352 RlVISTA POPOLARH durevolmente o permanentemente i tratti antropo-biologici. Le note caratteristiche impresse sulla personalità fisiopsichica dell' emigrante da millenaria eredità permangono quasi immutate, e solo vi si sovrappone o vi si innesta quel tanto di nuovo che viene imposto dall' adattamento per la mutata lotta per l'esistenza. Quello che più importa però si è che l'humus so1.:iale americano feconda nell'anima dei nuovi venuti il germe sonnecchiante della coscienza , che trasformerà i loro fìgliuoli in valori umani. 11 primo e più iwportante beneficio che la dimora degli Stati Uniti arreca ali' emigrato italiano è una maggiore agiatezza. 11 fattore economico ha nella evoluzione individuale e collettiva una importanza capitale. Gli studii recenti di antro po-sociologia hanno assodato che la produttività materiale ed iutelleuuale è iu diretto rapporto con le eondizioni economiche. In altri termini l' organismo umano produce migliore e maggior lavoro, quando fruisce di migliore alimeutaz1one e di maggiori comodità. Le quali condizioni ·non solu fanno degli emigrati e dei lo.IO figliuoli e_ssere sani e vigorosi, ma porgono loro altresì l' opportuniità di sviluppare pienamente le loro euergiE:l latenti, sì . da renderli validi cooperatori al progresso di. questa nazione. Però che è dimostrnto che non la fame e le pri vazio11i ma il benessere materiale favorisce lo sviluppo delle ,'acoltà fisiche e mentali. Per tal modo vediamo che la meutalita ,. dei giova~i italoamenea11i uoH è rneuo •evoluta di quella dei loro coetanei di altre nazionalità; oudc giova sperare che in un tempo non lontano avremo in questo paese una fioritura di ingegni latini, ubu varranno a temperare, con la genialità caratteristica di uostrn. gente, la rigidezza di questa nuova civiltà tipicamente industriale. + La relativa fadlità. di trovar lavoro, la rimunerazione di gran lunga maggiore qui ohe in Italia, il trattamento 1,iù umano eu il contatto eon lavoratori più evoluti sveglia nello emigrato italiano uua maggiore fìdueia in se stesso e negli altri. La quale fiducia lo rende soeievole ed incline ad organizzarsi sia pure uelle forme arcaicbo di associazioui di mutuo soccorso. Di queste società si è detto e si dice molto male dagli astrologi della sociologia, che guardano le nostre colonie col teloscopio della propria vanità petulante. Chi però ha familiarità con le condizioni reali della massa emigrata si persuade facilmente 1;he negli attuali sodalizi è il germe di O1gaoizzazioni più vaste, cho si svilupperanno parellelamente alla evoluzione della coscienza dei nostri operai. Già quakbe cosa s'intravede nelle unioni di mestiere, che segnano senza dubbio un passo innanzi , se non fosse che data la incoscieuza dei più. esse diventano facile e pericoloso istrumento nelle mani di mestatori e di gente senza scrupoli. Come per tanto dagli orgasnismi semplici dei protozoi si saìe man mano e µor uua serie di aggregazioni cellulari semµre più numerose o più varie agli organismi più perfetti e più eo111plossi, così dall'inllividualismo incosciente l' emigato italiano assurgc1à., attraverso le imperfette organizzazioni attuali, allo gigantesche f,·derazioni, che intendono a raccogliere in un fascio poderoso le mas'le proleta·rie di tutte le nazioni civili. + Insiome alla fiducia delle proprie forze gli emigrati italiani acquistano quì U!.1 sen:--o di praticità , por cui si persuadono che l'unico mozzo efficace a consPguire vantaggi reali e tangibili è il lavoro. Così essi diventano più rispettosi: di loro stessi , e dall' esempio degli altri sono spronati ad, elevare il proprio tenore di vita sia nell'alimentazione e sia nolla cura della persona e dell'abitazione. La quale eleva- • ziO[1e si verifica più facilmente là doYe essi, µer necessitào per elezione , vivono:,fuori di quelle parentesi primitive che lchiamano colonie, in contatto quotidiano con gente di altre nazionalità. Chi non le ha visto nei sobborghi delle città americane o nei paesi rurali le sorridenti casette italiane linde \~a farci inorgoglire, ove trionfano nel modestoarredamento, nelle persone e nelle vesti degli abitanti , e nei visetti rosei •dei bimbi la nettezza e l' igieno mirabilmente? E quando i nostri cafoni, fatto il gruzzolo, ritornano in Italia spiccano in mezzo ai loro compaesani e si fanno ammirare per un' aria di maggior benessere e di maggiore pulizia. e: Bisogna riconoscere, nota .A.àolfo Ro:;si nella relaziono di i.: n suo recente viaggio nel mezzogiorno d' Ital_ia , ehe- i miglioramenti igienici, che in fatto di abitazioni si trovano in Basilicata, come in Calabria ed in Sicilia, si devono tutti all'emigrazione. Lo numerose case nuove e pulite che si vedono in ogni villaggio sono doi così dotti americani. Esse cousistono generalmente in uua o due camere a pianterrenoed altrettante al primo piano, e sono costruite con calce e mattoni. In esse non si trovano più i maiali , gli asini e· le galline nella meclesiÌna stania in cui dormono i contadini. Pe1; gli animali gli americani costruiscono un locale apposito accanto all'abitazione>. E non solo per questo essi si distinguono ma anche pet portamento più dignitoso o, sarei per àirc, più umano in contrasto co11 l' atteggiamento di servile ossequio , che gh altri serba.no io presenza dei sedicenti galantuomini. Esposti cosi sommariamente i benefici e.ffetti della vita americana sulla personalità del nostro emigrato, mi proveròa delineare l'altro lato della medaglia, ad enumerare cioè i danni che eventualmente esso subisce in America. E parlo p1ima dei danni fisiui. Ho già àctto precedentemente che,~-malgrado le prirnzi0ni d'ogni sorta, le classi agricole italiane, le qaali formano il nocciolo dell' emigrazione , sono provviste di energia fisica considerevoli. Lontani dai fomiti d' infezione costituite dai centri popolosi, non aduggiati rlall'alcoolis1110, ·dediti ad una occupazione, èbc riuhiede l'esercizio di tutte le membra al1' aria aperta essi godono di una relativa robustezza, che li rendo resistenti alle malattie. Se al loro arrivo in questo paese si danno a lavorare nei campi (cosa ai nostri tempi sfortunatamente eccezionale) poco o nessun tributo pagano all'acclimatazione ; auzi accade generalmente che la migliore e più abbandonata die- • tetica, la meggior comodità delle abitazioni, la pulizia personale ne rinvigoriscono la costituzione. Lo stesso però non si può dire di coloro che rimangono nella città e si danno a lavorare negli opifici , OYe l'aria confinata e viziata dell'affollamento ne mina la salute, rendendo l'organismo più vulnerabile e mono resistente; onde il gran numero di malattie infettive, ematiche, cardio-vascolari, respiratorie, gastriche, nervose, ecc. Queste due ultime categorie di morbi, le neuropatie cioè e le gastropatie, sono quasi del tutto sconosciute fra gli agricoltori d' Italia, mentro quì sono relativamente frequenti. L'uso maggiore, e direi quasi l'abuso di sostanze proteiche (carne soprattutto) , la scarsezza di
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==