RIVISTA POPOLARE fessore nella stessa Universita dove lui insegna il Salvemini chè è socialista non tiepido ; sono re;io professore io che sono repubblicano; è regio professore Arturo Labriola ch'è sirnlacalista ... Nessuno ci torce un capello. E nessuno torce un capello a tutti i regi professori delle scuole secondarie, che sono quasi tutti apertamente, crdnement, socialisti o sindacalisti. E si che molti hanno una voglia matta da essere molestati per essere eletti deputati, come martiri della scienza e della libertà. + Il Lavoro ha accusato le facoltà d'intolleranza scientifica e di ostracismo ai candidati, che no:1 la pensano come gli esaminatori. Il caso è umano: chi sinceramente crede di essere in possesso della verità non può vedere di buon occhio colui che sta agli antipodi ... Ma non tutti i casi citati clal giornale genovese hanno lo stesso valore, nè tutte le vittime nominate valgono quanto Ardigò e Ferri. Chi sa che con un più diligente esame lo stesso Lavoro non si ricrederebbe ? Comunque esaminiamo alcuni di questi casi. Asturaro? Si dette alla Sociologia, che non fa parte dcl1' insegnamento ufficiale nè in Italia, nè altrove· d'onde ii ritardo nelia sua carriera. ' Vuole il Lavoro una prova dell'intolleranza delle commissioni? Quella che ne propose la promozione ad ordinario tre o quattro anni or sono era composta di Tocco, Barzellotti, l{agnisco, Petrone e Tarantino: tutti, se non erro, suoi avversari scientifici; e tutti si adoperarono presso 'il ministro del tempo perchè giustizia gli fosse resa. Ardigò di oaai non è quello di trent'anni orsono, e tutte le facol;à oggi tributano meritati onori al grande filosofo. Ferri? Ma Ferri, per lo appunto può servire per dinwstr;ue il contrario: giovanissimo, non so se aveva 25 anni, , dalla Facolta di Bologna fu incaricato di succedere ad Ellero; e dopo fu chiamato a succedere a Carrara nell'Università di Pisa ! La Facoltà di Napoli all'unar1imità propose Bovio per l'at. 69; e i proponenti erano tutti suoi avversari politici e scientifici. Pantaleoni da recente fece riuscire in un concorso Arturo Labriola, che con lui sta agli antipodi. Potrei citare cento altri ca si simili, che bastano a compensare i casi contrar i, che sono certamente deplorevoli. + Il colpo che mi riusci più doloroso fu quello lanciato da Ghisleri perché venne da pi:!rsona che amo e stimo da oitre 30 :rnni. Si riassume in questo brano : ccMa ora sono dessi i signori professori, che cc vogliono imporcisi in blocco, come «classe» con le « loro vanterie e coi loro pronunciamenti in massa cccontro chiunque si arrischi a parlar~ di abusi « o di deficienze, che li riguardino: se ne sono do- « vuti accorgere gli ou. Guerci e Giacomo Ferri ; cc ma anche 1' on. Bisso lati non venne risparmiato. E' « la n_uova morale « di classe >) lo spirito di cctep- « pa )> trasferito dalle combriccole degli strati in- « feriori sulla ribalta della vita pubblica. Una volta ccTecoppa gridava: ccha detto male <liGaribaldi » « e ciò bastava per isc:nenare la cagnara delLt folla « contro ... magari la sua vittima; ora basta ~ un « oganiz.z.ato qu,dsiasi, spaz.~ino o fornaio o profes- « sore d'universita di gridare: « hanno parlato male « della qostra classe » per eccitare la canea nella so .. « cietà collettiva contro i denuncia ti >>, Qui l'ingiustizia assume forme mastodontiche. In un altro articolo il Ghisleri aveva iniziato l'a ttacco ~icordando il mio precedente. Se non conoscessi la su·,1lealta direi che egli lo riprodusse per procurare maggiore efficacia a quanto aveva intenzione di dire dopo. Checche sia delle sue intenzioni, questo è certo che egli ha superato Guerci e Giacomo Ferri nelle accuse ai professori. Ciò non mi pareva possibile. Paragonare i professori alla teppa e tacciarli di sindacalismo e proprio nel momento in cui La Ragione è tanto :-emissiva coi sindacalisti di Parma è cosa veramente enorme per la sua ini(luità. I professori sono vittime della teppa e del sindacalismo anonimo parlamentare e di quello aperto della stampa socialista e repubblicana. La solidarietà in questo caso è vergognosa perchè i socialisti non guarda.- rono pel sottile e non cercarono se tutti gl' insegnanti secondari facessero il loro dovere, se tutti i post-telegrafici fossero stinchi di santi; se tutti i Nurra della burocrazia fossero meritevoli di miglioramento economico ... ma per tutti, senza discrimin:i.7-ionie senza distinzioni, ottennero aumenti di stipendio; e tutti i magistrati l'ottennero benchè si sapesse dalle inchieste ufficiali che molti invece meritavano, se non la galera, almeno l'espulsione; e tutii i militari l'aumento ebbero benchè essi tecnicamente e intellettualmente da molti anni si siano mostrati della quantita negative ... solo pei professori si deve parlare di teppa e di sindacalismo da loro esercitato I Come e per~hè ? Perchè hanno osato protestare contro le calunnie , cui furono fatti segno nella Camera I Ah I non sospettavo davvero che Arcangelo Ghisleri venendo a Roma si fosse convertito ad una morale ultra cristiana, che consiglia di offrire l'altra guancia a chi vi ha applicato uno schiaffo sulla prima! Da quando in quà chi si difende da un'ingiusta aggressione dev'essere considerato come un teppista? Se i professori universitari, poi, volessero tare della teppa non lo potrebbero; e perchè non lo possono sono stati trattati come sappiamo dalla Camera' e dalla stampa democratica. Essi non hanno forza elettorale; non hanno forza numerica. Perciò nessuno li teme. Se tutti i professori universitari si sono trasformati in teppisti e in sindacalisti, cioè, in sen?plici e pacifici protestanti, egli è che le accuse tutti colpirono; nè essi negarono che tra loro ci fossero gl'indegni, come vorrebbe far credere il Ghisleri; nè essi si levarono h difesa dei denunciati. Essi protestarono, perchè tutti furono colpiti, non semplicemente denunciati, e dalle accuse e dal rigetto della legge. Questa la pura e semplice verità, che non patisce contraffazioni nè da Ghisleri nè da altri. + Ma Arcangelo Ghisleri è uomo giusto. Egli, infatti, afferma: ccLa quistione dello stipendio è per ccnoi foori discussione. Di fatto, fin dal primo areeticolo dicemmo, che non a 7500 ma a 10,000 lire ccil sentimento pubblico ( di cui cercammo di farci ccinterpreti) accetterebbe volentieri l'aumento dello « stipendio dei professori universitari, ccquando la cclegge che lo propone desse al pubblico la garan- « zia che i professori stipendiati fanno davvero « scuola e tutto il sistema venisse riformato in
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