Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 13 - 15 luglio 1908

RIVISTA POPOLARE 345 « guisa _d~ s'?ppr~mere _i perditernp!, gli sperperi , i « para~s1t1sm1, gli abusi che un po tutti deplorano « e nemmeno i professori universitari disconoscono >>. E aspetta cavallo che l'erba cresca! Ignora forse Arcangelo Ghisleri che la riforma da lui invocata la si attende da quarantotto anni? Ignora che fallirono nella prova Bonobi Baccelli M • •' b ' ' arum r Niun dubbio : i figli dei figli dei professori attuali godranno le lire 10,000 generosamente accordate da Ghisleri ! Per ora gli immeritevoli e coloro che trascurano la cattedra per guadagnare le molte decine di mig!iaia ~i lir~ sar~nno ~iù che_ contenti degli stipendi <l: ?gg1; e 1 mentev~h continueranno ad essere puniti per la colpa _degli altri: e devono per soprassello essere denuuc1at1 come microcefali abili soltanto nell'escamotage. Guai a loro se protestano I Saranno bollati come teppisti _e sindacalisti. DoTr. NAPOLEONE CoLAJANNI Il libero diritto Aproposidtioduerecenptiubblicazioni (1) Due Dottrine hanno fatto già il loro tempo. Il dritto naturale-questo dritto nniversale di tutti tempi e di tutti i lnoghi-visione della nostra mente surta come per incanto o per la tradizione della scuola teologica, o per la in tnizione della vecchia metafisica ' è una reminiscenza della vecchia cultura. E la Dottrina opposta non era meno erronea, ed era pericolosa; non c'è altro dritto che quello positivo formulato dallo Stato. Teoria che, come notò Spencer, approda al dispotismo statuale e lo giustifica. Se il diritto è quello che lo Stato crea - la legge positiva non ha limiti - JJUÒ creare diritti ed obblighi a suo libito e l'azione dello Stato è onnipotente. Alle dottrine vuote e sorpassate se ne è sostituita un'altra: la teoria d1 dritto che nasce dalla vita dai ' bisogni , dalle aspirazioni e che con essa si adatta e si evolve. E questa dottritia surse in Italia èon Romagnosi; le norme giuridiche, dice il sapieute positivista, nascouo da.Ile azioni e dalle reazioni tra l'uomo e la natura. Essa deriva anche dalla. teoria di un metafisico, Krause, pel quale i rapporti vitali. La trasformazioni e le evoluzione del diritto sono i! c ntcn b 'd diritto sono il corollario delle due teorie: il diritto si svolge, si evolve, vive della vita. Goethe fa dire a Faust che i diritti naturali sono etern1 ed intangibili come le stelle: reminiscenza della concezione metafisica del diritto naturale. Ebbene la. moderna astronomia insegna che anche le stelle sono transitorie ed il nuovo Gneo Flavio dice che il libero diritto è cosi transitorio, cosl fragile, come le stelle medesime. Il diritto dipende dalla struttura economica sociale (1) Hermann U. Kantorowicz: Gnaeus Flavius - La lotta per la Siepza del Diritto - Edizione Italiana della Tedesca riveduta dall'Autore Remo Sandron, Edit. 1908; Prof. Leo nardo Coviello - Dei Moderni Metodi di intapretazione della Lc;g~e. Prolusione al Corso di Diritto Civile nella Università di Palermo, letta il 14 gennaio 1908. dalla forma politica, dai rapporti etici , un complesso di strutture e di relazioni che si trasformano e progrediscono e quindi esso si muove e si adatta secondo il di venire sociale. Il diritto libero di Kantoriwicz non è che ouesta nozione del positivismo giuridico. Il nostro libe~o diritto, egli dice, è il dii itto naturale del XX secolo.... Ma la giustificazione teorica di sottomettere anche il « Libero diritto • alla nozione « Diritto • risnlterà ancora più chiara da quel che segue. Poichè sarà dimostrato che le sentenze non possono emanare solo dalla legge, ma abbiano bisogno di altre fonti. E non potrà contestarsi , debba la nozione del diritto cosi largamente essere concepita da abbracciare tutte le fonti necessarie delle sentenze. Diversamente la maggior parte delle sentenze stesse non sarebbe.ro emo.uazioni di diritto. Sebbene, quindi, il nostro libero diritto, in quest' unico punto di capitale importanza, sia congiunto al diritto naturale, già il concetto del diritto - giova rilevare ancora una volta - segrega per sempre il nostro movimento da quello del diritto natura.le. I mperocchè per coi, che possiamo inchinarci ai pensa tori del XVII e XVIII secolo per le preziose loro cognizioni giuridiche, senza bisogno di adottarne gli errori metafisici, per noi, figli del secolo XIX, il mondo è in perpetuo _cammino e progresso: p noi è il nostro libero diritto cosi transitorio , cosi fragile , come le stelle medesime. Ed anche in un secondo aspetto è la nostra concessione del diritto opposta. a quella del diritto naturale. La scuola storica c'insegna che ogni diritto, in conseguenza pure ogni libero diritto, soltanto quando è « positivo ~ sia a riconoscere come tale; c'inseg;• \ che nessun diritto esiste e per natura • ma sol quando ed in quanto un potere, una volontà, una ricog.oi--·one lo sostengano. Cosi , il nostro libero diritto è , diritto naturale del XX secolo, la nostra filosofia de diritto ha poco di comune con quella di Pufendorf, <li Wolff e di Beccaria. Il diritto libero è quindi il diritto che si evolve nella vita e si rivela nella coscienza individuale e nella coscienza normale. Il nome è nuovo, ma la nozione è il risultato del positivismo giuridico. Ciò che è originale nel libro di Kantorowicz è il rapporto di questo diritto che sorge dalla vita colla inte:-pretazione d~l ,..:;;r;u') p.:>.9itivo. L 1 !lustre Prof. •~:•vJiello cosi riassume la teoria del nuovo Gneo Flavio.... e Egli respinge ogni limite alla libertà del giudice, poggiato su norme a ~riterii t, :rgettivi, che non sarebbero se non illusioni e.:i ipoe~isie. e In breve, egli dice, il giudice ! )ichè è vinedato col giuramer..t0, che presta. entrai;_ L in funzioni di osser a.re le 1 ggi, non può a mern di attenersi finchè la legge è chiara. Ma se è osc··r'.l. , e tanto più se manca una dispo3izione prec:iF, , -~uò decider€\ liberamen te aecon<~<. • :. .'.ma voloni-è. e Per lui ;:_ }p0 ideale d, giudice è il Pr iter~ , (,. mano e il modorno giudice inglese. Egli pertantu agbeggia il giudice elettivo e popolare, e vuole abolita la motivazione delle sentenze. Unico 1correttivo aì1a o possibilità di arbitrii, egli dice, sta nella pluralità dei

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==