Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 14 - 31 luglio 1908

t<. l V 1S T A P O P O L A~RE .. 377 Il prete modernista termina la sua lettera con questa dichiarazione: « ~ei primi tempi dop? I' ascensione del Signore Gesu e la Pentecoste gh apostoli continuarono a frequentare il tempio ebraico benchè la loro fede non fosse più quella d'Israele ... Anche noi a tutto o~gi seguiamo le pratiche del culto catt~lico insieme al popolo celebriamo i riti, viviamo la medesima vita religiosa. Eppure la nostra fede è diversa; le nostre idealità sono cambiate· il nostro Dio è lontano dal tempio, nella vasta natura nelle opere u~a;Zitarie, ne_lla_operosità intensa pe,· il progresso cwzle .... Verra giorno in cui usciremo dalla Chiesa; e quel giorno la teocrazia del Vaticano come il sommo sacerdozio di Gerusalemme avrà . - . ' compiuto e non gloriosamente, la sua missione nel mondo » (165). In sul fìnirc fa un appello agli Italiani - Italiani a voi! - nel quale s' intrattiene delle distinzioni delle forme mistiche e individualistiche della religios!tà ~ di quelle eollet ti:7~, che egli caldeggia. Grnst1fica la sperata rev1v1scenza della relio-iosità in questi termini: cc Il progresso umano è ui fatto· ~a 1e_leggi che lo governal10 sfuggono all'analisi ~ giacc10no nelle sfere meno esplorate della coseienza 1;1n:iana.La s~ienza, fatuo nome e pericoloso idolo, e_rncapace di de~raudarla; solo l'idealismo religioso nesce a far sentire tutta la capacità di bene che è nella volontà detl' altruismo e dell'abnegazione » (p. 279). Quale l'esito della lotta tra la Chiesa e il modernismo? e O il giovane clero riformatore continuerà effìcacemen_te la sua prop~ganda e allora il passaggio dal vecch10 al nuovo s1 effettuerà senza bruschi epi odi, senza scismi evidenti. O la Chiesa contiL?esa ne~la s:1a, oppos!zione. e nella sua persecuz10ne e s1 avra 1esito nvoluz10nario, cioè lo scisma. Cor:ie la com~nità crist~ana u~cì dalla •Sinagoga, cosi dalla Ch1esa Cattolica uscnanno le libe, e comunità neo cattoliche>> (p. 161). << Noi non vogliamo consolidare il vecchio cattolic\smo colla ~_ultura e_col li_ngua~gio contempor~ne1; ~a nos!ra e opera nvoluz1onana quanto quella d1 ogni partito, che sognando un avvenire mialiore per gli umili, cerca di distruggere e rinnov~re le istituzioni sociali vigenti >>(p. 163). . Nell' '!ppendice, dichiara il divorzio aperto ed 1nsanab1le: la separazione è questione cli anni se D?I; d~ me_si. Il gion~o del Signore è vicino, l'~red1ta d1 Cnsto passera dalle mani del Vaticano in quella de! ~odernismo » (p. 171, 172). cc L'enc1chca Pascendi apparirà ai futuri come il documento segnante la data dell'agonia della concezione teociatica del Cristianesimo e dell'inizio di un_a re':'i".isc_enz~ religiosa attraverso la quale i popoli latini nusc1ranno a strappare dalle mani sospettose di Roma il -tesoro della spiritualità e dell'idealismo Cristiano » (p. 199). Mostra grande fiducia nella diffusione futura del modernismo senza dissimularsi la difficoltà e la scarsa popolarità attuale. Crede che « il modernismo perderà presto ogni carattere d'intellettualismo aristocratico per divenire quel che è nella sua natura più profonda, libera esaltazione di anime nell'attesa di un radicale rinnovamento della vita ,, (pag 141). Il suo ottimismo sui risultati finali della lotta aveva già affermato sin da principio con queste parole_: <~ E' certo che il riformismo va guadagnando ogm g10rno proseliti, come una brezza viviticatrice che. fa_pieg~re,_ spirando _improvvisa su un prato, i fion d1 apnle 1n un movimento uniforme pieno di misteriose fecondità » (p. 9). ' . . . « La lama del tradizionalismo arruo-inisce per ~'opera corrosi.va di microrganismi e la O mano che impugna quell elsa va smarrendo rapidamente ogni energia ... La guardia pretoriana tentenna! » (p. 12). ♦ Che ~osa si ~e,ve pensare della .religione del prete modernista? C e tutto nel suo libro meno la reli- . c ' g10ne ristiana come la si è intesa per diciannove s:coli. I primi cristiani, pei quali egli ha ammiraz10ne credevano che Gesù fosse il figlio di Dio e credevano nel miracolo fondamentale della risurrezione. Ed egli no11 ci crede e cerca Dio ... nella natura. Che C.:)saposs:? essere il suo Cristianesimo oltre che da~ brani, che ho riprodotto senza alcun commento risulta da quest'altra dichiarazione: «, (!ristiano è per noi chiunque religiosamente spera • nel/ 11:terv~nto _benefico di una causa superiore per alleviar~ z m~lz d<;lla vita,: non importa se questa causa sza Dzo o l umanita considerata come for:r.a collettiva ». . Quest~ :elig!~ne in nulla differisce da quella vaga d1 Mazz1n1, eh e tutto meno che cristiana. E il prete m?d~rnista si chiarisce panteista, soci~lista ... ma non cnstiano. Sicchè il ~uo. libro a me pare che sia fatto apposta per gmst1ficare le scomuniche e la intransigenza di Pio X. In quanto all'ottimismo sulla riviviscenza religio~a nelle sue stesse parole e' è dimostrata la illusione colossale. Egli a pagina 143 ha giustamente osservato: « La religiosità suppone come soogetto queUe anime incolte, digiune di scien 1a e di sgfismi che Tertulliano invocava a testimoni della sapienz~ cristiana >>. _Ora dov~ sono o_ggi le anime incolte, digiune di sczen:r.ae dz sofismi ? Ma se egli stesso predica la scienza e la cultura ... Perciò come programma religioso questo del prete modernista è un libro mancato, che prova la sua irreligiosità, è ottimo come critica del papato e del Cattolicismo vecchio ... eh' è quello vero. LO ZOTICO INPLUENZSAOCIALE di alcune forme d' arte inferiore Gli schemi che presento e che il lettore troverà in appendice ricordano quelli della commedia dell'arte e danno precisa idea di una forma artistica che illanguidisce e si trasforma di giorno in giorno. Non pare vero che i teatrini di marionette , chiamati con frase tagliente dall' Alongi (1) la scuola del coltello , abbiano dato ore di gaudio a nobili spiriti, come diedero l'oblio a una fosca malinconia imperiale, e che abbiano quel titolo di gloria eh' è l'aver ispirato la prima idea del Faust a W. Goethe, e l'aver contribuito , secondo scrisse il Villari. (Il Giappone , N. Antol. 1 ° aprile '905) a formare lo spirito e il carattere nazionale del Giappone con l' esaltazione costante del bene, della virtù, dell'eroismo. Oltre a qualche lavoro d' indole religiosa, come la Passione, in cui campeggi:t la figura di Giuda cc nemico a Dio fiero a se stesso>> solo drammi di guerrieri e drammi di briganti si rappresentano in quelle stamberghe che vibrano di male parole e sanno le azioni primitive e yili della vita, e dove trovano un lievito quegli istinti ferini che (1) Spettacoli e coltellate in Sicilia. Arch. psichiatria....Y..- Vlll, p. 246.

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