Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 13 - 15 luglio 1908

l{ l V 1 S T A P O P O L AR E 349 Ai paesi musulmani piu civili si fa lode di una grande tolleranza religi"sa, e non si può di're che non eia meritata, se si pensa che i cristiani a Costantinopoli possono fare delle grandi processioni, non soltanto indisturbati, ma quasi ammirati per il loro talento coreografico, che offre uno spettacolo, se non altamente estetico, abbastanza nuovo e poi assolutamente gradito. E' lo st.esso motivo per cui i luterani tedeschi e i protestanti inglesi non disdegnano di fermarsi a dare un'occhiata alle viuzze di Napoli tutte imbandierate e preparate per la luminaria. Ma un'altra lode spetta ai musulmani, ed è quella èella moderazionA nei loro riti che abitualmente non hanno nulla di eccessivo, rispecchiando la. loro aurea massima e non seccarP troppo Dio con le preghiere!> Se i cattolici di Napoli avessero adott.ato lo stesso criterio, riassumendolo e non seccare tropi,o Dio con le tue campane e co11i tuoi mortaretti•, 'luanta quiete idilliaca. si godrebbe qnàssù, all'Hotel Quisisana, in vista dell'ampia curva azzurra che si stende ai piedi del Vesuvio, anch'es:;o calmo e, si direbbe, estinto. Invece ogni giorno rimbombauo i più violenti spari, che ripercossi dalle gole propinque sembrano tuoni fastidiosi, perchè non annunziano nessuna pioggia; pare che da tre settimane ora un paese ora un'altro sia in festa; ma in realtà le cittadine e le borgate non sono in numero sufficiente per fornire un tale contingente di feste. Ho potuto aceertarmi che ciascun rione, anzi ciascuna via, festeggia per conto suo: difatti, scendendo a Casteliammare, ho visto un avviso « in onore di S. Catello patrono cl ella via Oop• pola •. Con questo sminuzzamento si comprende che ce n'è abbastanza per tutto l'anno, ed è evidente che la massima monoteistica musulmana non può essere accettata e messa in pratica dal politeismo cattolico. Essendo questo, çurtroppo, lo stato di fatto, sono inutili paragoni ; ma è lecito domandarsi e cui pl'odest ~. Essere svegliati all'alba dal rumore noiosamente ritmico delle campane, con n,olti bis non richiesti, non può piacere alla maggioranza; anzi, se si esci ude i sacrestani, credo che non possa piacere ad alcuno nean- ~he tedesco o inglese amante delle novità, o se rrai per una volta soltanto. Ohe possa piacere a S. Catello è molto dubbio, per lo meno non ha mai manifestato questo desiderio. Allora, perché tutti si sobbarcano a questa volontaria punizione? Ciò è tanto più strano inquantocbè gli litti religiosi ordinariamente non danno fastidio, -unzi banno un carattere eminentemente utili• tario. Vi· sono persone che ad ogni icona e ad ogni porta di chesa aperta si levano il cappello : ciò non produce cba un danno lievissimo al medesimo; e presenta il vantaggio di conservare la vista, se si passa da.t..anti a Santa Lucia, p. es., e cosi tanti altri vantaggi che io non conosco. Andare alla messa per tutte le signorine e per molte signore rappresenta un'utilità enorme, poichè in nessun alt!'o luogo meglio che in Chiesa si può inizi1ue o proseguire quei rapporti con l'altro sesso che conducono al matrimonio o all'adulterio: ciò è noto a tutti, e l' l.io inteso ripetere da persone stesse che frequentano le chiese. 1\Ia la spiegazione dello scampanio, degli spari, etc. non può essere utilitaria, poichè evidentemente il fastidio del primo caso, il diApendio del secondo, sono maggiori dell'utilità ipotetica. Si spiegano invece come manifestazioni di gioia. Ma questa povera gente è tutti ( 1) Questo articoletto ha le apparenze di un capo-cronaca di un Biornale quotidiano, non adatto alla nostra rivista; ma noi pubblichiamo vol~ntieri questo sfogo di m·alumore dello egregio professore di antropologia nell' università di Napoli perchè non colpisce soltanto la superstizione di Castellammare, ma di tutto il mezzogiorno d'Italia; e ancora per le elevate riflessioni finali. La Reda 1 ione i giorni in allegria, dal mattino alla sera? Povera gente veramente per la povertà del sno gusto che gode di rumori monotoni, eccessivamente stucchevoli e ingrati all'o1:eccbio, •e ne gode· tanto da farne il suo pas- . satempo quòtidiano,. la s,ia caratteristica di front~ a tutte le altre popolazi_oni d' Italia. Un pop0lo cosi giustamente decantato per le sne qualità musicali le associerebbe poi a un gusto così as::iollltamen te barbarico? E d'altra parte se questo continuo fra.casso, sempre lo - stesso gli riuscis!:!e spiacevole,, non lo farebbe; facilmeqt~ av.rebbe trovato e applicato qualche massima. ri~sirnntjva: ad es.'. non se'ccare il prossimo tuo come te stessò. E' innegabile· quindi che si tratta di esplo!'!Ìoni di gioia infantile, come le fmitasie degli arabi , sebbene mol~o me,no .pit~oresche. La conseµ:uenz;a naturale di q ue~to stato d' animo è il di'sinteresse notorio per ! i graudi p1:obleinÌ moderni, che richiedono uno stato di. animo, se ·non opposto. certamente molto più serio. Questa gioia perenne è estremamente favorevole alle cl~ssi conl-tervatrì0i, che in nesau n'altra. regione, neanche in Persia o in Cina o nell' India , hanno un numero cosi piccolo di mal conte oti da go...-ernare : q 11i lo Scià non avrebbe 'deputati di oppo3izione da fucilare. L'attenzione è rivolta alle cose pratiche: tntti i piccoli santi del calenq.ario, altrove completamente ignoti, qui costituiscono un parlamento ben altrimente importante ed efficace nelle piccole contingenze della vita. si tratti di ginocare un terno, o di maritare una figlia, o di tentare uno scas3o. Si dice : ogni medaglia ha il suo rovescio, come ogni cosa ha il suo lato buono, e che il forestiere ricerca la giocondità e il colore locale. Ma forse più una volta che adesso, credo anzi che preferisca come lunga dimora l'ei:iilio di Capri. F(\rse il riso una volta era spontaneo e adesso ha perduto la sua freschezza e si è stereotipato, come sulle labbra. di una donna che, un po' per indole un po' per lucro, ne ha fatto la sua abitudine, e ora:nai non .pensa che a sorridere, nè sà nè può far altro. Questa, dopo qualche tempo, è l'impressione di chi dimora nel golfo di Napoli: egli finisce per accorgersi che l'incantatrice riuscirebbe ancora più simpatica se potesse ... levarsi un po' di anni, o per lo meno un po' di vecchi strati della sua psiche - desiderio che purtroppo! non ha molta probabilità di realizzarsi .. Quisisana. 5 luglio. V. GIUFFRlDA-RUGGERI lnflu~nza ~Ilvitae~~ll'am~iente am~ric sullapersonalità dell'emigrato italiano(1 ) L'argomento che mi propongo di trattare ò così vasto e co~ì complesso che, svolgorlo completamente, non hastorebbe nè il tempo disponibile nè la mia scarsa perizia nelle discipline antropo-sociologiche. Date pertanto qneste deficienze, io non posso che limitarmi ad esporre sommariamente il risultato deìla mia personale esperienza, ben lieto se le mie modeste osservazioni varranno a suscitare in altri di me più competente il proposito di intraprendere studi più la1:ghi e più comprensivi. Io non dirò cose peregrine, e tanto meno farò apologie. Esporrò invoce dei fatti, e li valuterò spassionatamente. I miei apprezzamenti , forse, appariranno talvolta troppo severi , tal' altra lusinghieri , ma saranno sempre improntati (1) Conferenze dette nel Circolo Italo-Americano di Boston.

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