennio 1900-1901 fu massima: 951 soldati per 1000 uomini di forza, nella divisione di Napoli e 850 in quella di Ravenna; minima con 614 a Cagliari e 627 a Cu"eo. Secondo la nascita dei soldati la mortalità massima di 5,72 per 1000 e di ,,34 si ebbe nelle divisioni di Cagliari e di Bologna; la minima con 2, 18 e 2,82 in quelle di Milano t: di Palermo. La mortalità media di 4,3 nel 1900 si riduce a 3,4 nel 1904. La maggicre mortalità si ebbe negli stabilimenti milittari di pena con 4,80 e nei granatieri con 4,62; la minore nelle compagnie di sussistenza con 1,92 e negli Alpini con 2, 10. Di tre malattie vogliamo riferirt: qualche dato. I morti per ileo-tifo sono in diminuizione da 1,42 ne I 1885 a 0,93 nel 1904; nella tubercolosi ci sartbbe un' apparente diminuzione lieve- 1,88 morti nel 1885; 1,35 nd 1904-; ma negli anni intermedi sino al I go I le cifre furono quasi sempre più elt:- vate. Di più: sono aumentati i riformati per tubercolosi; cioè è aumentato il numero di coloro che sono andati a morire a casa loro. Deplorevole il fatto che non siano diminuiti, come nella po• pofazione ci ,ile, i morti per malaria: 1, 15 nel r 885; 1, r 1 nel 1904. Ciò indica che nè la cura, nè la profilassi antimalarica hanno fatto progressi nell'esercito, 6° In ult:mo faremo menzione del bel discorso per la inaugurazione dell'anno scolaslico 1907 908 nell'Università di Roma pronunziato dal Prof. A. Tamburini. Trattò da par suo dalla Pania nella evolu 1 ione della civiltà (Roma 1908). Con piacere vi sbbiamo visto confermato un nostro avviso; e cioè che i grande aumento dei pazzi in gran parte sia apparente. « Le cifre - e quelle esatte sono recenti e non consentono utili confronti - , egli dice, p0ssono rappresentare più che un incremento assoluto delle pazzia, un indict: di quell' insieme di cause, che concorrono a facilitare ed accrescere l'internamento degli alienati ». E' cresciuta la sensibilità sociale, è diminuita l'avversione pei manicomi, sono cresciute le cure e le premure dei privati e delle autorità nel fare rinchiudere gli alienati cc. Aggiungiamo che queste cure sono cresciute troppo e sono causa del dissesto delle finanze provinciali. EMANUELEPrsANI - L' ora delle riforme in rapporto alla politica finan:riaria ed al bilancio dello Stato - Roma 1908. Ci occupiamo con piacere di questo vigoroso opuscolo, nel. quale il nostro amico e collaboratore fa una critica acuta e chiara del nostro sistema finanziario, nei suoi rapporti colla economia nazionale e specialmente coll'ordinamento del nostro bilancio. Il Pisani eh' è un valente ragioniere tratta l' argomento con grande competenza. Insiste sopratutto sulla soppressione del lotto, sulla statizzazione delle assicurazioni, sulla riferma di alcune opere pie ec. Ci dispiace il soverchio pessimismo, che scaturisce ineso• rabilm,::nte dalla comparazione tra l'Italia 0d altre nazioni più ricche e più vecchie - che non hanno dòvuto, perciò, im - provvisare gli organi dell.o Stato. IACOPO T1VARONI - Compendio di scien 1 a delle finante - Laterza cc:figli. Bari 1908, L. 3. E' un trattato di finanza che non ha pretese e che può riuscire utile nelle scuole secondarie, specialmente per I' oràine e per la chiarezza della esposizione, [I lavoro sarebbe riuscito più pregevole se meglio avesse proporzionato le materie trat• tate; proporzione non c'è tra i 16 capitoli consacrati alle entrate de1lo Stato ed un solo capitolo alle spese nella prima p'Hte. Le spese hanno una importanza crescente e dalle spese si può oggi riconoscere l'indole e la tenfonza di uno Stato. Avremmo anche desiderato un più largo svolgimento delle fi nanze locali, che, specialmente nel mezzogiorno, finiranno col travolgere le finanze dello Stato. In una seconda t:dizione noi siamo sicuri che il Tivaroni, colto e studioso, saprà correg gere e completare. GIUSEPPE PRATO- Rassegne statistiche ed ec nomiche - Torino. Società Tipografica Ed. Nazionale 1908. Sono articoli critici che l'autore ha pubblicato nella Riforma sociale, dal 1903 al 1907 e che presenta come tali. Gli argo· menti trattati sono diversi; ma vi prevalgono quelli relativi alla emigrazione e alle colonie, di cui il Prato si occupa da molto tempo con predil.ezione. Le ultime fasi ali' emigra,tione inglese; Londra. Appunto di fisiologia sociale; La prote 1 ione degli emigranti m lrrgh'lterra; 1;progenitori del/' organi 1 - 1 a 1 ione professionale in Inghilterra; La tenden 1a associativa fra gli italiani ali' estero nelle sue fasi più recenti; Giovanni Botero statistico ed economista sono tra le rassegne meglio riuscite. Il Prato illustra e chiarisce bene il fenomeno, di cui si occupa ; e se ne occupa in guisa tale, a differenza di tanti volgari recensionisti di mestiere, che fa conoscere bene al lettore la questione, che discute. Superfluo aggiungere, rerciò, che la lettura del libro riesce utilissima. PIETROVrno - Gli annali d'Italia dal 1871 al 1900 - Milano F.lli Treves 1908. Si è pubblicato il 2° volume, che va dal 1875 al 1878 e che riesce interessante perchè in qud periodo breve avvenne la cosidetta rivoluzione parlamentare del ~ 876, la morte di Vittorio Emmanuele 2° e di Pio lX. Quando si pubblicò il primo volume noi additammo i pregi e i difetti e non potremmo a riguardo di questo secondo volume, che ripetere il giudizio dato. ' ARTUROCATELAN-I Il partito repubblicano in Italia - Roma 1908. Presso l'Autore. Via Tasso N. 46. C.mi !)O, Il Catelani è uno· dei repubblicani più cari e più intemerati - a noi carissimo, perchè di questa rivista fu per parecchi anni, redattore capo-; ma cogli anni diventa sempre più pessimista. Egli vede tutto nero e crede che ci sia regresso nel partito repubblicano. Non è vero. Esso non è forte e numeroso come vorremmo; ma è più forte che pel passato. Ciò che il Catelani dice per il giornaìe e che non è contrario a verita, non dimostra il suo assunto. Infatti le L. 150,000 raccolta oggi a lira a lira per noi valgono di più delle 250 mila spest: per la Lega della democr<:1Jia da due soli individui. Lemmi e Castellani. Ma il partito repubblicano si è lasciato sfoggire parecchie buone occasioni di fare la rivoluzione ..... Vero. Però le rivoluzioni le fa il popolo a dati momenti senza inflenza di partiti e di cospirazioni. L'amico Catelani poi dimentica che il partito socialista ha tagliato i nervi al partito repubblicano e che quello se dovesse fare la rivoluzione la farebbe non per la repub • b lica, ma per un pervertimento sociale che forse ci ricondurrà alla reazione attraverso all'anarchia. Fra qualche anno se Alceste De Ambris farà scuola - e temiamo forte che la farà - egli vedrà che cosa sarà una rivoluzione sindacalista. Catelani ama la verità dura; non vogliamo rimanergli indietro. LucIANO MATARAZZO CASINI : Nel X. Anniversario della morte di Cava/lotti. - Catania. N. Giannotta 1908. L. r. E' cosa assai difficile scrivere di Cavallotti dopo tutto quello che se n' è detto e scritto ali' indomani della sua tragica scomparsa e nelle successive, numerose comm,mora1ioni ; eppure il giovane Matarazzo Casini ha saputo rievocarne la figura degnamcc:nte. Ben a ragione egli, volto ai giovani e agli stu · denti specialmente, ricorda che i grandi morti si possono onorare soltanto seguendone i consigli e sopratutto" inspirandosi ne1la vita alle loro opere. Non conveniamo coll'egregio autore nel credere che gl' ltalian i troppo presto abbiano dimenticato
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