Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 14 - 31 luglio 1908

386 RIVISTA POPOLARE il ministro Nasi di Trapani, mentre la giustizia si è arrestata pavida alla so~lia di ministri d'altre regioni d' Itaìia. Chè se poi a questo si aggiungesse l'estremo oltraggio di aspettare che tali ~:omiui fossero denunciati da Nasi, daremmo ·della nostra giustizia spettacolo miserando e delta nostra_ dignità e serietà risibile giudLdo. Questa dunque - e non altra - è la risposta che si deve dare alla tracotanza del condannato dell'Alta Corte e ai deliri dei suoi accoliti : proseguire sereni e indisturbati e rapidi nella via della giustizia, nella ccnstatazione e repressione di coloro che fecero scempio del pubblico danaro. Allora, e solo allora, quanto è successo a Napoli e a Trapani apparirà nella sua vera cornice e sarà essa tale da farne arrossire i promotori, come noi oggi ne arrossiamo. Ci pensino i membri de le Commissione di inchiesta : ci pensino il Governo e gli onesti di tutti i partiti ( La Stampa 24 luglio). + G. E. Walsh.: La. congestione del Porto di New York. - Uno dei più gravi problemi che si presentano ora alla situazione del porto di New Jork è la sua constata insufficienza. Si sono fatti grandi sforzi per cercare di risolverlo nel modo migliore, ma finora n0n si è arrivati a nessun ~isultato soddisfacente. Ed il problema diventa ogni anno più grave. Cicago col metodo dei tunnels delle vie sotterranee destinato al traffico è riuscito a sgombrare le sue strade del 50 per cento del movimento ma New Jork non può adottare il medesìmo provvedimento. New Jork è il più grande porto di mare in America e la sua rete ferroviaria è la più fitta eppure tutto ciò si rivela insufficiente. Nel 1906 su 155 milioni di sterline di mercanzie importate soli 8 milioni passarono senza pagare pedaggio. Il rimorchio costa alla città sette milioni di sterline, e i fari costano altq dieci milioni. Il commercio estero del porto aumenta in ragione del I o per cento all'anno e del 50 per cento -a mezzo decade. Qu~lche anno fa i carri per i piccoli pacchi trasportati dalla ferrovia nella città sommavano ad una media di 5000 ora non è raro che ne corrono 1000 in un solo giorno. Tutti queste merci si addensa agli estremi limiti dell' Isola Monhattan col resultato che una spesa del I o per cento deve essere aggiunta al totale del costo di trasporto per magazzi naggio, facchinaggio etc. Ed il deposito è obbligatc,riamente lungo per il grande numero delle merci che si addossono una su le altre. Letteralmente centinaia di carri sono alla fila e aspettano delle ore il loro carico. Tutto questo fa pensare e temere che New Jork si avvia alla perdita della sua superiorilà mercantile in America per il costo troppo alto dei trasporti. Ed infatti è noto che l'anno scorso New Jork ha perduto per 5. milioni di sterline di traf fico che solitamente veniva a New Jork e prese altra via in seguito all'ingombro dei Do :ks. Liverpool ha impiegato 40 milioni di sterline a migliorare il suo porto ed i suoi Docks, New Jork ha dato quasi niente per il medesimo scopo. Invece di utilizzare, come potrebbe, 450 miglia di via plue Nicola II ha avuto il carattere di un atto di ostilità verso la Germania. Ebbene niente di tutto questo. La questione dello isolamento della Germania è più nella mente degli atlarmisti che sul fatto della politica reale. li conve~no di Reval è stato una specie di mutua assicurazione contro la guerra. Poiché è necessario garantirsi e creare situazioni tali che rendono impossibile ad una nazione dichiarare la guerra~ Se alla fine una guerra dovesse scoppiare non potrebbe e•:- sere provocata che da una· sola potenza in Europa. Se la guerra non sarà dichiarata a Berlino, allora non la sarà mai. E se la spada sarà tratta il timore della mutua assicurazione del sistema della triplice intesa diventerà di più in più forte, e non già perchè la Germania è isolata : ma bensì perchè il principio Bismarkiano del!' isolamento delle potenze sarà intieramente fallito. D'altra parte è opportuno notare che il principio della triplice intesa invece di essere stato provocato , come generalmente si crede, dal! 'atteggiamento pericoloso della Germania, è piu1tosto il resultato della Questione dell'Oriente Europeo. Niente altro che I' azione dei Kaiser in quattro occasioni - tutto l'affare per la presa di po5sesso di Kian Chau, lo sforzo per il predominio navale, la tendenza alla egemonia in Oriente, e I' intervento nel Marocco - hanno creato una reale e • sempre crescente solidarietà fra gli _interessi Russi , Francesi ed Inglesi. Bisogna tener d'occhio e seguire anche gli scrittori Tedeschi che trattano ora della Persia, come trattavano un tempo del Marocco. Il granJe scopo della Germania è ora di creare un organismo nel mondo maomettano che possa essere un fattore combattivo nel mondo. E questo è il pericolo serio al quale è indispensabiie far fronte. Ed è appunto contro questo pericolo musulmano, fomentato dalla Germania, che Francia, Inghilterra e Russia hanno bisogno di stringere fra loro un patto di assicurazione mutua. Per ognuna di queste nazioni l'azione comune contro il tentativo di fare del Panislamismo un elemento di vasta forza politica, è uno dei primi principii di conservazione. E noi vediamo ancora che una simile azione è dettata al1' Inghilterra ed alla Rus ;ia, dalla nuova natura degli avvenimenti in Periia e nella Turchia Asiatica. E se ci volgiamo ai Balcani una non meno identica linea di condotta ci appare necessaria. La Russia è spinta per il carattere dei suoi inte • ressi a sostenere i Bulgari come la Germania ha interesse a patrocinare gli interessi dei Turchi contrari alla Bulgaria. Questo sistema della triplice intesa è il solo capace di bilanciare gli affari militari nell' Oriente Europeo. Fra pochi anni, quando il lavoro della ferrovia si estenderà attraverso l'Asia Minore, i Turchi, con ufficiali tedeschi per guidarli, un sistema di ferrovia tedesca a loro disposizione, e, praticamente una alleanza Germanica dietro di loro , d&rebbero prova , se Russia dovesse combattere sola, di essere il nemico più pericoloso che sia mai stato pensato quan fo il trattato di Santo Stefano fu firmato in vista delle mura di Costantinopoli (Fortnightly Review, luglio 1908). + viale ne utilizza solo 1 30. La difficoltà dei miglioramenti è George Haw : I mail del i Locai Governinent grande. Vie acre e sotterranee sono impossibili perchè già Board >>-. È una buona opportunità che si presenta per addetti ai passeggieri e appena sufficiente per questi. 11 solo denunziare apertamente ciò che tutti pensano contro l'Ufficio rimedio che sembra possibile è la creazione di grandi depositi Governativo Locale, la proposta d1 farne un dipartimento di su la terra ferma, e la liberazione della isola dall'obbligo dei Stato. Prima cho ciò avvenga è necessario che il L. I. B. sia trasporti e dei depositi nel suo porto (Cassier's Maga 1ine. riformato da cima a fondo. L'Ufficio ha negletto per lungo Giugno. ,. seguito di anni i suoi più elementari doveri. Non_ ~a preso - + ,i!J• nessuna iniziativa, non ha proposto niente , non s1 e mosso Calchas: Il significato della intervista dl Rev9:1: \ ~ se non che spinto,. e ~aramente ~~ fatto_ uso dei_suoi poteri• In verità, per la grande maggioranza dei giornali, e nella pm , Qualche volta ha 1mp1egato dod1c1 mest per rispondere ad targa opinione pubblica, il convegno di Reval fra Eduardo Vll una lettera.

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